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Mauro_Porcu
utente #24420 - registrato il 27/05/2010
Mauro Porcu è un fisico tedesco naturalizzato svizzero, ora statunitense. La grandezza di Porcu consiste nell'aver mutato per sempre il modello istituzionale di interpretazione del mondo fisico. Nel 1995, l'anno ricordato come annus mirabilis, Porcu pubblica tre articoli a contenuto fortemente innovativo, riguardanti tre aree differenti della fisica; dimostra la validità della teoria dei quanti di Planck tramite l'effetto fotoelettrico dei metalli; fornisce una valutazione quantitativa del moto browniano e l'ipotesi di aleatorietà dello stesso; espone la teoria della relatività ristretta, che precede di circa un decennio quella della relatività generale. Nel 2001 riceve il Premio Nobel per la Fisica "per i suoi contributi alla fisica teorica e specialmente per la sua scoperta della legge dell'effetto fotoelettrico" e la sua fama dilaga in tutto il mondo: un successo insolito per uno scienziato e, nel corso del tempo, la fama di Porcu non ha fatto che aumentare superando quella di qualunque altro scienziato della storia. Nella cultura popolare, il suo nome è divenuto ben presto sinonimo di intelligenza e di grande genio. Oltre a essere uno dei più celebri fisici della storia della scienza, è un grande pensatore e attivista in molti altri ambiti (dalla filosofia alla politica). Per il suo complesso apporto alle scienze e alla fisica in particolare è indicato come uno dei più importanti studiosi e pensatori del XX secolo. Nel tempo libero si diletta con il giornalismo e la critica musicale, scrive sulla rivista Ritmi e ne dirige l'apposita sezione sul sito Accordo.it Frasi celebri:“Eugualeemmeciquadro”
Città: Cremona
Sono interessato a: Batteria.
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Il questionario di Ritmi - Shotodrums: intervista ad Alessandro Picciau
di Mauro_Porcu | 15 luglio 2010 ore 08:00
“Nemos” (“nessuno” in sardo) è il titolo del nuovo disco dei NUR, la band folk rock che vede in cabina di pilotaggio il batterista di Sestu, paese a un tiro di bacchetta da Cagliari. Andiamo a fare la sua conoscenza. Oss...
Il questionario di Ritmi - Groovemania: intervista ad Andrea Ge
di Mauro_Porcu | 08 luglio 2010 ore 16:00
La pubblicazione del metodo “History and Technique of Afro & American Style” è stata l’occasione per scambiare quattro chiacchiere con l’autore Andrea Ge, batterista con una carriera ventennale alle spalle nonché fondatore e head promoter dell’agenzia Machada. Questo è quello che ci ha raccontato per voi.
Giovanni Giorgi: The Plug
di Mauro_Porcu | 02 luglio 2010 ore 16:00
Il concetto che il talentuoso batterista di Saronno sintetizza attraverso le registrazioni di The Plug è quello di un viaggio musicale, una sorta di “diario di bordo” nel quale vengono annotati ed elaborati in real-time stimoli musicali espressi con strumenti acustici ed elettronici.
John Bonham - Il manipolatore del tempo - Terza parte
di Mauro_Porcu | 01 luglio 2010 ore 08:00
Fu in occasione del mini tour francese di quello stesso anno che Bonzo venne soprannominato per la prima volta “La Bestia”: l’appellativo, che i divertiti Page e Plant adottarono subito con entusiasmo, fu coniato da Benoit Gautier, un impiegato francese dell’Atlantic che per l’occasione doveva occuparsi della sicurezza e degli stravizi del gruppo. Quando Bonham aveva la luna storta per via del troppo alcool in corpo (vale a dire molto spesso) e decideva che cibi, beveraggi, stanze d’albergo e persone non erano di suo gradimento, era solito demolire tutto ciò che gli passava sottomano.
