di redazione [user #116] - pubblicato il 04 dicembre 2013 ore 13:30
Continuiamo il nostro studio degli accordi. L’esercizio che vi proponiamo, sfrutta il nostro ampliato vocabolario armonico per trovare accordi diversi attraverso tutta la tastiera, sempre in una porzione di manico circoscritta e ogni volta con diteggiature differenti.
Nelle scorse settimane abbiamo iniziato uno studio approfondito degli accordi con le settime: ci siamo occupati di Maj7, Min7, 7 e min7/b5.
Dopo aver imparato per ciascuno sei differenti diteggiature, ognuna con la fondamentale posizionata su una delle sei corde della chitarra, iniziamo a mettere in pratica quanto appreso e a consolidare con alcuni esercizi queste conoscenze. L’esercizio che vi proponiamo è sfruttare il nostro ampliato vocabolario armonico per trovare tre differenti accordi attraverso tutta la tastiera, sempre in una porzione di manico circoscritta e ogni volta con diteggiature differenti. Il primo vantaggio sarà quello di rinfrescare il suono delle solite progressioni armoniche, utilizzando diteggiature di accordi meno scontate e che, talvolta, prevedano al basso una nota differente dalla fondamentale, i rivolti.
Quindi, essere in grado di prendere gli accordi in questa maniera, ci eviterà di compiere delle galoppate da una parte all’altra del manico durante l’esecuzione un giro. Ne beneficerà anche il suono dell’arrangiamento, rendendo più omogeneo e compatto il suono dell’accompagnamento. D’ora in poi, teniamo per tanto ben chiara questa maniera di procedere nel trovare la nostra diteggiatura nell’arrangiamento di un pezzo: conferirà una sonorità più matura alla nostra parte e sarà un dettaglio che altri musicisti, arrangiatori e produttori apprezzeranno.
Partiamo da una classica progressione di II, V, I, in C maggiore: Dm7, G7 e Cmaj7.
Ora, affrontiamo e studiamo la stessa progressione in quattro differenti possibilità di diteggiatura.
Si apprezzeranno immediatamente i vantaggi appena elencati nel suono più originale e nell’economia ridotta degli spostamenti. Viceversa, ci sarà da lavorare un po' per riuscire a prendere con la necessaria scioltezza, diteggiature non immediate. Il senso dell’esercizio è quello di agevolare la visualizzazione degli accordi attraverso la tastiera: per questo, al momento, non preoccupiamoci di eseguire queste progressioni con particolari disegni ritmici. Sinceriamoci che ogni nota esca chiara e distinta e stiamo attenti a non far risuonare le corde che non fanno parte della diteggiatura. Il massimo dello scrupolo riserviamolo ai cambi di accordo che devono essere fatti in maniera pulita e perfettamente a tempo, sul battere del metronomo. Suoniamo gli accordi con le dita o con un’unica leggere pennata. Volendo, pratichiamo con questo semplice pattern a dita: il pollice strappa il basso dell’accordo sul battere mentre indice, medio e anulare prendono le restanti tre voci dalla più bassa alla più alta con un unico movimento. Curiamo l’omogeneità del suono e della dinamica.
Con lo stesso criterio, proviamo a sperimentare su un giro di accordi più complesso ed esteso: Am7, Dm7, G7, Cmaj7, Fmaj7, Bm7/b5 e E7. Un classico su cui sono costruiti pezzi memorabili come "I Will Survive" di Gloria Gaynor. Perfetti per ri-arrangiare al volo "Se Mi lasci Non Vale" di Julio Iglesias e divertirsi come pazzi in sala prove.
Dopo aver provato e suonato correttamente il giro con le diteggiature che vi proponiamo, provate in autonomia a trovarne delle altre.
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