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Maurizio Piccoli
utente #26523 - registrato il 09/12/2016
chitarrista acustico, amo cantare Silent Night con voce roca anche a ferragosto. Ho l'hobby del restauro digitale dell'audio deteriorato (vecchi vinili, cassette, colonne sonore, ecc.). Ho fatto l'autore di testi e il compositore per 40 anni e qualcosa ho combinato. Faccio molto volontariato perchè trovo sorrisi che mi tirano su.
Città: Venezia
Genere: Blues, Country, Folk, Pop, Rock.
Sono interessato a: Chitarra acustica, Voce.
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Attività Risposte ricevute Commenti effettuati Post Articoli Preferiti

Attività

Gibson Roy Smeck
di Maurizio Piccoli | 29 giugno 2012 ore 13:30
Un tuffo negli anni '30, il viaggio di un appassionato in un'America in bianco e nero verso la sede Gibson. Lo scopo è una famigerata chitarra slide che porta il nome illustre di Roy Smeck. È un racconto dal tempo.
Quando i giocattoli salvarono Gibson
di Maurizio Piccoli | 27 giugno 2012 ore 16:00
Nel 1929, la Grande Depressione che colpì gli Stati Uniti non risparmiò nessuno. Persino un colosso moderno come Gibson all'epoca rischiò il fallimento, al punto da ritrovarsi a usare i propri legni per costruire giocattoli con lo scopo di diversificare la produzione.
Perché se si sposta un pickup questo suona diversamente?
di Maurizio Piccoli | 25 giugno 2012 ore 08:00
Il chitarrista scopre presto come cambi il suono di una chitarra elettrica a seconda di dove è posizionato un pickup, distinguendo con facilità quello al manico o quello la ponte. Molti lodano la precisa posizione dei single coil di una Stratocaster. Ma perché la posizione di un pickup caratterizza così tanto una chitarra?
Racconto di una sera di prima estate
di Maurizio Piccoli | 22 giugno 2012 ore 08:00
...
Il legno: perché stagionato è meglio?
di Maurizio Piccoli | 20 giugno 2012 ore 08:00
Il legno è cosa sempre viva, si muove sempre, risponde alle sollecitazioni atmosferiche anche quando la stagionatura è stata fatta nel migliore dei modi. Ma perché si preferisce il legno stagionato a quello fresco, specialmente per le chitarre acustiche?
Perché per le corde per elettrica e acustica si usano metalli diversi?
di Maurizio Piccoli | 16 giugno 2012 ore 11:37
Per le corde per chitarra elettrica si utilizzano l’acciaio e il nichel. In quelle per acustica i materiali ferrosi costituiscono in prevalenza “l’anima” (core) delle corde avvolte e le corde non avvolte (plain). Per l'avvolgimento si usano leghe variamente sonore di rame, bronzo, ottone, nichel, argento, oro.
Quando l'accordo scorda
di Maurizio Piccoli | 08 giugno 2012 ore 16:00
Perché un’azione (action) al disopra dei valori “normali” rende avvertibile la scordatura delle note frettate? Si tratta certo di una scordatura minima ma comunque avvertibile se l’azione, cioè la distanza tra la tastiera (o meglio la testa delle barrette metalliche) e il profilo inferiore della corda è oltre quella che viene considerata una distanza “normale”.
Gibson J-200 - Chitarre ottobre 2011
di Maurizio Piccoli | 13 ottobre 2011 ore 08:00
E' una delle chitarre acustiche più celebrate in assoluto. Le sue morbide forme - nate per soddisfare le esigenze di artisti country&western - sono state adottate volentieri anche dai grandi del rock, da Elvis a Pete Townshend. Qui di seguito le caratteristiche originali dello strumento e una cronologia delle varie fasi della produzione dal 1938 a oggi, a integrazione dell'articolo sulla rivista di ottobre, completato da Leonardo Petrucci per la parte liuteristica.
TANTO PER ROMPERE - IL TEMPO DEI MAIALI
di Maurizio Piccoli | 07 ottobre 2011 ore 10:04
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La saga delle Fender Tele-bration - parte 1
di Maurizio Piccoli | 06 ottobre 2011 ore 08:00
Non è infrequente che i produttori in generale, e di chitarre in particolare, vestano i loro oggetti di un mantello di leggenda, di curiosità, di originalità, ci soffino dentro, o semplicemente intorno, ricordi di storie, profumi insoliti, anime di artisti famosi. Il tutto per dare unicità alle loro creazioni e arricchirle di potenzialità e spunti promozionali. Il 60° anniversario della commercializzazione della Telecaster ha suggerito a Fender di onorare la ricorrenza con varie edizioni limitate.
Le Fiabe del Jazz
di Maurizio Piccoli | 23 giugno 2011 ore 12:00
Tutte le strade sono buone per avvicinare i bambini e gli adolescenti alla musica e questa iniziativa editoriale di Curci Young, assieme ad altre che stanno avendo grande successo, è decisamente indovinata.
