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coccia
utente #2436 - registrato il 10/09/2003
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Attività

Dico la mia.
di coccia | 07 aprile 2008 ore 10:31
...
Berlusconi al governo...
di coccia | 31 marzo 2008 ore 10:59
... sarà una jattura. Anche le emorroidi, però...
Pasqua
di coccia | 26 marzo 2008 ore 12:36
Sabato sera, cena a casa nostra con Albino bambini e sorella, cognato e fidanzata. Credo che abbiamo ecceduto un po'. Ho passato la Pasqua derosciato. Mi sto riprendendo... auff...
teatro.
di coccia | 21 marzo 2008 ore 11:36
ieri sera siamo stati a teatro, a vedere questo. Strepistosamente bello. Teatro vero, in cui le contaminazioni tecniche e dei linguaggi non cedono a un minestrone pseudo-avanguardistico, ma restano fermamente, fermissimamente entro il mondo del teatro di prosa (anche se in realtà era sostanzialmente endacasillabico). Luigi Lo Cascio è bravissimo, la scenografia lascia spazio all'invenzione grafica proiettata sullo sfondo, l'intensità è sempre al massimo, tesa e vitalissima. Se puoi andarlo a vedere, fallo. Attenzione solo a mantenere la concentrazione al massimo, perché ne richiede parecchia. Dieci.
Coccia's saga parte prima: gli antefatti degli antefatti
di coccia | 20 marzo 2008 ore 10:57
ovvero: storie di nonniCampagna del Monferrato, primo Novecento. Cascine, vitigni. Lavoro duro. Mezzadri e fittavoli. Giacomo e Maria. Una vita buona, dura com'è la vita di chiunque, anche dei proprietari. Il fascismo. La guerra. La prima figlia, Rosa (1/1/41). L'armistizio, la rivolta. I nazisti, i partigiani. In campagna puoi star male, ma di fame non ci muori. Lo sanno tutti, e depredarti è un attimo. Ma in campagna la porta è aperta per chiunque abbia fame. Punto. La pace. La seconda figlia, Bruna (6/6/46... precisi, eh?). La vita sembra migliore. Lo è, forse. Forse. A otto anni, Bruna perde la vista. Così, come si perde una chiave. Inizia una pergrinazione tra i collegi per ciechi in giro per il nord Italia, tra Bologna, Torino, Genova... ogni tanto lei scappa, e Giacomo e Maria vanno a recuperarla. Sembra segregante l'idea del collegio per ciechi, e in effeti spesso lo è, diventando luogo di prigionia e di umiliazione. Ma può anche essere luogo dove apprendere le malizie, i trucchi del "mestiere di cieco". Fino a non farsene accorgere. Diventare autonomi. Se di qualcuno si dice che "ha carattere", vuol dire che ha un brutto carattere. Ma in certi casi la grinta ti salva la vita, letteralmente. Ah, a Giacomo viene un tumore. Intestino. Terribile, si soffre da bestie, terapie antidolore non esistono (siamo alla fine dei '50), figuriamoci le cure. E a proposito: belli gli anni '50, favolosi i '60, si era tutti allegri. Peccato non ci fosse il Servizio Sanitario Nazionale. C'erano le mutue, e i contadini ne erano sostanzialmente fuori. Vuoi curarti? Paghi. (chi mi dice che oggi stiamo peggio è semplicemente uno stronzo). Maria prova a lasciare i campi per lavorare in una tabaccheria, un po' più sicura. Non basta. Giacomo viene operato: diventa invalido permanente, non sarà mai più in grado di lavorare. Non c'è la pensione di invalidità (ah, i favolosi anni '60...). Bruna è sempre in giro per collegi. Rosa dà una mano alla mamma. Non basta: bisogna vendere i campi, la cascina, i vigneti. Trasferirsi a Genova. Maria fa la portinaia. Giacomo sta a casa, fermo. Rosa inizia a lavorare. Bruna continua a peregrinare. Eppure, vaffanculomondocrudele, riescono a essere felici. Guarda un po'. Rosa si fidanza con Vittorio, un marinaio, e dopo un po' si sposano. Bruna inizia a lavorare come centralinista al Gaslini (ospedale pediatrico). ***** CAMBIO DI SCENA ***** Genova, primi del Novecento. Edoardo è figlio di un immigrato napoletano (allora l'immigrazione era interna, sennò c'era solo emigrazione), quel Pasquale