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SHG MUSIC SHOW PEOPLE STORE

Evitate i centri commerciali...

di satch76 [user #19713] - pubblicato il 06 luglio 2009 ore 14:09

Venerdì ho suonato per la 2a volta in vita mia in un centro commerciale (lo stesso dello scorso anno): credo proprio che sarà anche l'ultima...

A parte gli inconvenienti tecnici dovuti alla superficialita' di chi segue e gestisce questi eventi (e' alquanto scocciante montare l'impianto ed attendere oltre 30 minuti di orologio per avere a disposizione una presa di corrente ...) e la location non certo felice (davanti si' ad un bar, ma in un'ala del centro commerciale con poco passaggio, in mezzo alle vetrine), ho notato la pressoche' totale indifferenza delle persone che passavano.

Ho suonato in duo chitarra/voce con la mia cantante, repertorio pop-soul piuttosto conosciuto (Norah Jones, Stevie Wonder, Elisa, Sting, Bob Marley, Hendrix, etc.), alla fine dei pezzi gli unici che ci cagavano un minimo erano la mia fidanzata con i suoi, il ragazzo della cantante ed un paio di baristi...

Schifo non facciamo di certo: la cantante ha una bellissima voce, io mi barcameno, abbiamo alle spalle un bel po' di concerti in duo, non siamo propriamente dilettanti allo sbaraglio...

Probabilmente il repertorio non era molto adatto alla situazione, era il giorno prima dei saldi e la gente era troppo concentrata su come spendere soldi in cazzate, Marte era in trigono con Urano, la supercazzola era troppo prematurata... Fatto sta che abbiamo finito dopo neanche un'ora, abbiamo smontato baracca e burattini e via.

E' stata la prima volta dopo un live in cui ero veramente incazzato e mi sono sentito preso per i fondelli.

Ingaggio una settimana prima, per ripassare i pezzi ho perso praticamente tutta la settimana di studio (lavoro tutto il di', ho solo la sera per studiare musica e ho un programma abbastanza corposo e tosto), soddisfazione 0...


Vabbe', ho capito: mai piu' concerti nei centri commerciali, che sono davvero la tomba del cervello umano!! (beh, piu' o meno dai ^_^)