VORREBBERO …. MA NON POSSONO
di Maurizio Piccoli | 19 aprile 2011 ore 09:46
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MODELLINI DI CHITARRA E ALTRO
di Maurizio Piccoli | 14 aprile 2011 ore 18:36
Nel vedermi intento a guardare la mia piccola collezione di chitarre in miniatura, più o meno attinenti ai modelli di normali dimensioni, e di altra piccola oggettistica sempre riferita al mondo della chitarra, un po’ di tenerezza me la faccio e penso anche, preoccupato, al grado di rincretinimento che lentamente sta aumentando con lo sbriciolarsi del tempo a disposizione. Collezionare, qualunque sia il grado di sincero coinvolgimento del collezionista, la giudico una malattia di cui felicemente soffro,. Al meglio posso arrivare a considerarla una pratica produttrice di coccole ruffiane, anti-panico e anti-ansietà. C’è, infatti, una forte componente di rassicurante complicità tra quelle cosucce immobili che parlano comunque di noi, e lo sguardo che le accarezza. In qualche caso sono dei segnatempo e ricordano un episodio di vita; in altri, semplici esempi di bellezza miniaturizzata; in altri ancora, sono tracce insolite di un pensiero, anche irriverente, come di quello passato per la testa del progettista di quel doppio pulisci unghie a due lamelle rientranti in una piccolissima custodia a forma di chitarra. Però che modo delizioso di occupar lo spazio! Non manco ogni giorno di dare uno sguardo alla vetrina che le racchiude. Ho il senso di aver raccolto qualcosa dopo aver seminato gli anni e in qualche modo di esser un campioncino di collezionista. Cancello sempre l’idea che ci sia qualcun altro con una vetrina più grande e superdotata. Non ci voglio proprio pensare, preso dal timore che la vista di una spianata di modellini di Strato, Les Paul, Gretsch e via discorrendo, svilirebbe il mio piccolo raccolto. A me mi basta così, e l’augurio che faccio a tutti i collezionisti di ogni cosa e di ogni dove, è di accontentarsi di cogliere ogni tanto un oggetto che faccia da appunto temporale, che simboleggi un pensiero o un desiderio. Senza colture intensive, senza OGM, una semplice raccolta di virgole cresciute spontaneamente nel prato dei giorni e messe sottovetro a ricordarceli.
Cinquant'anni di Home Recording - 2000
di Maurizio Piccoli | 13 aprile 2011 ore 07:00
Il nuovo millennio tra gli echi del passato e le esplosioni del futuro. La solitudine provocata dal progressivo impoverimento fisico dello studio mi ha indotto ad aumentare il parco chitarre. Gran parte degli expander e dei processori esterni se ne sono andati o se ne andranno (chissà?), scacciati dalla carica dei lettori virtuali di campioni, dei virtual instrument e dai plug-in di effetti.
La piccola grande storia di un capotasto mobile
di Maurizio Piccoli | 11 aprile 2011 ore 17:37
Qualche anno fa, dovendo scrivere sui capotasti mobili in generale, iniziai a viaggiare in rete in cerca di qualche notizia, di qualche novità, con la certezza che sicuramente avrei trovato carne per rimpolpare quello che mi era già noto. A un certo punto del viaggio mi capitò di trovarmi alle porte di un museo, più precisamente dello Sterner Capo Museum, la cui denominazione mi suggeriva che, visitandolo, mi sarei di sicuro fatto uno “spuntino” di notizie.
Le traduzioni nei manuali
di Maurizio Piccoli | 08 aprile 2011 ore 12:51
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Cinquant'anni di Home Recording - Anni 90
di Maurizio Piccoli | 29 marzo 2011 ore 07:30
Gli anni Novanta furono quelli della definitiva affermazione del sequencing, dei primi timidi passi e poi dell’affermazione dell’hard disk recording, dei suoni campionati di qualità sempre migliore, della diffusione e della “morte” del DAT - apparso sul mercato già nel 1987 - quale supporto per veicolare le versioni più o meno definitive delle creazioni.
Cinquant'anni di Home Recording - Anni 80
di Maurizio Piccoli | 15 marzo 2011 ore 07:30
Il computer e il MIDI. La decade degli anni Ottanta, a parte l’arrivo della nuova versione del Teac, il 3440 dotata del riduttore di rumore di DBX, fu caratterizzata dalla diffusione, dapprima timida, del computer e delle applicazioni musicali a esso collegate (sequencing soprattutto), dall’arrivo del Midi, dei suoni campionati e della Yamaha DX7, una vera pietra miliare tra le tastiere professionali utilizzate anche in ambito casalingo. L’effettistica registrava l’ingresso a casa dapprima del modulo di riverbero Fostex 3180 e poi del mitico SPX90 di Yamaha che acquistai nel 1987.
Cinquant'anni di Home Recording - Anni 70
di Maurizio Piccoli | 02 marzo 2011 ore 07:00
La rivoluzione Teac tra tastiere e batterie programmabili. La prima vera rivoluzione nel mio fare home recording arrivò proprio a cavallo tra gli anni Sessanta e i Settanta con l’acquisto del registratore Philips Stereo 4408. La sua capacità di riversamento e mixaggio su una traccia dei segnali provenienti dall’altra traccia registrata e dall’ingresso era fantastica.
Cinquant'anni di Home Recording - Anni 60
di Maurizio Piccoli | 21 febbraio 2011 ore 15:16
La prima chitarra, di marca imprecisata, la comprai usata nel 1962 e fu in quell’anno che iniziai ad appendere parole alle note. Da subito mi nacque fortissima l’esigenza di non perdere quello che “inventavo” musicalmente poichè, non sapendo nulla di notazione musicale, potevo fermare su carta solo i testi delle prime canzoni.
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