Una chitarra non deve solo suonare bene, ma deve far sentire a proprio aggio il chitarrista che la imbraccia, e a volte anche un po' di peso extra può essere la chiave per la felicità. Felicità raggiunta con l'aggiunta di un Bigsby e due pickup nuovi di zecca.
Nell’ inverno del 2007 ho avuto l’occasione, complice anche il cambio euro-dollaro molto favorevole, di acquistare una Les Paul Standard negli USA.
Appena me l’hanno portata ho aperto la custodia e quasi mi sono messo a piangere. Era bellissima, heritage cherry sunburst, lucidissima, non ci credevo, un sogno si realizzava. Appena l’ho presa in mano però è stato come un pugno nello stomaco.
Era leggerissima, incredibilmente leggera, non potevo crederci.
Era stata acquistata presso un Guitar Center, impossibile che fosse una copia. L’aveva comperata un mio carissimo amico, impossibile che mi avesse fregato.
Comunque, l’ho collegata all’ampli che ho in soggiorno e suonava bene, bell’attacco, bel timbro improntato sulle alte, ma non suonava da Les Paul. Sembrava quasi una Diavoletto.
Ma che ʩ¥‡℠₰®§ han combinato questi americani?
Sono seguiti giorni di sgomento. Il suono non era il suo, amen, era comunque bello, anzi, molto bello, però il peso no, quello non era accettabile. Son alto due metri, peso un quintale e quando l’appendevo alle spalle non la sentivo proprio.
Una sensazione veramente sgradevole. Avevo già una Les Paul Studio di 4,4 chili, direi buono. E questa qua? Ho preso una bilancia di precisione, ce l’ho buttata sopra e ho letto: 3,3Kg. Orrore.
Mi sono chiesto come mai l’unico esemplare per bambini dai tre ai sei anni sia capitato a me.
Ho appreso di lì a poco che la mia è stata tra le prime ad avere le tanto schifate camere tonali, ma stranamente il suo peso è inferiore a quelli che si leggono in giro (si parla di quattro chili o giù di lì).
Gli anni passano, lo strumento mi piace come suona sia sui puliti sia sui crunch, ma il peso ridicolo non mi permette di sentirmi soddisfatto dello strumento.
Iniziano così mille elucubrazioni: gli appendo un contrappeso sulla tracolla, gli sostituisco il coperchio posteriore in plastica e ne faccio uno in ottone (ma non è sufficiente), cerco su internet (niente di interessante).
Dopo cinque anni di odio e amore, continuo a preferire la mia cara vecchia Les Paul Studio. Giungo alla triste conclusione di venderla per prenderne una cicciona. La chitarra è come un vestito: non importa se è bello o brutto, l’importante è sentirselo bene addosso, essere a proprio agio.
La tragedia si consuma
Metto l’annuncio di vendita online, 1600 trattabili, strumento perfetto, no rotture, no graffi, tasti al 99%, originale 100%, scontrino, accessori/tag vari ma, complice i listini rivisti (al ribasso) di Gibson e le camere tonali che nessuno vuole, tempo qualche giorno e realizzo che non la venderò mai a più di 1100-1200. Provo comunque il ribasso fino a 1400 (spedizione compresa) ma niente da fare.
Disperazione.
Nel frattempo, stanco dell’attesa e frustrato dalla triste realtà, decido comunque di prendere una Les Paul usata, cicciona, Tobacco Sunburst.
Sentendomi con l’anima in pace (ho la cicciona), son ancora indeciso sul da farsi con l’anoressica. Svenderla per così poco?
Mai! Ingiustizia!
Tenermela?
Ma se non la uso...
Boh?
L'illuminazione
È leggendo qua e là che un giorno incorro in un post di una persona che commenta “…adoro le chitarre con i Bigsby, ma questo sistema appesantisce parecchio lo strumento”. Cioè? La parola magica? La soluzione ai miei problemi? Parte la ricerca di informazioni utili. A me il Bigsby è sempre piaciuto, esteticamente parlando. Probabilmente non me ne farei nulla, ma quanto pesa? Ebbene sì, con la piastra Vibramate siamo sul mezzo chilo. Interessante, ma basterà?
