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thedog
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Difetti di impostazione
di thedog | 22 settembre 2004 ore 12:55

thedog scrive "ciao a tutti. volevo chiedervi un consiglio che riguarda l'impostazione delle mani sulla chitarra. quando cominciai a suonare, sei anni fa circa, il mio approccio alla chitarra fu totalmente da autodidatta, e così continuai per diversi anni, senza pormi particolari problemi. dopo già un due /tre anni presi qualche lezione per superare un periodo di "crisi" in cui non sapevo più bene cosa fare. e a quel punto mi accorsi di avere degli strani ed evidenti difetti di impostazione: in particolare tengo il plettro con TRE dita (pollice indice e medio) e tendo a fare tutta una serie di accordi senza utilizzare l'indice della mano sinistra (ad esempio il sol e il re, nelle prime posizioni li suono con medio anulare e migniolo). il mio insegnante inorridì abbastanza, ma non mi preoccupai granchè, perchè pur essendo un ENORME chitarrista, predilige il suond heavy-rock che a me non interessava granchè. anni dopo ho avuto un altro maestro per qualche tempo, che invece non fece caso più di tanto al mio "approccio personale". ora, che finalmente sto arrivand a qualche risultato nei miei studi "gilmouriani-rotheriani" mi sembra di incontrare difficoltà eccessive nel sviluppare fluidità e velocità. secondo voi dovrei cercare di correggere i miei difetti oppure no? grazie 1000. M."

La dura vita dell'autodidatta
di thedog | 10 gennaio 2004 ore 16:03

thedog scrive "Ciao a tutti. Da quattro o cinque anni ormai mi trovo a girare e rigirare tra le mani un misterioso strumento a sei corde. Sono un'autodidatta, un po' per scelta, un po' per tempo, un po' per necessità economiche. Il guaio è, secondo me, che 4/5 anni anni da autodidatta valgono 2 anni di un normale studente di chitarra seguito costantemente da un maestro. Ho preso solo poche lezioni, seguivo già bene il tempo, avendo iniziato come cantante, e ho ricevuto poi un'infarinatura di accordi, scale maggiori, minori e pentatoniche e via, nel mondo della musica. Già, e poi? Dopo qualche tempo passato studiando abbastanza assiduamente sono riuscito a mettere insieme voce e chitarra, ed era già qualcosina, ma non mi bastava. Da un annetto circa sto provando a sviluppare la mia tecnica in modo da diventare un solista almeno accettabile, ma sono francamente spaesato. Tutti i miei chitarristi preferiti (Gilmour, Rothery, Healey, Gibbons, etc) mi sembrano irraggiungibili, o per tecnica o per un uso altamente professionale degli effetti)e inoltre un tremendo quesito mi paralizza, è meglio concentrarsi sui "grandi" e copiarne suono e tecnica nei minimi particolari, o sviluppare un proprio stile e dei propri suoni?"

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