che si autodefinisce ironicamente "napoletano sbagliato" perché lavora 14, 16 ore al giorno a battere lamiere per le ciminiere delle navi in porto, e il suo insulto peggiore è "pelandrone". Edoardo è operaio meccanico in una officina della Fiat. E' quella "classe operaia" che ormai si vede solo nelle stampe d'epoca. Spaccarsi la schiena sulle macchine, l'avanguardia del progresso. E' un lavoro che ti tiene lo sguardo nel futuro. Adriana viene da Uscio, un paese sulle colline di Recco. Piccola borghesia impiegatizia: la differenza non sta nei soldi, ma nel ceto. Impiegati e operai sono (anni '30, anni '40... e sarà così fino ai '60 inoltrati...) categorie che non si incontrano, senza punti di contatto. Però invece Edoardo e Adriana si incontrano. Lei è stata in collegio, adesso lavora come segretaria in uno studio di amministrazioni immobiliari. Lui è in officina. Si piacciono, si amano. Non è facile convincere la madre di lei (il padre non c'è più) ad accondiscendere a questo matrimonio inteclassista. Come se oggi tua figlia ti dicesse che vuole sposarsi con un afghano. Con la differenza che in questo caso la tua sarebbe paura di ciò che non conosci, in quel caso invece era paura di ciò che si conosceva fin troppo bene. Una vita di classe operaia, quello che hai sperato di evitarle. Però (S.Agostino) "omnia vincit amor", e si fidanzano. Il fascismo, la guerra. In città la fame è fame, quella nera che ti occupa ogni spazio della mente. L'armistizio. Si sposano, con un viaggio di nozze sui respingenti di un treno. Edoardo diventa partigiano di città col nome in codice "Marco", e non ricordo quale grado militare. Adriana un giorno scopre per sbaglio un ufficio segreto delle S.S. Impara l'arte della dissimulazione honesta, e riesce a scamparsela. I bombardamenti. Terribili, lei ci rimane sotto che è incinta di Erminia, detta Pilly, ma anche stavolta riesce a farcela, a tornare a casa, lacera, ferita, ma integra. E sarà integra anche la bambina, che nascerà in pace (5/5/45... cazzo, mica si conoscevano con gli altri di cui sopra!). Un anno dopo nascerà un maschietto, Giacomo, detto Mino (18/12/46). La fame degli anni '50, il lavoro negli anni '60. Mino diventerà responsabile del personale nell'officina dove lavora il padre, che a quel punto sarà un suo sottoposto. Una condizione terribile, ma anche il segno di un'emancipazione. ***** NEL FRATTEMPO ***** Anni '60: Kennedy, Krushov, Giovanni XXIII. In tre figure si riassume un cambiamento. Ci sarà anche la musica, ma per nessuno dei nostri avrà alcunché di rilevante. Altri fermenti, invece, sradicano visioni, steccati, abitudini, residui fissi... molto prima delle barricate del '68, il mondo sta cambiando. Qualcuno di costoro ne prenderà parte. Nella prossima puntata.
19 marzo
di coccia | 19 marzo 2008 ore 08:58
Auguri, papà.
brevi novità
di coccia | 17 marzo 2008 ore 10:10
piccoli aggiornamenti, in ordine sparso...- scorso diario: non sono intervenuto, i vostri commenti erano assolutamente perfetti. dènghiu.- ieri, primo approccio con Skype (video). wow. bell'arnese. ciao Boccolo!- elezioni: sempre più determinato a votare. e sempre meno incertezze sul chi. pragmaticamente.- tibet: boicottare che? manifestare che? da nonviolento estremista (rifiutatore anche del principio di legittima difesa) non amo i cortei pacifisti, ma qui non c'entrano, ché si fanno solo quando è in gioco un ruolo attivo del governo nazionale. suvvia.- tibet2: i governi occidentali prenderanno misure durissime, reagiranno con assoluta fermezza. addirittura (pensa tu!) si indigneranno.- Genova è la prima città ad andare oline con servizi alle imprese e ai cittadini, e con un proprio cnaale youtube: questoAmen.
cose che fanno star bene...
di coccia | 13 marzo 2008 ore 12:23
Dialogo mattutino, al risveglio:io - buongiorno stellina lei - buongiorno stalloneWow.
