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Giacomo Castellano Clinic Tour & Intervista
Giacomo Castellano Clinic Tour & Intervista
di [user #116] - pubblicato il

Giacomo Castellano sta attraversando l'Italia con un tour di Clinic che ha attirato la nostra attenzione per la cura, professionalità e originalità con cui è stato programmato e organizzato. Ce lo facciamo raccontare direttamente da lui e incontriamo un Giacomo in forma chitarristica smagliante, impegnatissimo in tanti nuovi progetti.
Parliamo della struttura inedita dei tuoi seminari: chi si iscrive riceve via e-mail con una lista di domande e argomenti che gli permette di arrivare preparato all’appuntamento con delle domande già pronte. E questo rende, di volta in volta, ogni appuntamento unico. Come hai elaborato questo sistema?
L'ho sperimentato sulla mia pelle! Da ragazzino quando andavo alle clinic avrei voluto domandare questo e quello ma poi mi perdevo e mi dimenticavo cosa chiedere; altre volte ero "inibito" e magari evitavo di espormi pensando chiedere magari sciocchezze, quando in realtà non esistono domande stupide!
Imparai quindi a scrivermi cosa chiedere prima del seminario che stavo per frequentare, cosa che faccio anche oggi prima di una clinic di qualche illustre musicista.
Ho quindi pensato di elaborare una dispensa ricca di domande sui più diversi argomenti, con lo scopo di "rompere il ghiaccio", fornendo un'esperienza didattica più completa possibile, all'interno di quel che è il mio bagaglio professionale.
E' ovvio che si può domandare anche su argomenti non inclusi tra quelli da me selezionati.

Ha funzionato come speravi? Sei soddisfatto.
Funziona molto bene! Il valore aggiunto di ogni clinic, rispetto al materiale didattico scritto o video, è appunto l'interazione con il docente! Se manca quella secondo me la clinic diventa poco produttiva.
Cerco sempre di mettere a disposizione al 100% quel che ho imparato, dando semplicemente la "mia versione" circa i temi più classici della didattica e anche quelli più personali: noto con piacere che spesso mi vengono rivolte domande sul mio materiale musicale.

Se hai elaborato un sistema così innovativo di strutturare una clinic è perché dopo tanti anni avrai notato che forse la tradizionale formula di clinic ti stava stretta o aveva dei limiti. Sia come clinician tu in prima persona che come spettatore/fruitore di clinic di altri chitarristi quali sono le cose che ti piacciono meno e gli errori più frequenti che vengono compiuti e vanificano la buona riuscita di una clinic?
Il sistema in realtà è semplicissimo: ho solo raccolto delle domande a mio giudizio interessanti, le ho divise per argomenti (Tecnica, esperienza professionale, live, studio, ecc.), tali domande potranno essere successivamente poste ad altri docenti, ottenendo un confronto diretto su uno stesso argomento, una cosa a mio avviso molto utile didatticamente.
In generale mi piace cambiare, in modo da dare una personalità ad ogni tipologia di clinic ma oltre a questo aspetto notavo che spesso mi mancava (sia alle mie che a quelle di altri a cui partecipo sempre quando posso) una maggiore qualità delle domande, al fine di sfruttare al meglio l'esperienza del docente. Ritengo una clinic di successo quella che mi lascia esausto, senza voce e con le mani doloranti (risate).

Giacomo Castellano Clinic Tour & Intervista

Forse è anche giusto responsabilizzare e selezionare il pubblico di una clinic? In questa maniera si evita che un musicista si trovi di fronte un ‘audience troppo disomogenea o magari con una preparazione non all’altezza di quanto vuole spiegare….
Le clinic di per se tendono a procurare un pubblico disomogeneo, ovviamente rimane un'esperienza positiva per tutti, è anche vero che a volte domande troppo complesse non vengono capite dai principianti e domande troppo semplici possono annoiare i più esperti. Li' sta a noi rendere comprensibile il difficile e interessante l'argomento semplice! Cosa certamente non facile ma fattibile. In questo momento ci sono in giro un sacco di musicisti con le loro clinic, è una cosa ottima! Sono sicuro che piano piano il pubblico si renderà conto dell'importanza che tali eventi nutrono nel percorso didattico.

Gli argomenti che tratti sono tantissimi:
STRUMENTAZIONE

IL SUONO

CHITARRA SOLISTA

CHITARRA RITMICA

TEORIA E METODO DI STUDIO

PROFESSIONE MUSICISTA

IN TOUR

LO STUDIO DI REGISTRAZIONE

STYLES
Quali hai notato essere quelli più vicini all’interesse e alle aspettative del tuo pubblico?

