ho parlato della mia pedalboard completa (quella con cui vado a suonare con una cover band) e della piccola board di backup/sala prove. Oggi voglio condividere l’ultima figlia della mia GAS: la mia bellissima (quantomeno per me) BluesBoard.
Se fare cover rimane un’attività divertente, sopratutto per i fantastici ragazzi con cui suono e per gli ambienti molto piacevoli in cui ci esibiamo, il blues è da sempre quello che veramente AMO suonare e studiare.
Ecco quindi che un setup dedicato solo a questo genere non poteva attendere troppo. Si tratta di una soluzione che ha visto infiniti tentativi e che non escludo un domani possa subire altre modifiche. Al momento comunque ho trovato la mia quadra, sia relativamente a cosa studio e suono (sì, non smetto un attimo di studiare, anche se non ho speranze di carriera nella musica), sia considerando che al momento lo uso solo in casa - sembra che trovare a Como un paio di sbandati come me per fare un po’ di blues occasionale sia infattibile - e, non da ultimo, sia considerando che si basa esclusivamente sul mio gusto in termini di suono.
Ho scelto infatti non di ricercare o emulare un suono famoso (per quanto, ovviamente, di spunti se ne prendano a iosa), ma di creare quella sonorità che piace a me quando faccio blues. Questo ha fatto sì che manchino dei pedali notoriamente utilizzati nel genere - banalmente, un Tube Screamer - sia che alcune cose siano poco canoniche (ma d’altronde cosa lo è davvero?).
Grande variabile è stata riuscire a coniugare i diversi pedali alla chitarra, una Fender Stratocaster messicana con Lollar al ponte. Non una chitarra da divi, ma una chitarra che mi piace, e anche tanto.
Allora, in primis la visione completa: quattro pedali, nient’altro, una board Harley Benton delle dimensioni giuste e con una simpatica borsa, alimentatore sempre HB con uscite isolate (silenzioso, ma con solo quattro pedali non mi aspettavo un tripudio di zanzare), cavetti presi in negozio di fiducia: qua ho cercato un po’ più di qualità.
![La mia nuova BluesBoard La mia nuova BluesBoard](https://www.accordo.it/cloud-assets/00/redazionea5a/images/174406bluesboard-1.jpg)
Il primo pedale è il TC Electronics Spark Boost.
Io lo tengo sempre acceso: non amo il “pulito troppo pulito” e con queste regolazioni mi sporca il suono quanto basta, non arrivando a crunchare del tutto, ma sgracchiando il giusto, specie giocando sulla dinamica della plettrata. Davvero un bel pedale, e preso nuovo a un prezzo quasi regalato.
![La mia nuova BluesBoard La mia nuova BluesBoard](https://www.accordo.it/cloud-assets/00/redazionea5a/images/174407bluesboard-2.jpg)
Volevo piazzare un bel fuzz subito dopo, ma non ho trovato ancora il compromesso perfetto tra malleabilità della distorsione e single coil. Il Blues Driver è un pedale che ho snobbato per anni, e me ne pento amaramente. Se tenuto a basso gain compartecipa allo sporcaggio del suono, io invece lo sparo a circa ore 13, dove va a saturare in maniera veramente bella, sia per ritmiche più sostenute sia, cosa migliore, per degli assolo convinti. Il rispetto della dinamica è stupendo, e giocando con il potenziometro del tono si va a sopperire alla mancanza di frequenze medie senza problemi.
![La mia nuova BluesBoard La mia nuova BluesBoard](https://www.accordo.it/cloud-assets/00/redazionea5a/images/174407bluesboard-3.jpg)
Questo vibe della SlowHand Custom Pedals, purtroppo non più in attività (anche se l’artigiano, disponibilissimo, mi ha aiutato con qualche info sui settaggi), si è rivelato la scatola chiusa meglio azzeccata della mia vita. In modalità vibe regala una modulazione di stampo veramente vintage, con i controlli volume e preamp che aiutano in eventuali problemi di perdita volume in catena. Non lo uso in modalità chorus, anche se è stupendamente predisposto per ambienti caldi, pieni e mai invasivi. Cosa non da poco, la grafica davvero bella e psichedelica.
![La mia nuova BluesBoard La mia nuova BluesBoard](https://www.accordo.it/cloud-assets/00/redazionea5a/images/174407bluesboard-4.jpg)
Per gli effetti d’ambiente mi son trovato a un bivio (anzi, un trivio): riverbero, delay o entrambi?
Ho trovato una soluzione di compromesso. Avendo il mio ampli – un Bugera V22 Infinium - un riverbero (anche se non eccelso) ho pensato che, trovandomi (ma quando poi?) a suonare con un altro ampli avrei rischiato di non averlo a disposizione, ma di non usarlo stando sempre in casa col mio. Non sono un amante del delay nel blues, se non un brevissima ripetizione slapback in ritmi più rapidi. Questo Fender Hammertone - anche qui, poca spesa massima resa - si è rivelato perfetto per la situazione. Impostato come analog, con i settaggi in foto, va a riempire con un pre-reverb molto presente e, se proprio volessi delle vere e proprie ripetizioni, mi basterebbe giocare un po’ coi valori.
![La mia nuova BluesBoard La mia nuova BluesBoard](https://www.accordo.it/cloud-assets/00/redazionea5a/images/174407bluesboard-5.jpg)
Se la vera libidine è stata cercare e provare i pedali, progettare e allestire la mia BluesBoard, devo dire che l’entusiasmo, diversamente dal solito, non è scemato nel suonarci. Nonostante il numero ridotto di effetti, la versatilità è ad ampio spettro e riesco a godermela e studiare su più aree e, a volte, senza accorgermi di quanto tempo ci sto dietro a suonare e suonare.
![La mia nuova BluesBoard La mia nuova BluesBoard](https://www.accordo.it/cloud-assets/00/redazionea5a/images/174407bluesboard-6.jpg)
Che dire, se avete voglia di un rig da blues senza troppe pretese, ma che sia efficace, consiglio variazioni sul tema o stessa catena e, complice la spesa contenuta, una carrellata di bellissimi suoni al ritmo di Less is more. |