Aggiornamenti
di coccia | 12 marzo 2008 ore 12:15
Si è rotto il piatto della doccia. Cazzo. A parte la spesa (che non ci voleva, ma quand'è che ci vuole?), il problema è la costrizione al pellegrinaggio igienico presso i genitori per il lavacro rituale del corpo (e che corpo!, se posso).***Sabato ho fatto la clinic, e francamente ne sono piuttosto soddisfatto. Mi sembra che le cose abbiano funzionato, ho suonato parecchio, anche se forse neanche un brano: ma tra esercizi, improvvisazioni e dintorni, beh, ho finito che ero realmente sfinito!!***Si avvicinano le elezioni. Non ho illusioni di rappresentanza, credo che nella società postmoderna siano -ben che vada- per l'appunto illusioni, determinate dal sovoir-faire dell'illusionista. Quindi, niente posizioni di nicchia.Il non-voto mi pare terribile, anche se l'astensione sarà del 40% se ne fotteranno allegramente, e comunque, visto che qualcuno farà leggi che dovrò rispettare, voglio che perlomeno sia il meno peggio. Quindi, niente astensione.Che i due partiti principali siano la stessa cosa è una cazzata colossale. La locuzione "Veltrusconi" è talmente stupida da essere diventata il ritornello personale di Casini. Non sono le differenze abissali a cui storicamente eravamo abituati nella prima repubblica, ma ci sono. I due partiti rappresentano ancora interessi e valori in larga parte diversi. Magari nessuno coincide in pieno coi miei, però questi sono i partiti che realisticamente hanno chance di vincere, e tra questi scelgo. Sennò andare in parlamento non serve a un belino, la politica funziona solo se si ha la possibilità reale di rendere legge le proprie visioni. Sennò è irreale, non cambia la vita materiale dei cittadini. Solo chi governa può farlo. Quindi, una scelta binaria.Il tutto, ribadisco, senza nessunissima illusione di rappresentanza di ciò in cui io credo. Ma in ogni caso, preferisco che possa legiferare chi ritengo meno nocivo. Anche di poco, semmai.***Devo dimagrire. Decisamente. Sembro un orco.***Sto sperimentando sul suono. Ma sono l'unico che usa un JCM800 monocanale nell'ingresso Low, cioè pulito? Chi lo usa o l'ha usato, può dirmi qualcosa sul resto della strumentazione e sui settaggi? Molto importante. Grazie.***Abbracci. A breve, la mia storia personale. Sarà ricchissima di scoop e vi farà innamorare di me. Ma non mi concederò mai, tiè!
Per Mancunion (importante anzichenò)
di coccia | 08 marzo 2008 ore 23:37
Una domanda e una richiesta, entrambe da parte di Zoja:1) è vero che in Ungheria la pallanuoto è seguitissima? in fondo Kasas nello spot Vodafone ha il ruolo che qui è di Totti, per cui...2) una tua foto; così, per assicurarsi che non millanti...Chettedevodì? ambasciator non porta pene (plurale femminile, ché il singolare maschile lo porto eccome...), però 8 marzo, festadelladonna, vuoi negare un paio di favoretti a Mrs Coccia? Non ci credo che sei così cattivo... eddài...
sabato 8 marzo 2008
di coccia | 04 marzo 2008 ore 11:20
c/o Guitarland, ore 16.00: ingresso... gratuito!!Ultimo appuntamento per la serie PRO LAB...- TECNICA (virtuosismo & musicalità) - CHITARRA (diteggiature, visioni longitudinali) - ARMONIA (progressioni, voice-leading, styling...) - RITMICA (pattern, approcci, styiling...) - GUITAR SOUND (trucchi di vita reale, studio & live) - IMPRO TECH (tema: sviluppo/erosione, styling) - EXTRA (domande e risposte dai partecipanti)E' un appuntamento per me importante, che segna il compimento di un percorso assolutamente speciale. Se qualche accordiano passa da queste parti... vi aspetto!
espulso!
