Sostieni Accordo
  • Accedi o registrati
  • Info e contatti
    • FAQ
    • Fai pubblicità su ACCORDO
    • Politiche di gestione dei thread
    • Regolamento di Accordo
    • Contatti e info aziendali
    • Privacy
    • Banner e ad-block
    • Servizio consulenza
    • Servizio grafico per le aziende
  • Scrivi
    • ...un post su People
    • ...un articolo o chiedi una consulenza
    • Segnala un appuntamento
  • Pubblicità
VINTAGE VAULT SHG MUSIC SHOW PEOPLE STORE

Questioni di dogana

di spillo91 [user #17528] - pubblicato il 13 gennaio 2022 ore 12:32
Salve a tutti accordiani, vorrei chiedere un'informazione relativa alle possibilità di acquistare in USA e portare la merce in italia. In pratica ho un amico che abita in Indiana e torna un paio di volte all'anno in Italia. Ora, se al ritorno in patria portasse con sè degli strumenti ingombranti acquistati in USA (chitarre o ampli - ovvio che un pedale lo può tenere in valigia), sarebbe tenuto a pagare delle tasse o potrebbe portarli con sè liberamente, come un bagaglio normale, senza tassazione? Chiedo perchè ho le idee un po' confuse al riguardo, ma a volte vedo degli strumenti usati nei siti di negozi della sua zona che mi attirano parecchio. Grazie in anticipo per le eventuali risposte.

 

Dello stesso autore
Un phaser adatto a me
Che chitarra è?
Propositi per il nuovo anno
Un dubbio
Vibrazioni al ponte
R.I.P. Neal Casal
Ciao amici accordiani!
Un anno fa ho acquis...
Loggati per commentare

di BizBaz [user #48536]
commento del 13/01/2022 ore 13:08:46
A quanto ne so io il tuo amico dovrebbe dichiarare che lo strumento in entrata è di sua proprietà ma ho il sospetto che poi lo debba riportare indietro. Qui c'è qualche riferimento normativo
vai al link
Piuttosto valuta se ti convenga far viaggiare uno strumento in una stiva come bagaglio, primo perché rischi furti e seri danneggiamenti e secondo perché con il peso (specialmente un ampli valvolare) e l’ingombro, ti costerebbe una fortuna
Rispondi
di zabu [user #2321]
commento del 13/01/2022 ore 14:14:21
Io sono residente negli USA. Le compagnie aeree sono diventate poco tolleranti rispetto ad bagagli in stiva che superano le dimensioni consentite. Una chitarra elettrica in una custodia morbida te la fanno probabilmente portare, in una custodia rigida ti costringo probabilmente ad imbarcarla in stiva. Il rischio di danneggiamento o smarrimento c'è. A me una custodia l'hanno distrutta, per fortuna la chitarra la portavo in una custodia morbida con me. Un amplificatore la vedo dura da portare. In teoria alla dogana in Italia il tuo amico dovrebbe dichiarare l'acquisto e pagare le relative tasse. Poi magari non lo controlla nessuno, però se uno si attiene alla legge le tasse andrebbero pagate. Se appunto è residente ufficialmente negli USA, come scrive sopra BizBaz, può dichiarare che poi se la riporta via con lui, però insomma non è qualcosa che raccomanderei.
Rispondi
di coprofilo [user #593]
commento del 13/01/2022 ore 15:00:33
Finchè si tratta di chitarre o pedali non mi farei troppi problemi. Sono stato varie volte fuori dall'europa con gli strumenti e nessuno mi ha mai chiesto niente di particolare, non è vietato portare in vacanza una chitarra, non ci ha mai fatto caso nessuno.
Ho fatto anche andata senza - ritorno con e viceversa, nessuno incrocia i dati.
Se anche qualcuno ti chiedesse qualcosa puoi dire di averla persa e di non aver fatto denuncia perchè non ne valeva la pena.
Un pedale può essere dichiarato come regalo per un amico, dubito però che qualcuno ci faccia caso.
Ampli non ne ho mai portati, diciamo che potrebbe dare un po' più nell'occhio, difficile dire che ti porti in ferie un half stack...
Per stiva o cabina che dire, ho sempre messo in stiva anche con custodie semirigide e non ho mai avuto problemi, in cabina qualche storia potrebbero farla ma dipende molto dalle indicazioni delle compagnie aeree, comunque sui voli intercontinentali ci sono meno rotture di scatole sui bagagli rispetto ai low cost.
Rispondi
di zabu [user #2321]
commento del 13/01/2022 ore 16:06:40
Si sono d'accordo sul fatto di non farsi troppi problemi sulla dogana. Nemmeno a me hanno mai chiesto mai nulla di particolare in tanti anni -soprattutto nel passato ho portato vari strumenti-, però può capitare e visto che c’è di mezzo l'amico meglio comunque essere pronti all’eventualità. Ad esempio ricordo qualcuno che qui su accordo raccontò che, di ritorno dagli Stati Uniti, transitò per la Germania e quindi passò la dogana lì. Si portava con lui un PRS comprata nuova e gli fecero pagare tutte le spese di l’importazione...

