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Basso: studiamo il Tapping
Basso: studiamo il Tapping
di [user #49785] - pubblicato il

Quando parliamo di Tapping sul basso elettrico è facile pensare ad applicazioni stupefacenti e spesso solistiche. Ci vengono in mente gli assolo pirotecnici di Billy Sheehan oppure le spettacolari mani di Victor Wooten o la “Moonlight Sonata” di Stu Hamm. Momenti in cui il nostro strumento passa in primo piano e viene elevato a “voce solista”. Ma il Tapping può essere una tecnica molto efficace anche in fase di accompagnamento

Se pensiamo al Tapping come una tecnica funzionale ad arricchire il discorso ritmico, un ottimo riferimento è Tony Levin con il suo Chapman Stick. Levin crea interessanti interazioni ritmiche tra le due mani, mescolando rudimenti cari ai batteristi con voicing di accordi. 

Basso: studiamo il Tapping

In questa lezione sperimenteremo proprio questo approccio, utilizzando una semplice progressione di accordi alla quale aggiungeremo degli accenti ritmici (suggeriti dall’utilizzo delle due mani) con la mano destra che eseguirà un movimento melodico. Al contempo, in entrambi gli esempi, la mano sinistra effettuerà dei semplicissimi salti di ottava. Questi salti nel Tapping polifonico sono estremamente comodi: il movimento indice-mignolo infatti, ben si presta ad ottenere un suono uniforme negli hammer-on. 

Basso: studiamo il Tapping

Nel primo esercizio alterniamo il salto di ottava con la mano sinistra a due note della mano destra. In questo modo otteniamo un ciclo piuttosto regolare di quattro sedicesimi. Ci sarà comunque uno spostamento di accenti dovuto al posizionamento tra il terzo ed il quarto sedicesimo della nota più acuta. Questo espediente darà maggior movimento alla linea di basso. 
Quello nell’esempio è senz’altro un punto di partenza. Potremo modificare la melodia, sottintesa nell’esecuzione dei voicing con la mano destra, provando altre combinazioni. in questo esempio siamo in tonalità di A minore Eolio e tutte le note di questa scala (A, B, C, D, E, F, G) potranno far parte della linea. 



Utilizziamo lo stesso principio per la creazione delle linee del secondo esercizio. In questo caso abbiamo modificato il ciclo ritmico, alternando gruppi di tre note (il solito salto di ottava della mano sinistra ed una nota con la mano destra) a gruppi di quattro note. 
Sulla mano destra otteniamo un obbligato melodico che manterremo anche nel cambio di accordo. 



Anche in questo esempio, possiamo considerare l’esercizio come un canovaccio da adattare alle nostre esigenze. Potremo modificare a piacere i voicing della mano destra, in relazione all’accordo. E potremo modificare l’intervallo suonato con la mano sinistra inserendo - per esempio - intervalli di quinta e di settima. Questi due in particolare, sono piuttosto comodi a livello esecutivo. 

bassi elettrici lezioni di basso
Link utili
Il sito di Luca Nicolasi
Il sito de Gli Atroci
Il basso di Luca in questa lezione
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