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Una baritona a otto corde (che sembrano sei)
Una baritona a otto corde (che sembrano sei)
di [user #32554] - pubblicato il

Non è necessario imparare a suonare uno strumento nuovo da zero per avventurarsi tra sonorità insolite. Il liutaio Fabio Ragghianti ha messo a punto una chitarra che si suona come una qualunque acustica, ma su un range baritono e con la ricchezza armonica di due corde doppiate all'ottava.
Non è necessario imparare a suonare uno strumento nuovo da zero per avventurarsi tra sonorità insolite. Il liutaio Fabio Ragghianti ha messo a punto una chitarra che si suona come una qualunque acustica, ma su un range baritono e con la ricchezza armonica di due corde doppiate all'ottava.

Nelle fiere a carattere musicale, ogni anno si riesce a trovare sempre qualcosa di sorprendente e decisamente inusuale, ed è quel che mi è capitato anche quest'anno al meeting di Sarzana.
Sono stato letteralmente trascinato nello stand della liuteria Ragghianti e mi è stata messa in mano un’acustica dreadnought nelle dimensioni del corpo, forse leggermente più grande, ma a colpirmi istantaneamente sono state le misure del manico. Essendo una baritona, i tasti sono più larghi del 20% circa rispetto alle comuni sei-corde.
La scalatura delle corde in bronzo montate è davvero possente: .015 al cantino fino ad arrivare alla sesta da ben .070.
Mettendo la mano sulla tastiera, mi sono accorto istantaneamente che qualcosa di completamente diverso dal solito mi ha colpito sensibilmente. Complice la fretta con cui tutto è accaduto, forse la stanchezza dei tre giorni o forse un po' di emozione per essere istantaneamente circondato da una serie di curiosi, sta di fatto che ci metto qualche istante a capire che solamente la terza e quarta corda sono doppie, come su una dodici corde.

La chitarra è accordata sotto di una quinta rispetto a una tradizionale, quindi un possente e profondo A per la sesta corda e poi D G C E e ovviamente un altro A al cantino. La terza e la quarta sono doppiate all'ottava dalla corda sottostante, ovviamente molto più piccola.
La parte elettronica è affidata a un microfono a condensatore interno alla cassa e un classico piezo al ponte. Il tutto è controllabile nel bilanciamento e volume da due piccoli potenziometri posizionati nella parte superiore della buca.

Per la prova, la baritona è stata collegata a un SR Jam da 150 watt, settato con abbondante riverbero e un’equalizzazione rispettosa dei bassi incredibili che lo strumento è in grado di raggiungere, ma sopratutto rispettosa della parte acuta enfatizzata sopratutto dal pickup piezoelettrico, comunemente carico di frequenze acute ma comunque ben bilanciato e impreziosito dalla dimensione acustica affidata al microfono.

Una baritona a otto corde (che sembrano sei)

Per i primi cinque minuti sono rimasto spaesato, le misure dei tasti mi hanno spinto a un maggior allargamento delle dita, mentre per le mastodontiche corde non è stato un problema in quanto un assetto da chitarra shred la rende comoda e morbida quel che basta, incredibilmente senza sbattere sulla tastiera che, dotata di 19 tasti, risulta scorrevole e piacevole al tatto.

Grazie alla miscelazione tra piezo e microfono, lo strumento amplifica qualsiasi percussione venga prodotta sul body, regalando interessanti effetti musicali.
La ricchezza di armoniche è pazzesca, coadiuvata indubbiamente dalla profondità dell'accordatura e non da meno dalle due corde doppie, che sanno regalare interessanti sonorità.

Il ragazzo di bottega, così si è definito il collaboratore del maestro liutaio Fabio Ragghianti, mi ha suggerito di non avere paura, di lasciarmi andare e non pensare alle differenze con una comune sei corde, ma di trattarla come tale per cercare di apprezzarne le caratteristiche musicali.
Il risultato è un buona alla prima che potete ascoltare dal video. Simona, girando con me per le fiere, si tiene sempre la video in borsa e non perde mai occasione per fare qualche girato che poi verifichiamo se sufficientemente interessante per produrre un articolo.


Questo strumento ricco di musicalità, o che quanto meno mi ha saputo trasmettere tale sensazione, mi dà per l'ennesima volta la prova che non esiste il suono giusto, ma il giusto suono che sa mettere in moto in noi fantasia e creatività. È l'ulteriore riprova che una chitarra non suona quasi mai bene o male, ma ci può far suonare meglio o peggio grazie al suo suono, feeling scorrevolezza e comfort.
È stata un’esperienza musicale molto coinvolgente e credo si capisca dal video. La baritona del liutaio Ragghianti è uno strumento che ha saputo regalarmi delle belle emozioni, sicuramente non da tutti i giorni e per tutte le tasche: con un prezzo più che giustificato di 3600€, si pone come un grande sfizio. Si fa fatica a pensarlo come primo strumento, però consiglierei una prova per la particolarità hardware, ma sopratutto per il feeling musicale che sa trasmettere.
In fondo, sono otto corde truccate da sei, quindi subito pronte all'uso senza dover codificare nuovi accordi, scale o arpeggi.

Maggiori informazioni e dati tecnici sulla baritona a questo indirizzo.

Una baritona a otto corde (che sembrano sei)
chitarre acustiche
Link utili
La baritona di Fabio Ragghianti
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