Bentrovati e buona Domenica a tutti, amici .
Ebbene sì, uno schema elettrico. L’ ennesimo gingillo partorito dalla mente mia malata medesima. http://
Stavolta, però, mi sono impegnato a fare le cose per benino: quanto proposto nella presente, può essere scaricato nel formato originale (per cui chiaramente leggibile).
http://go2convert.com/p/1285514755754.jpg
(il link per vedere e scaricare il formato originale)
Si tratta di un vero classico, per chitarristi sopraffini, audaci e di Hendrixiana memoria: un OCTAVER. Naturalmente è un “duplicatore” d’ ottava e NON un generatore “chopperato” di ottave inferiori (tipo il Boss, per intenderci). E’ il tipo di Octaver utilizzato a suo tempo da Jimi “sua maestà”….
Al fine di rendere il progetto facile e fattibile da chiunque, ho volutamente rinunciato alla tipologia completamente valvolare, optando per una sorta di misto “Operazionali/Valvola”. Oltretutto, così facendo si evita l’ utilizzo, altrimenti indispensabile, di tensioni alte e quindi potenzialmente pericolose (300 V circa, contro i comodissimi 9 V del progetto qui presente). Anche il costo di realizzazione resta davvero basso; Due integrati, una manciata di resistenze, condensatori e poco altro. Tuttavia, la componentistica è minimale quanto basta: quel poco che ho lasciato in più è per garantire una maggiore affidabilità nell’ uso e al principiante dare sicuro successo nella realizzazione pratica. Ad esempio, a valle dei condensatori di disaccoppiamento audio, ho inserito alcune resistenze per facilitare la carica iniziale di quest’ ultimi e sopprimere, durante l’ uso dell’effetto, i “pop” e i “bump” sui coni: personalmente li
odio da morire e faccio di tutto per debellarli. Credo per cui di far cosa gradita un po’ a tutti… Ah, dimenticavo: è anche “true bypass”, a garanzia della massima trasparenza sonica quando “il cazzìllo” non è in uso….
Il principio di funzionamento è abbastanza semplice: si tratta praticamente di un raddrizzatore a doppia semionda, non dissimile da quello comunemente impiegato negli alimentatori. Le due sezioni del primo amplificatore operazionale IC1, oltre a dare un’ amplificazione regolabile da 1 a circa 3, provvede a generare due segnali identici in ampiezza, di cui uno in fase a quello posto all’ ingresso e l’ altro in opposizione ad essi (proprio come fa la valvola sfasatrice nei nostri ampli).
Questi due segnali vengono poi applicati alla valvola raddrizzatrice EAA91 per estrarne la sola semionda negativa. Le due sezioni di IC2, sull’ uscita, svolgono compito simile a quello visto poc’ anzi per IC1: da un unico segnale in ingresso, ne forniscono due, identici e in opposizione di fase tra loro.
Il motivo di una simile scelta tipologica, abbastanza atipica, si spiega tramite la seguente domanda:
Perché “Super” e ancora “harmonizer”?
A discapito dell’ apparente semplicità elettrica di principio, ho integrato delle funzionalità che rendono l’ apparecchio davvero unico nel suo genere: Un controllo “BLEND” che permette di scegliere la percentuale di ottava superiore (seconda armonica) da sommare al suono “dry” , consentendo quindi regolazioni precise in un ampio range di sfumature ed uno switch di selezione “Phase” che, mantenendo rigorosamente il rispetto della fase elettrica assoluta tra il segnale in ingresso e quello all’ uscita, permette di “decidere” se dare l’ incremento armonico alla semionda positiva o alla negativa del suono chiamato a processo…
In realtà c’è molto di più: Grazie al controllo “BLEND” e allo switch menzionato poc’ anzi, si può estendere l’ utilizzo dell’ apparecchio anche nelle vesti di “ARMONIZZATORE”. Dosando col primo una percentuale consona di “octave” ( il valore “giusto” lo si trova sperimentalmente, a seconda dei gusti), con il secondo, sempre ad orecchio, si trova la posizione dove “rende meglio” col nostro ampli , cioè, la posizione dello switch dove le armoniche generate dall’effetto si integrano meglio con quelle prodotte naturalmente dall’ amplificatore in uso.
