Lo Stato Sociale: esce oggi "Checco" il secondo disco del nuovo progetto
di notizie [user #49264] - pubblicato il 05 febbraio 2021 ore 15:00
5 dischi per 5 artisti, uno per ogni componente della band, è la nuova sfida del gruppo bolognese che con questo progetto discografico intende porre l'attenzione sulla capacità e l'importanza di dare spazio alle singole personalità e alle idee artistiche individuali. Dopo l’esordio di Bebo, il passaggio di testimone va a Checco.
È Checco l'autore delle cinque traccein uscita iloggi via Garrincha Dischi/Island Record. Un disco concepito come "un viaggio circolare in Interrail che parte da una costa e finisce ai confini dell’Universo (...) uno scambio di lettere tra amici per chiedersi: come va, come stai?".
La voce di Francesco “Checco” Draicchio è limpida come la sincerità che esprime nel corso di questa esplorazione in cinque episodi, nati in parte nel corso dell’isolamento forzato durante il lockdown (“Barca” e “Luce”) e in parte insieme ai compagni d’avventura de Lo Stato Sociale: “Delorean” è scritta a quattro mani con Albi, “Vivere” insieme a Lodo («una specie di vestito in cui entravamo bene entrambi») e “Perso” con Bebo.
È l’indagine intima e personale di Checco per (ri)scoprirsi e essere più onesto con se stesso e con gli altri, facendo emergere - nonostante il lavoro in solitaria - quella spiccata attitudine al far parte di una comunità, sia essa una famiglia, una band o un gruppo di amici. Dentro, infatti, ci sono un sacco di persone a cui si rivolge attraverso una corrispondenza epistolare che regala emozioni in un susseguirsi di parole sature di passione (come in “Luce”, omaggio a Mirko “Zagor” Bertuccioli), come sature sono le sonorità generate dalla mescolanza di chitarre elettriche e suoni sintetici su pattern ritmici sapientemente filtrati.
Checco è il regaz con il punk nelle vene e non a caso ha scelto nel suo team Giacomo "Jack"Gelati (Altre di B) per disegnare le traiettorie chitarristiche e Andrea “Sollo” Sologni (Gazebo Penguins) al basso e dietro al mixer nel miscelare un lavoro dall’orizzonte tanto ampio quanto profondo.