Sono un po' meno d'accordo sul discorso della stiva. E' un po' un rischio (a me una volta come dicevo sopra è andata molto male), meglio provare con una custodia morbida in cabina, generalmente non fanno storie, ma poi dipende sempre da chi ti trovi davanti e di che umore sta.
Rispondi
di MTB70 [user #26791]
commento del 14/01/2022 ore 00:05:1
Può capitare anche l’esatto contrario: rientrando e facendo scalo in Germania, i tedeschi non controllerebbero perché fai solo scalo e gli italiani nemmeno perché arrivi da un volo dalla Germania e quindi area Schengen. Il problema può essere la stiva, secondo me. In ogni caso, conviene che l’amico abbia una fattura o possa comunque dimostrare quanto pagato perché se non lo può fare in caso di controllo decide la dogana cosa applicare…non è una gran soluzione.
E comunque la chitarra passa senza dare nell’occhio perché tanti se la portano dietro per mille motivi, come farebbero con una macchina fotografica. Secondo me se ti presenti con un catafalco in forma di amplificatore è invece facile controllino. Infine: se i doganieri stanno chiacchierando tra loro puoi passargli davanti urlando che ti hanno rubato un mitra dalla valigia e non ti notano😎
Rispondi
di Repsol [user #30201]
commento del 14/01/2022 ore 07:38:44
Abito negli Usa e, fino a qualche tempo fa (prima del Covid), tornavo in italia un paio di volte l'anno. Con me ho sempre portato almeno una chitarra (anche due se viaggiavo con mia moglie). Le chitarre le ho sempre messe in stiva senza pagare supplemento, come bagaglio personale.
Non ho mai avuto controlli o ispezioni.
C'è da dire che non ho mai portato chitarre nuove, sempre strumenti vintage. Nel caso di chitarre nuove bisognerebbe togliere i tags, per non dare troppo nell'occhio.
Io amplificatori non ne ho mai portati ma come dice Zabu, secondo me si fa più difficile, bisognerebbe imbarcarli e pagare come secondo bagaglio. Oltre al costo anche il rischio, sempre di non usare un flycase.
Rispondi
di francesco72 [user #31226]
commento del 14/01/2022 ore 09:09:06
Ciao, per la mia esperienza l'acquisto più sicuro e tranquillo è quello europeo e, altrettanto per esperienza, assai poco di quello che c'è negli usa non si trova in Europa; capisco il discorso dell'usato, ma devi valutare se il prezzo è realmente conveniente alal luce dell'eventuale tassazione. Se proprio devi acquistare dagli USA sconsiglio il metodo dell'amico in quanto già sopra ti hanno avvisato degli eventuali pericoli della stiva (che oggi è il destino del 90% dei colli diversi da un trolley piccolo) ed avendo lavorato per l'handling di un aeroporto so di cosa parlo. Inoltre se acquisti da negozio direttamente avrai le garanzie del venditore e del vettore. Infine ha ragione Zabu: in punto di diritto stai importando merce, quindi dovresti pagare le tasse, può darsi che ti vada bene, come no, quindi dovresti sempre considerare un di più per la seconda evenienza e a quanto vedo negli store on-line questo di più si mangia l'eventuale vantaggio economico di un prezzo più basso.
Ciao
Rispondi
di Ernestor [user #46937]
commento del 14/01/2022 ore 12:08:07
Ho comprato molte chitarre negli usa anni fa, mio papà lavorava per una multinazionale e tutte le volte che tornava mi facevo portare qualcosa che di solito viaggiava con lui direttamente in cabina. Dopo l’11 settembre e le restrizioni alle compagnie aeree e successivamente con l’avvento dei voli low-cost le cose si sono complicate di brutto per questo tipo di trasporti, da allora ho potuto maramaldeggiare solo con pedali e cosette facilmente trasportabili nella stiva come una pedaliera digitale. Sinceramente oggi avrei parecchie remore ad acquistare uno strumento nuovo, mi azzarderei di più su un usato che potrei spacciare per mio portato in vacanza all’andata, come racconta Repsol. Un viaggiatore frequente che ha dimestichezza con le prassi dell’ultimissimo periodo forse avrebbe più confidenza a lanciarsi nell’avventura ma personalmente sono d’accordo con francesco72, oggi non rischierei. D’altro canto, quest’anno, causa lock-down ho tentato l’acquisto in uno store USA di una Heritage usata a un prezzo impensabile da noi ma dopo due giorni di ricerche e approfondimenti, contattando anche una società di import-export, fatta la somma di tasse e dazi, l’usato veniva identico al nuovo acquistato da noi. Ovviamente ho accannato tutto.
Rispondi
di pelgas [user #50313]
commento del 14/01/2022 ore 22:51:1
in entrata ti fanno il mazzo tanto in america. in uscita a capodichino no, nel senso che se alcuni chiedono altri no. vale la regola che solo i regali di modico valore puoi portare (max una chitarra usata tipo 500euro a occhio non è che all'aeroporto c'è Bonamassa che fa l'expertise sul vintage ), magari con lo scontrino, così glielo mostra e dice che è un regalo per te. poi che dire? tu metti una strat svitata in due pezzi e via. roba delicata solo a mano, ma deve essere piccola-- attento alla tastiera in palissandro, meglio acero, non scherzo
Rispondi
Seguici anche su:
Aggiornamenti via mail
Newsletter a basso traffico: hot topic, novità, opportunità. Disiscrizione con un click in qualunque momento.
Cerca Utente
Didattica
Studiamo gli Arpeggi Modali
Alta formazione musicale
Simone Gianlorenzi: meraviglioso bipolarismo a sei corde
Chiantese, Malaman e Mancuso: laboratorio magico di Manuele Montesanti...
Alessandro Martini: una chitarra vintage nel Nu-disco
Pietro Quilichini: "Dischi che ti fanno alzare il sopracciglio"
"Manuale di Storia della Popular Music e Del Jazz" di Fabrizio Bascian...
Strumenti vecchi per musica nuova
Marty Friedman: due buone ragioni per iniziare a suonare la chitarra
Ottimizzare le registrazioni nel proprio home studio

Licenza Creative Commons - Privacy - Accordo.it Srl - P.IVA 04265970964