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Ad ogni spettacolo il proprio locale
di micheled [user #18687]
commento del 06/07/2009 ore 15:1
Hai perfettamente ragione. Il fatto è che in un centro commerciale la gente è particolarmente eterogenea e va per fare compere e non per ascoltare musica dal vivo. Spesso suono in locali all'orario dell'aperitivo ed a volte ti senti poco più che una radio che fa da sottofondo perchè che va in quel locale va principalmente per bere. E' la predisposizione che è diversa. Ho esperienza anche come attore sia in teatro che in piazza durante feste locali, in teatro le persone vanno predisposte ad assitere uno spettacolo teatrale, in piazza vanno per mangiare panini con la salsiccia e magari si aspettano di vedere i ritmi di una sit - com televisiva o di Zelig. In ogni modo l'artista deve fare uno sforzo per coinvolgere il pubblico e cercare di diventare un intrattenitore. Per catturare l'attenzione io faccio arrangiamenti diversi per alcuni pezzi ed ho inserito una piccola parte dove faccio alcuni brani pop in chiave jazz: Beat it, Billie Jean, I will survive, Jump. Il pubblico spesso sta più attento perchè intuisce il groove, ma non capisce subito di che brano si tratta. Oppure prova a parlare, introduci i pezzi, spiega perchè li hai scelti, ecc... e se proprio non funziona incassa il cachet e sarà per un'altra volta.
Rispondi
Re: Ad ogni spettacolo il proprio locale
di satch76 [user #19713]
commento del 06/07/2009 ore 16:1
Si certo, quello che dici e' vero. Ne eravamo comunque consci, anche perche' l'anno scorso avevamo visto che, nonostante fossimo piazzati in piena area ristoro, l'attenzione delle persone era rivolta principalmente ai panini e alle piadine (come dare loro torto ^_^). Ovviamente l'attenzione uno se la deve "guadagnare" in certi contesti, a patto di essere anche messi in grado di farlo!! Essere costretti a suonare di spalle ai tavoli dove la gente si ferma a mangiare e' semplicemente assurdo. Grazie comunque per i consigli, li terro' in considerazione per altri eventi ;)
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non sapevo si suonasse nei centri commerciali
di ivaneffect [user #12070]
commento del 07/07/2009 ore 00:3
... mi sembrano location insolite...non so se avrei accettato perchè mi sarei aspettato una conclusione così.
Rispondi
Incollo pari pari un
di sony utente non più registrato
commento del 07/07/2009 ore 01:1
Incollo pari pari un articolo letto un pò di tempo fa che si addice perfettamente a quello che hai scritto tu; è abbastanza lungo, ma leggetelo tutto perchè ne vale la pena davvero: Un violinista nella metropolitana. Una storia vera. Un uomo si mise a sedere in una stazione della metro a Washington DC ed iniziò a suonare il violino; era un freddo mattino di gennaio. Suonò sei pezzi di Bach per circa 45 minuti. Durante questo tempo, poiché era l'ora di punta, era stato calcolato che migliaia di persone sarebbero passate per la stazione, molte delle quali sulla strada per andare al lavoro. Passarono 3 minuti ed un uomo di mezza età notò che c'era un musicista che suonava. Rallentò il passo e si fermò per alcuni secondi e poi si affrettò per non essere in ritardo sulla tabella di marcia. Alcuni minuti dopo, il violinista ricevette il primo dollaro di mancia: una donna tirò il denaro nella cassettina e senza neanche fermarsi continuò a camminare. Pochi minuti dopo, qualcuno si appoggiò al muro per ascoltarlo, ma l'uomo guardò l'orologio e ricominciò a camminare. Quello che prestò maggior attenzione fu un bambino di 3 anni. Sua madre lo tirava, ma il ragazzino si fermò a guardare il violinista. Finalmente la madre lo tirò con decisione ed il bambino continuò a camminare girando la testa tutto il tempo. Questo comportamento fu ripetuto da diversi altri bambini. Tutti i genitori, senza eccezione, li forzarono a muoversi. Nei 45 minuti in cui il musicista suonò, solo 6 persone si fermarono e rimasero un momento. Circa 20 gli diedero dei soldi, ma continuarono a camminare normalmente. Raccolse 32 dollari. Quando finì di suonare e tornò il silenzio, nessuno se ne accorse. Nessuno applaudì, ne' ci fu alcun riconoscimento. Nessuno lo sapeva ma il violinista era Joshua Bell, uno dei più grandi musicisti al mondo. Suonò uno dei pezzi più complessi mai scritti, con un violino Stradivari del valore di 3,5 milioni di dollari. Due giorni prima che suonasse nella metro, Joshua Bell fece il tutto esaurito al teatro di Boston e i posti costavano una media di 100 dollari. Questa è una storia vera. L'esecuzione di Joshua Bell in incognito nella stazione della metro fu organizzata dal quotidiano Washington Post come parte di un esperimento sociale sulla percezione, il gusto e le priorità delle persone. La domanda era: "In un ambiente comune ad un'ora inappropriata: percepiamo la bellezza? Ci fermiamo ad apprezzarla? Riconosciamo il talento in un contesto inaspettato?". Ecco una domanda su cui riflettere: "Se non abbiamo un momento per fermarci ed ascoltare uno dei migliori musicisti al mondo suonare la miglior musica mai scritta, quante altre cose ci stiamo perdendo?" Qui potete anche vedere il filmato che prova tutto: vai al link Da notare che comunque alla fine una donna l'ha riconosciuto :)
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Re: Incollo pari pari un
di satch76 [user #19713]
commento del 07/07/2009 ore 10:3
Avevo letto l'articolo, molto interessante e perfettamente calzante. Ovviamente non ho la pretesa di paragonarmi neanche di striscio a Joshua Bell! ^_^
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