La mia prima chitarra era una eko e costava 8.000 lire. Tutti i miei amici ne avevano una uguale e nessuno sapeva mettere un solo accordo, compreso me. Sono cresciuto a "Rokes, Beatles e Nutella" nella speranza di imparare a suonare quella benedetta Eko. Ora ho 53 anni e 16 ottime chitarre. I Rokes e i Beatles non esistono più, non so ancora se ho imparato a suonare e soprattutto non so assolutamente cosa fare di tutti quei barattoli di nutella vuoti.
Ah, i proverbi, che grande risorsa di saggezza in pillole. Solo che bisogna re-interpretarli alla luce dei tempi moderni per dargli ancora il giusto valore. Ad esempio... vi ricordate il detto: "Chi trova un amico trova un tesoro"?. Bene, il proverbio è ancora valido al giorno d'oggi, ma con un senso "leggermente" diverso. Il "tesoro" viene inteso dai "novelli trovatori" come un "pozzo di San Patrizio", o meglio, come la scoperta di "un fesso da pelare a ciclo continuo".
Non è molto chiaro? ora lo sarà...
Se l'abito non fa il monaco, nemmeno la chitarra fa il chitarrista". Detta così, è una frase che sia adatta a qualsiasi cosa mentre io voglio essere molto più specifico. Sappiamo quanti chitarristi hanno prestato il loro nome per una chitarra che è assolutamente identica alle altre di serie tranne che per il prezzo e qualche inutile orpello qui e là (Martin e Fender in prima linea)...
Quando è troppo è troppo. E' in vendita - per giunta già scontata - l'ennesima accozzaglia di schifezze e scarti lennoniani che invece di emozionare sviliscono l'immagine di uno dei più grandi artisti del dopoguerra. L'operazione di dubbio gusto si chiama ACUSTIC.
Ero molto contento della mia Martin 00028VS e non pensavo assolutamente di volerla vendere fino a quando Sirio non ha preso i suoi arnesi da pescatore ed ha lanciato l'amo nel mio lago. L'esca era una Froggy Bottom H12. Me la offriva in cambio della mia Goodall TRLDS12.