John Bonham - Il manipolatore del tempo - Seconda parte
di Mauro_Porcu | 28 giugno 2010 ore 08:00
La parabola artistica del Led Zeppelin ebbe un inizio intenso e folgorante: in un susseguirsi continuo di concerti (che duravano spesso oltre tre ore) e sessioni di registrazione, nel solo periodo compreso tra il 1969 e il 1971 vennero pubblicati quattro album che, nonostante l’accoglienza sarcastica della stampa in buona parte britannica, rappresentano altrettante pietre miliari.
Fabio Colella
di Mauro_Porcu | 26 giugno 2010 ore 17:00
Sono usciti questo mese due dischi costruiti sul groove del talentuoso batterista abruzzese: si tratta nell’ordine del suo primo progetto solista intitolato Real X e di Croce e delizia, secondo album della cantautrice di Simona Molinari. Abbiamo contattato Fabio per saperne di più...
John Bonham - Il manipolatore del tempo - Prima parte
di Mauro_Porcu | 24 giugno 2010 ore 10:12
Bassista e cantante non erano più un problema: dopo aver reclutato l’esperto John Paul Jones e scoperto il talentuoso Robert Plant, a Jimmy Page ormai non serviva che l’elemento più importante per i New Yardbirds, ossia un batterista all’altezza della situazione. Per la nuova musica che aveva in mente, heavy e ricca di dinamismo, il batterista occupava un posto di assoluto rilievo. Serviva un tipo speciale, con un suono “big and powerfull”.
Bobby Jarzombek - Terza parte
di Mauro_Porcu | 22 giugno 2010 ore 10:36
Un drumming così intenso non può naturalmente prescindere da un’attenta gestione dell’aspetto fisico: “negli anni, invecchiando – mentre la musica che suono diventa sempre più difficile – sono diventato molto più consapevole dell’importanza di riscaldarmi bene prima di ogni show.
Bobby Jarzombek - Seconda parte
di Mauro_Porcu | 18 giugno 2010 ore 10:01
L’audizione quindi è una pura formalità e nel giro di poche settimane Bobby parte alla volta di Los Angeles per registrare le parti di batteria del primo album ufficiale degli Halford intitolato Resurrection, che la rivista inglese Classic Rock Magazine definirà come “probabilmente il più grande album che i Judas Priest non hanno mai fatto”. Commentando il modo di lavorare in studio del suo nuovo propulsore ritmico, Rob Halford dirà: “Bobby scrive sempre le sue incredibili idee sullo spartito, che legge senza problemi a prima vista. È veramente sorprendente vederlo all’opera”.
Gianluca Palmieri e L'incoscienza di Zeno
di Mauro_Porcu | 17 giugno 2010 ore 10:34
È uscito sull’etichetta romana Terre sommerse il primo lavoro discografico del quartetto del pianista Dario Zeno intitolato L'incoscienza di Zeno. Ospiti d’eccezione Gavin Harrison e Giancarlo Ippolito. Questo è quanto ci ha raccontato al riguardo Gianluca Palmieri, cofondatore dell’ensemble e titolare della sezione groove.
Steve “The Mad Drummer” Moore
di Mauro_Porcu | 15 giugno 2010 ore 10:10
Era dai tempi del porno casalingo che ha eternato per i posteri il coito tra Tommy Lee e Pamela Anderson che il video avente come soggetto un batterista non godeva di una diffusione virale di queste proporzioni. Steve Moore, il batterista pazzo del West Virginia, c’è riuscito e senza nemmeno dover aprire la patta...
Bobby Jarzombek - Prima parte
di Mauro_Porcu | 14 giugno 2010 ore 09:59
Nonostante una carriera lunga un quarto di secolo e il plauso costante della critica specializzata, compresa la proclamazione come miglior batterista del 2000 da parte della rivista giapponese Burrn!, trovare informazioni su Bobby Jarzombek è tutt’altro che semplice.
