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Giancarlo Biancardi
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Tecnologia, innovazioni, tendenze, mode
di Giancarlo Biancardi | 16 gennaio 2002 ore 17:14

Carissimi amici di Accordo, questa volta vorrei presentarvi una discussione vera e propria, rivolta soprattutto a chi cerca di stare aggiornato sulle novità che il mercato presenta. Desidero premettere che pur non essendo un gran chitarrista, frequento assiduamente negozi, fiere, presentazioni e dimostrazioni; insomma…dove c’è una novità io sono presente; inoltre ho posseduto e possiedo svariate chitarre, amplificatori ed effetti, il tutto per “stare aggiornato”. Voglio pertanto raccontarvi il mio percorso ,dagli amplificatori alle chitarre, sperando di non annoiarvi, chiedendovi l’attenzione che questo argomento merita.

Steinberger
di Giancarlo Biancardi | 27 novembre 2001 ore 11:05

Carissimi amici di “Accordo”, vi starete domandando il perché di questa recensione, visto che di non novità andiamo a parlare. In realtà questa non è una recensione, ma un quesito, un lamento, da parte di un chitarrista come tanti (come lo sono io del resto) che si domanda semplicemente perché questo marchio non sia più in commercio.

Fender Stratocaster Tom Delonge
di Giancarlo Biancardi | 23 settembre 2001 ore 18:24

Fra le novità FRONTLINE EXTRA 20001 nuova serie di media categoria di casa Fender, ho avuto la possibilità di provare una Tom Delonge, uno dei quattro modelli che comprendono anche la Iron Maiden Strat, la Eric Clapton e la Jeff Beck Stratocaster. Per entrare nel particolare, trattasi della chitarra , in chiave commerciale ovviamente, del chitarrista (Tom Delonge, appunto) dei BLINK 182, rock/punk band USA.

Il mio esemplare, acquistato a Nizza poco tempo fa, a circa 1.800.000 lire, è un bel giallo Titti (linossidabile preda del gatto Silvestro), riporta sul retro della paletta (di taglio grosso, come quella di qualche decennio fa) il numero di serie MZO024249 e la scritta Made in Mexico; frontalmente la dicitura Fender Stratocaster bene in vista , accompagnato dal piccolo logo De Luxe series. Le meccaniche sono prive di regolazione di tiro, classico colore argento.

Il manico, pezzo unico in acero, tastiera 21 tasti in palissandro, è di media sezione non spianata ma quasi tonda, abbastanza intonato e rifinito, il solito manico Fender insomma, veloce ma non velocissimo, con un action invidiabile per la categoria. Il corpo, apparentemente in ontano è il classico corpo Fender, ben bilanciato, sempre di moda dal punto di vista estetico, (sono disponibili vari colori). La novità del modello, pressoché assoluta della casa americana, anche se ripeto la chitarra è costruita in Messico, è lutilizzo di un solo humbuckers al ponte, un Invader HS8 della Seymour Duncan, (il cui prezzo di listino si aggira sulle 350mila) montato su un bel batti penna tipo avorio, già utilizzato sulla Fender Dodi ad esempio.

Ed è questo il punto di forza di questa chitarra, un sustain incredibile, un attacco deciso ma non fastidioso, armonici a volontà, un pik up che non innescherà mai, anche per gli amanti dei volumi veramente eccessivi. Mentre lo si suona si ha la sicurezza di fornire al pre un segnale deciso, pur essendo un pik up passivo, quindi con una dinamica ben sfruttabile, il tutto con un look decisamente nuovo, presenta infatti delle vistose teste metalliche nere sulla superficie (in questo caso bianca).

Lo strumento in questione, economico se vogliamo, è ideale per il genere di musica per il quale questo modello è stato concepito, e questo ne è forse il limite. Infatti è praticamente impossibile ottenere suoni puliti anche con lampli a saturazione zero, sembra sempre di avere inserito un over drive, questo succede anche con il potenziometro a regimi minimi . Il suono, oltre tutto, non può nemmeno essere filtrato dal comando di tono, lunico potenziometro esistente è quello del volume (con pomello metallico zigrinato, lhumbucker non è utilizzabile come single).La leva del vibrato non esiste ,il ponte è quindi fisso (come sulla più famosa Robert Cry custom shop), e permette la regolazione dellaction per ogni singola corda. La non presenza di un tremolo, rileva come Fender, cerchi nel modo pIù assoluto di presentare un prodotto puramente commerciale e di immagine, proponendo al cliente la chitarra del chitarrista famoso, e non magari una buona chitarra in generale, quale potrebbe essere questa con un floyd ed anche solo un singol coil al manico, che la renderebbero più versatile sicuramente, ma forse non si sarebbe chiamata Tom Delonge.

La Stratocaster risulta essere una chitarra affidabile, ricca di armoniche e di sustain, ottima dal punto di vista rapporto qualità / prezzo, insufficiente se la si vuole utilizzare per qualsiasi altro genere che non sia rock o punk. Nel complesso è esteticamente bella ed appariscente, con la custodia semi rigida in dotazione, la consiglio a tutti gli amanti dei suoni forti ed a tutti, apprendisti ma anche veterani, che adorano i BLINK 182 e simili.

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