Questo significa che possiamo, nell’ uso come “ARMONIZZATORE”, dare quel “quild” di valvolare anche all’ ampli-sfigato a transistor di turno. In pratica, viene generata ed immessa nel sistema, una percentuale ben dosata e precisa di SECONDA ARMONICA, caratteristica distintiva, tipica dei circuiti valvolari e generalmente NON PRESENTE in quelli a stato solido; Possiamo “scaldare” il nostro suono e renderlo “grasso” ed “avvolgente”…
In più è possibile anche utilizzare l’ effetto come “booster”, grazie al potenziometro dedicato. La risposta dell’ apparecchio è FLAT, assolutamente trasparente e dalla risposta in frequenza estesa e piatta. Questo è un altro pregio perché consente l’ interfacciamento perfetto sia con chitarre che con bassi, organi e tastiere.
Ho preferito il doppio diodo a vuoto EAA91 ai raddrizzatori di precisione con Operazionali, oppure ai modelli a stato solido, per diversi motivi: I diodi a vuoto non hanno “recovery time” (una specie di “rigurgito” inverso di corrente, tipico dei modelli a semiconduttore) e non hanno “valore di soglia potenziale” perché conducono immediatamente al di sopra dello zero. In aggiunta, sono molto più lineari e, nella porzione di curva utilizzata nel progetto, il trasferimento è praticamente LINEARE QUANTO UNA RESISTENZA SERIE PURA. Tutto ciò, naturalmente, va a vantaggio delle caratteristiche/qualità soniche che possono anche serenamente definirsi “audiofile”.
La valvola EAA91 (doppio diodo) è reperibile presso “Distrelect” e costa sui 4 euro. Si tratta di un tubo “miniatura” a sette pins ed anche lo zoccolo è reperibile presso la stessa sede. Anche alle fiere o nei mercatini è possibile trovarla ancora.
Consiglio vivamente l’ uso di cavetti schermati per i collegamenti (allo scopo consiglio l’ RG-59) e componentistica di qualità, soprattutto per i condensatori elettrolitici (freschi di produzione e possibilmente low ESR-LSR), potenziometri (costruzione meccanica robusta, affidabile e con la carcassa metallica) e, se non tutte, almeno le resistenze da 1M Ohm (queste almeno possibilmente a strato metallico). Per quanto riguarda gli altri condensatori, suggerisco dei modelli in polipropilene, in luogo dei comuni (e comunque altrettanto validi) poliestere.
Consiglio anche l’ utilizzo di un box rigorosamente metallico, al fine di schermare l’ apparecchio e di adottare per i collegamenti di massa la tecnica dello “star point”. In pratica, tutte le masse, quelle di alimentazione e le calze dei cavetti schermati, vanno portate in un unico punto del box e nello specifico in prossimità del jack d’ ingresso. Inoltre vanno evitati i “ground loop” e cioè anelli o spire di massa che possono captare, per via induttiva o capacitiva, disturbi spuri. Al fine di ciò, semplicemente si collegano le calze dei cavetti schermati da UN SOLO LATO, quello cioè della basetta dell’ effetto, lasciando quelle dell’ altro (quello dalla parte di jack e potenziometri) scollegate; il contenitore metallico, essendo egli stesso massa, la porterà a “spasso” dovunque serva. Naturalmente, com’è sempre buona norma, sono consigliati collegamenti ordinati, corti e diretti, con saldature ben “calde”, fatte con lega-stagno di qualità.
Infine, anche se ho dato per il valore del potenziometro “BLEND” la possibilità di scegliere tra due valori, suggerisco di usare, se possibile, quello da 470-500 K LIN.
Per i più esigenti e per dare a tutti un’ idea di cosa può tirare fuori questo apparecchio, nonché a delucidazione di quanto esposto a lettere, ho preparato dei grafici con gli oscillogrammi del suono originale e quello processato in 4 posizioni fisiche del controllo “BLEND”: 0% (flat), 25%, 50%, 75% e 100% (full fx). I gruppi sono 2 e corrispondono, rispettivamente, ai quattro settagli nella posizione “Phase-“ e ai medesimi in posizione “Phase+” dello switch omonimo. Il primo oscillogramma in alto, per ognuno di essi, è sempre il segnale (flat) di test all’ ingresso dell’ octaver : 2Vpp @ 1000Hz. Il livello di “boost” è pari a 1, per cui non c’è amplificazione generale.
Phase- (BLEND @ 0-25-50-75 e 100%)
http://
http://
http://
http://
http://
Phase+ (BLEND @ 0-25-50-75 e 100%)
http://
http://
http://
http://
http://
Bene amici mi sembra tutto. Resto a disposizione per eventuali chiarimenti.
Al prox post,
ciao uàgliòoooooo!