di coccia | 03 marzo 2008 ore 10:58
Guardo sempre Sanremo. Andrò a votare. Mi piace il jazz. Mi piace il pop. Non amo particolarmente la strato. Ho una discreta avversione per il prog. Mi sento spesso di buon umore. Cerco il minimo pretesto per essere felice. Tendo a trascurare ciò che può farmi incazzare. Trovo Jeff Healey sopravvalutato (anyway, mi spiace assai). Non amo particolarmente il Gilmour sound. Mi piace Tiziano Ferro. Credo di essere fortunato a vivere oggi in Italia. Non mi faccio troppe paturnie di set-up. Eccetera.***Dovrei essere espulso da Accordo? Epperché però ve vojo 'bbene? 'N bacio a ciascuno, valà...
azz.
di coccia | 02 marzo 2008 ore 16:58
Sanremo 2008: ha vinto il brano più brutto. Punto. Toto Cutugno sarebbe stato meglio. Mi spiace moltissimo.
breve resoconto...
di coccia | 25 febbraio 2008 ore 11:51
Sono stato via qualche giorno con Albino e i suoi due bimbi... la prima volta in montagna senza la mamma... ogni tanto dai due pargoli arrivavano coltellate che se facevano a me il male che mi facevano, non riesco a immaginare quanto possano farne ad Albino... Il quale è, senza mezzi termini, un grande. Punto. Grazie, Albi, ti voglio bene.A presto per il resto!
HELP! (peffavore...)
di coccia | 03 febbraio 2008 ore 18:01
Ovvero: un disperato bisogno di aiuto.PRESUPPOSTI (acciocché si possa meglio comprendere la condizione di partenza)1. il pc di casa è sulla via della morte (256 di ram... amen!) 2. non sono uno smanettone e non capisco nulla di partizioni & co. 3. mi serve un computer nuovo 4. se fosse un notebook potrei usarlo anche per le lezioni 5. deve funzionare alla grande per home recording 6. se fossero due notebook mia moglie potrebbe portarlo a Milano 7. se fossero due notebook sarebbe meglio che dialogassero tra loro 8. la disponibilità economica è limitatissima, e comunque a rate 9. sempre che ci sia un pirla che ci concede le rate .IDEE SPARSE (acciocché si possa meglio comprendere la pur vaga meta)passare a mac? per due? mia moglie è ancora meno techno di me, che cosa implica? al massimo macbook in configurazione base. ho visto un paio di asus (pc) che su carta valevano il triplo del mac. quanto conta il valore su carta? mac legge la suite office? mac legge guitar pro? altro da dichiarare?
Considerazioni sparse
di coccia | 28 gennaio 2008 ore 10:54
L'altra sera un amico che non vedevo da qualche settimana mi fa: "ehi, ma sembri Beppe Grillo!". Cazzo, no. Per favore. Più va avanti, meno lo sopporto. Probabilmente mi radeò la barba, e se non basta mi taglio anche i capelli. Beppe Grillo no..Mi è arrivata la Red Box da Mozz (grazie, di nuovo). Oggi proverò un esperimento di bi-amping, prelevando il segnale tra finale e cassa del JCM800 e splittandolo, parte alla casa, asciutto, e parte ad un amplino transistorevole, inframezzando modulazioni e ritardi. Vi saprò dire..Ho letto di Glen. Da affezionato frequentatore dei patri ospedali, un abbraccio (va beh, te lo vado a scrivere anche nell'apposito topic, va'!)..Ora scappo. A presto. Passo e chiudo.
Per Locke (che però, per coerenza, chiamerò Loche)
di coccia | 26 gennaio 2008 ore 15:13
ecco qui
MOZZafiato
di coccia | 23 gennaio 2008 ore 11:24
MOZZarella MOZZicone MOZZambico (?) MOZZilla MOZZatore di mani MOZZo
rendimento garantito
di coccia | 15 gennaio 2008 ore 10:41
Sono dieci mesi e un giorno che ho smesso di fumare. Mia moglie ha un buon 20% di marito in più.
sublime.
di coccia | 11 gennaio 2008 ore 09:57
Maurizio Bonini è un gigante della chitarra. Il Jimi Hendrix romano, da sempre. Al suo attivo, pure un album con Noel Redding. Un tocco divino. Ma la perla vera è alla fine, con l'assolo a tre mani. Per la serie: pure un cazzeggio campestre può raggiungere le vette. http://www.youtube.com/watch?v=ntrwBZrUaJA
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