Immaginate la scena: siete uno di quei chitarristi che, quando Gibson ha deciso di reintrodurre nel catalogo 2016 le chitarre senza meccaniche automatizzate, hanno acceso un cero a San Gennaro per grazia ricevuta. Arriva Natale, scartate tutti eccitati il primo pacchetto con su il vostro nome - quello più pesante, più grosso - aspettandovi chissà qualche meraviglia, un nuovo pedale magari, e invece : l'accordatore automatico da tasca! L'idea che qualcosa debba accordare al posto vostro vi dà ai nervi, ma tutto sommato si tratta di un aggeggio che non va a modificare l'estetica dello strumento, può essere usato su qualunque chitarra in vostro possesso ed è in grado di dialogare con l'applicazione apposita su smartphone. Non ultimo, ha una fighissima luce blu in cima, che mentre lo usate sul palco fa sempre la sua porca figura. Allora ringraziate, sfoderate il più smagliante dei sorrisi di circostanza che avete e cominciate a pensare alle implicazioni. In fondo, un aggeggio che accorda al posto vostro è comodo, e se dovete riconoscere un merito al noto sistema Tronical ormai apprezzato da molti vostri colleghi è il fatto di essere davvero rapido: basta una plettrata e qualunque accordatura alternativa è pronta in pochi secondi. C'è un problema però, perché il vostro Roadie Tuner può lavorare solo con una corda alla volta. È più rapido della mano libera, è vero, ma di quanto? Davvero sarà più pratico tirare fuori accordatore e smartphone sul palco e cercare il preset di cui avete bisogno invece di schiacciare al volo su un normale accordatore a pedale e girare le meccaniche a mano?
A caval donato, come si dice, non si guarda in bocca. Tutto sommato, nella peggiore delle ipotesi, avrete un costoso avvolgicorde per i pomeriggi di manutenzione e, se non siete stati voi a pagare i 99 euro necessari a portarsene uno a casa, non c'è danno. Esistono però degli accessori che proprio non si vorrebbero tra i piedi, neanche regalati. E .
L'Hand Chord si presenta come un accessorio didattico: consiste in un pannello con tasselli componibili coi quali delineare la diteggiatura di un accordo. Il supporto si tiene con la mano contro le corde e si è pronti per suonare quell'unico accordo pre-impostato all'infinito, senza poggiare davvero le mani sullo strumento e senza imparare assolutamente niente di come si suona davvero quel solitario, ripetitivo, triste accordo. L'Hand Chord è un insulto all'intelligenza di un musicista, regalarlo è come dire "non sarai mai in grado di imparare neanche un accordo". Ti lascia quell'amaro in bocca come quando ti regalano una confezione formato famiglia di deodorante.
Se invece siete i musicisti di casa, quelli con la fama di chitarristi già navigati, probabilmente vorrete qualche regalo che vi aiuti a migliorare la vostra vita sul palco, la resa del vostro strumento preferito o il vostro suono. Avrete parlato con parenti e amici di una miriade di giochetti e accessori esoterici che farebbero al caso vostro, e se almeno una volta vi siete lamentati in pubblico del poco sustain della vostra chitarra c'è una possibilità che . Il Fat Finger è una morsa in metallo che promette di redistribuire le vibrazioni del manico, risolvere problemi di dead spot e regalare in generale maggior corpo al suono. Tutto molto bello, finché non si analizza la sua struttura, si dà un occhio alle sue dimensioni e si realizza che in pratica fa quello che farebbe qualunque accordatore da paletta pinzato lì in cima, e costa anche quanto un accordatore da paletta! In realtà fa anche quello che farebbe una normale morsa da ferramenta, solo che costa oltre dieci volte tanto.
Se non bastassero le recensioni negative trovate online riguardo l'effettiva sensibilità dei miglioramenti apportati, non bisogna dimenticare che il Fat Finger può appesantire una paletta e sbilanciare la chitarra. Certo, non così tanto da preoccuparsene, ma i vostri amici non capiscono un cavolo di chitarre, ecco perché ve lo hanno regalato. Loro, previdenti, hanno pensato anche al possibile sbilanciamento e si saranno senz'altro messi d'accordo per un doppio regalo facendovi trovare un secondo pacchetto misterioso. Lo soppesate, lo scuotete, questo è bello consistente, potrebbe davvero esserci dentro un pedale. E invece no: , una tracolla zavorrata appositamente studiata per controbilanciare le chitarre con manici e palette troppo pesanti, perché i chitarristi non desiderano altro che caricarsi quel chiletto extra sulle spalle durante un intero concerto. Anche su questa, i vostri cari non si sono risparmiati e hanno sborsato una 40ina di dollari. Ringraziateli, perché devono essersi davvero impegnati a trovarne una dal momento che chi la produceva fino a un paio d'anni fa sembra ora sparito nel nulla, con dominio web in vendita e nessuna traccia sui web store più comuni. Ma ciò forse non era un indizio sufficiente per gli amici.
Resta un ultimo pacco sotto l'albero. Questo è il più grosso, ma sembra leggero. Mentre lo esaminate vi dicono che appena l'hanno visto hanno pensato a voi, che sanno quanto vi piace il rock e quanto amate i Kiss. Vi illuminate sognando un nuovo cofanetto di rarità, ma strappate via la carta colorata e . È la sagra del trash made in USA, unione tra due giganti del merchandising con tanto di presentazione ufficiale a cura di Gene Simmons in compagnia di Mike Tyson. Restate immobili a guardare quel faccino tutto fiocchetti e maschere da demoni per qualche secondo che vi sembra un'eternità. I vostri amici sapevano che vi sarebbe piaciuto. In effetti lo avete apprezzato, di sicuro più degli altri.
Buoni regali farlocchi a tutti! |