Difficile dare una risposta che valga per tutte le clinics, essendo esse tendenzialmente tutte un po' diverse. Spesso si comincia con la strumentazione e il suono, poi questi argomenti poi vanno diretti al tocco e conseguentemente alla tecnica.
Tendenzialmente si parla di solista, ma non mancano comunque le domande sul mondo ritmico. Anche il mondo professionale richiama una certa curiosità, specialmente per coloro che già vi si affacciano. Noto poche domande riguardanti lo studio di registrazione, mondo molto importante al quale ho dedicato un corso specifico.

Tenere delle clinic è anche una maniera per tastare il polso su gusti e interessi dei musicisti più giovani. Cosa solletica di più i loro gusti e interessi? Affinare la tecnica e diventare dei bravi solisti? Affrontare la carriera del session-man?
Si, per me è utilissimo ed è un'attività che mi porta a migliorare sempre poiché ritengo che per porsi in cattedra sia necessario organizzare bene la preparazione su ogni argomento che si vuol proporre. I giovanissimi spesso sono affascinati dal mondo della tecnica, aspettano il prossimo lick complicato (risate), chi non ha passato questa fase alzi la mano! Io però non sono un vero shredder, nel senso che le mie composizioni non ruotano necessariamente intorno alla solista. Ho però un passato che non voglio assolutamente rinnegare e che molti conoscono di cui l'apice fu il mio libro, oramai quasi a fine ciclo, dal titolo: "metodo per chitarra heavy metal", di cui sono orgoglioso e grazie al quale ho sviluppato un mix tecnico che oggi mi permette di suonare quel che mi serve.
Noto comunque che ci sono spesso molti giovanissimi che sono affascinati dal tocco, dal suono e che hanno una band alla quale vogliono contribuire apportando un sound migliore, in questi casi le domande vertono su argomenti diversi dalla solista pura.
Le domande riguardo il mondo lavorativo, i tour ecc. sono spesso poste dai chitarristi con qualche anno in più.

Ci descrivi la strumentazione che stai utilizzando per queste clinic?
E' la stessa che ho usato nell'ultimo tour, ovvero chitarre Ibanez (AT 100 e FR 1620) Teste Masotti, Casse Dragoon, Pedaliera Custom by Masotti.
Sulla pedaliera ci sono alcuni pezzi interessantissimi come il Gordius LG2, Il Timeline ed il Multiwave distortion della SOURCE AUDIO, tanto per citarne alcuni.
Vengono inoltre presentati alcuni prodotti innovativi, come le bellissime e comodissime custodie morbide per pedaliera prodotte dalla Stefyline e i bellissimi cavi Reference.

Giacomo Castellano Clinic Tour & Intervista

Ultimamente ti abbiamo sentito suonare e ti abbiamo trovato in slendida forma. Anzi, per certe cose ci ha entusiasmato ri-scoprirti così cattivo, metallaro e shred…in una dimensione con la quale sei nato e hai fatto delle cose strepitose in passato.
Cosa bolle in pentola? E come procede il tuo disco? Altri progetti?

Ti ringrazio, è un gran complimento! Sono in fase di ripristino tecnico, per così dire! C'è del materiale nuovo che bolle in pentola, sia originale per il CD nuovo, sia come collaborazione con altri musicisti. Ci sono all'orizzionte progetti importanti che mi stimolano a rimettermi sotto con la tecnica perché la difficoltà dei brani necessita di maggiore destrezza, mentre i tour pop che ho svolto fino ad adesso richiedono un tipo di preparazione differente e spesso torno a casa con la tecnica solista abbastanza sotto tono! Questo trend adesso è finito, non voglio che succeda mai più e quindi? Rock on! 
 
Il 2 dicembre sarai ad Ascoli Piceno?
Si, esattamente! Terrò una Clinic di un giorno intero presso la scuola LE ARTI, si preannuncia una vera full immersion! Poi ho in trattativa molte altre città italiane, in pratica un mini-tour! 

giacomo castellano
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uff volevo andare a vederlo ...
di GiuseppeMinardi [user #31686]
commento del 29/11/2012 ore 15:25:07
uff volevo andare a vederlo a Bari! maledetti ospiti
Rispondi
Grandissimo :)
di stepuc78 [user #11233]
commento del 29/11/2012 ore 16:42:28
... visto suonare recentemente...
...ancora sto li a chiedermi "cosa si puo fare di piu con una chitarra????"


;);););)
stefano

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'80
di beps79 [user #36176]
commento del 13/12/2012 ore 16:57:18
Quando vedo suonare così questi grandi chitarristi mi pongo sempre e solo una domanda: perchè non mettono su una rock band italianissima che fa rock vero, rock duro proprio come quello che tutti noi chitarristi amiamo e cioè quello dei mitici anni ottanta. Si ricordo quando avevo 17 anni e ascoltavo i Queen, Pink Floyd, Dire Straits etc. Era fantastico ascoltare quelle canzoni ed attendere l'arrivo dell'assolo fantastico quanto semplice che ti rimaneva in testa per una vita.
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