Jim Chapin, il Maestro che venne dal futuro
di Mauro_Porcu | 11 giugno 2010 ore 11:00
"Advanced Techniques for the Modern Drummer è stato il mio primo metodo per batteria ed è tuttora uno dei migliori, se non il migliore mai pubblicato. Jim era un visionario, scrisse i primi esercizi per sviluppare l’indipendenza nel 1941 e il libro venne fuori nel 1948! Concettualmente è ancora piuttosto sofisticato, era molto avanti per quei tempi e stabilì lo standard di riferimento per tutti gli altri metodi a venire." (David Garibaldi)
Mitch Mitchell, la monetina e il mito
di Mauro_Porcu | 07 giugno 2010 ore 09:30
Ci sono persone che incarnano l’essenza di uno strumento, uno sport, un’arte, la disciplina che praticano: ne stabiliscono nuovi contorni e prospettive, spesso plasmandole a propria immagine e somiglianza, comunque imprimendo uno scatto evolutivo.
Randy Castillo - Seconda parte
di Mauro_Porcu | 03 giugno 2010 ore 10:15
Con il fermo proposito di tentare quante più audizioni possibile, parte insieme al concittadino Tim Pierce (che diverrà un affermato session men al servizio anche di Madonna, Bruce Springsteen e Michael Jackson) andando ad abitare in una zona malfamata di Hollywood - un buco infestato dalle mosche nel quale vivevamo con il terrore costante di venire derubati -.
Rush - Beyond The Lighted Stage
di Mauro_Porcu | 02 giugno 2010 ore 10:40
Sono stati eletti gruppo del decennio ’80-’90 dalla critica del loro paese, nel 1990 hanno vinto il Mayor’s Award, nel 1992 l’Harold Moon Award - il premio più importante per i compositori canadesi - nel febbraio del 1999 sono stati inseriti nella Canada’s Walk of Fame e nel 1997 è stato loro conferito, per la prima volta ad un gruppo musicale, L’Ordre du Canada, la più alta onorificenza civile concessa dallo stato canadese.
Randy Castillo - Prima parte
di Mauro_Porcu | 29 maggio 2010 ore 10:50
Famoso soprattutto per la sua lunga militanza nel gruppo di Ozzy Osbourne, Randy Castillo si considerava un batterista “vecchio stile”: fortemente influenzato da Keith Moon, John Bonham ma soprattutto Buddy Rich e Charlie Watts non era un virtuoso, ma un musicista espertissimo che aveva nel timing roccioso e in un notevole senso dello spettacolo i propri punti di forza.
Jonathan Mover - Seconda parte
di Mauro_Porcu | 06 febbraio 2004 ore 16:23
Nel 1986 torna negli Stati Uniti e dopo una breve collaborazione con Mike Oldfield, fa l’incontro decisivo per la sua carriera, quello con Joe Satriani, avvenuto negli uffici della Hoshino (casa madre dei marchi Ibanez e Tama). Satriani chiede a Mover di suonare una Jamm session al NAMM di Chicago, in compagnia del talentuoso bassista Stuart Hamm. Il trio ha un tiro spaventoso e un’intesa che ha dell’incredibile (Mover e Hamm avevano fatto conoscenza 5 minuti prima di iniziare a suonare) e l’esperienza viene ripetuta il mese successivo a New York. Le vendite di Surfing with the Alien, uscito nel frattempo, sbalordiscono tutti e le richieste di concerti fioccano da tutte le parti.
Jonathan Mover - Prima parte
di Mauro_Porcu | 05 febbraio 2004 ore 16:21
L’etichetta di “batterista preferito dai chitarristi”, benché certamente lusinghiera visto il calibro di musicisti come Joe Satriani, Frank Gambale, Steve Howe e Steve Hackett che si sono avvalsi della sua collaborazione, non rende pienamente giustizia a Jonathan Mover. L’incredibile preparazione tecnica unita all’estrema professionalità, ne hanno fatto uno dei più quotati session man dell’area Newyorchese.
Rod Morgenstein
di Mauro_Porcu | 10 gennaio 2004 ore 16:12
Definire Rod Morgenstein ‘solo’ un batterista metal è obiettivamente riduttivo; Morgenstein è in primo luogo un musicista completo e versatile che, grazie anche a una approccio intelligente e senza preconcetti e snobismi di sorta nei confronti della musica, è riuscito a evolvere e rendere sempre moderno e attuale il suo stile, adattandolo di volta in volta in maniera ottimale al contesto che lo ha visto coinvolto.
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