Dopo tanta sfiga, un po’ di fortuna. Una persona della mia zona vende una Les Paul 2010 (con camere tonali) con il Bigsby. La contatto, le spiego il mio problema e le chiedo se gentilmente me la può far provare in modo che possa rendermi conto se effettivamente è una soluzione efficace. La persona è gentile e disponibile, concordiamo un incontro, provo la chitarra ed effettivamente è pesante. Ho deciso: monterò il Bigsby!
Digressione
Si sa, l’appetito vien mangiando, e io che mi immagino già questa stupenda Les Paul con il Bigsby, molto sixties, ottima nel mio gruppetto Beatles, penso per un qualche non ben precisato motivo ai P90.
Eh già, perché non faccio questo tentativo? Ormai che si balla...
Ok, ma quali P90 si adattano agli scassi dei classici humbucker? Ci scappa un altro diario su Accordo.it e decido per la sperimentazione. In fondo dalle mie parti c’è poco giro quindi, se vuoi provare qualcosa, fallo sulla tua pelle.
Si chiamano Seymour Duncan P-Rails e consentono molteplici combinazioni tra P90, single coil, humbucker, serie/parallelo, fase/controfase.
Ma non perdiamo di vista l’obiettivo principale: P90. I giudizi sono buoni su questa variante di questi pickup, quindi avanti così verso la grande vittoria finale.
Partner in crime
A questo punto non resta che andare dal liutaio (un grazie a Baselli per la pazienza e i consigli), spiegare cosa vorrei avere e sperare di non essere cacciati a calci nel c**o.
Dopo aver verificato la fattibilità, decidiamo cosa fare:
- switch rhythm/treble resta invariato nelle sue funzioni
- gestione volume dei pickup con un solo potenziometro
- gestione tono dei pickup con un solo potenziometro
- potenziometro dei toni con funzione push/pull per il fase/controfase
- selettore rotativo a tre posizioni per selezionare P90/SC/HB del pickup al ponte
- selettore rotativo a tre posizioni per selezionare P90/SC/HB del pup al manico.
Risultato
Da quando ho avuto l’illuminazione del Bigsby a quando ho potuto re-imbracciare la mia Les Paul full optional son trascorsi quasi quattro mesi. Tanta è stata l’attesa, ma posso dire che ne è valsa la pena.
Esteticamente mi piace da morire. Mi ricorda molto quella che Mr. Keef usava negli anni ‘60.
Il problema principale (peso) è stato risolto: adesso siamo sui 3,8Kg. Sembra poco quel mezzo chiletto di ferraglia, eppure dopo un paio di settimane di prove posso dire che adesso finalmente il vestitino me lo sento bene addosso. Certo, resta leggerino, estivo direi, però finalmente non mi sento con il bulbetto alcolico al vento.
Riguardo ai suoni, direi che mi trovo in linea con quanto letto in giro su questi pickup.
I single coil sono anonimi, sembra quasi una chitarra elettrica acusticizzata. Amorfi.
In modalità humbucker le cose cambiano molto. I pickup sono belli rotondi e caldi, qui ci sono più frequenze medie rispetto a quelli originali, comunque ben bilanciate tra le alte e le basse.
I P90 invece mi soddisfano molto. I suoni son molto belli, anche qui caldi e rotondi, ma con quel croccantino che speravo di trovare. Ottimi sia sui puliti sia sui crunch. Bingo.
In modalità controfase i single coil spariscono del tutto. Diverso discorso invece con humbucker e P90. Pur avendo un suono strano comunque li trovo belli, non freddi e spompati come con i single coil.
A conti fatti ho speso tanto. Se invece penso a quanto ci avrei rimesso nel rivenderla, allora ho speso veramente poco. Quindi ne è valsa la pena. Evviva!
Nota della Redazione: Accordo è un luogo che dà spazio alle idee di tutti, ma questo non implica la condivisione di ciò che viene scritto. Mettere a disposizione dei musicisti lo spazio per esprimersi può generare un confronto virtuoso di idee ed esperienza diverse, dando a tutti l'occasione per valutare meglio i temi trattati e costruirsi un'opinione autonoma.