I Flowers For Boys ci parlano di "Patricia", il loro nuovo singolo
di Parole Intorno [user #62066] - pubblicato il 25 aprile 2022 ore 11:53
I Flowers For Boys hanno rilasciato su tutte le piattaforme streaming il loro inedito "Patricia" questo 22 aprile. Originari della puglia, la band ha fatto confluire nel loro lavoro sonorità indie ed elettroniche. Il risultato è un progetto ritmato ed orecchiabile ma che cela un messaggio profondo di accettazione di sè. Hanno risposto ad alcune domande su di loro e sul loro singolo.
Benvenuti ragazzi! Come vi sentite ora che il vostro singolo “Patricia” è stato rilasciato? Siete soddisfatti del lavoro fatto?
È un'emozione immensa! L'uscita di un singolo per una band è sempre una gioia. In questo caso, poi, l'inedito "Patricia" ha seguito una gestazione molto lenta e curata. Vederlo nascere e venir fuori così come lo desideravamo è una soddisfazione. Il contributo di ogni membro della band alla resa del singolo è risultata fondamentale. Siamo curiosi di sapere come muoverà i suoi passi ora che è fuori!
Il singolo è rivolto a qualcuno in particolare? C’è una storia nello specifico che vi ha ispirato?
Il singolo parla di una donna transgender, del superamento delle difficoltà legate al giudizio altrui e personale (spesso quello più duro da scalfire) e del raggiungimento di una realizzazione completa del proprio essere. Non si ispira ad una storia specifica, il testo è venuto fuori in maniera naturale. Ma abbiamo sentito fondamentale la necessità di confrontarci con chi conosce o vive tali situazioni nella propria vita: ci siamo rivolti ad associazioni di promozione sociale del territorio per far ascoltare il nostro brano e condividerne il testo, per poter riconsiderare quelle parti che rischiano di veicolare messaggi errati. È stato un momento di crescita emozionante.
Quali sono i vostri idoli musicali? Carlo: BB King è sempre stata una figura di riferimento per me. Penso che il suo fraseggio sia assolutamente perfetto e di ottima ispirazione per chiunque voglia far "cantare" la propria chitarra. Bill Evans è stato il pianista che mi ha fatto innamorare delle sonorità più tenere e rilassanti del jazz e ha incentivato i miei studi nella composizione e nell'arrangiamento. Federico: Tutti gli ascolti che mi hanno impressionato lasciano una traccia nel mio stile. Come approccio allo strumento, mi ispiro molto al mio idolo, Flea dei Red Hot Chili Peppers, Stuard Zender dei Jamiroquai e il geniale Joe Dart dei Vulfpeck. Il funk è un genere che ho assorbito molto, soprattutto ascoltando gli Earth, Wind and Fire e la straordinaria energia che è capace di trasmetterti James Brown. C'è del reggae, dell'hard rock; Insomma, cerco di assorbire nel mio modo di suonare qualsiasi artista mi faccia innamorare ancora una volta del mio strumento e della musica. Fabio: Ho iniziato all'età di 4 anni ad approcciarmi alla batteria ispirandomi a Stewart Copeland, uno dei batteristi più innovativi della storia del rock, nonché il mio idolo preferito, in grado di fondere il reggae con sonorità punk/rock nei Police. Ho ampliato il mio background musicale passando a un genere totalmente differente come il progressive metal ascoltando i Porcupine Tree, per poi arrivare agli Slipknot che adoro tutt'ora per il loro sound molto psichedelico in grado di fondere sonorità rap /death metal e per le loro maschere horror Marco: Ho amato sin da piccolo la voce potente e graffiante di Anastacia, sono praticamente cresciuto con le sue canzoni e il suo carattere così energico mi è sempre stato grande fonte di ispirazione. Diametralmente opposti, ma fra gli artisti a cui mi ispiro, ci sono le melodiose voci di Enya e AURORA. Stevie Wonder è un altro grande a cui guardo con ammirazione, assieme al potente Freddie Mercury. Fra le band trovano spazio OneRepublic e Maroon 5. Per i testi il grande idolo a cui guardo per profondità e sensibilità è De Andrè… inimitabile!
Credete che “Patricia” possa rappresentare un varco di speranza per le persone che soffrono dei giudizi altrui? O meglio, avete concepito il singolo in funzione del messaggio da mandare?
Ci auguriamo soprattutto che possa aiutare le persone a sentirsi meno solə nelle lotte che, ogni giorno, affrontano per affermare la libertà di espressione di sé. Ma si propone anche di condividere la gioia di chi tali lotte le ha affrontate e superate ed è giuntə alla realizzazione completa della propria persona. Il singolo "Patricia" è questo: un sorriso fiero sul volto, svincolato da ogni sorta di giudizio.
In quanto gruppo musicale, come organizzate il lavoro nella composizione della vostra musica?
Non abbiamo, in realtà, una tecnica ben precisa. Puó capitare che Marco, particolarmente ispirato, ci accolga alle prove accennando una linea melodica con la voce, oppure che Fabio venga alle prove con un groove particolare, o Federico con una linea di basso interessante, Carlo con un giro d'accordi. A volte ci lasciamo anche trasportare dalle sensazioni che ciascuno di noi ha in quel momento. Forse il trucco è proprio quello: non avere un metodo fisso, ma lasciarsi ispirare dai momenti e dagli stati d’animo che ognuno di noi prova in ogni momento della giornata e tradurli in musica e testi.
Avete in programma di lavorare su progetti più grandi come, per esempio, la realizzazione di un album?
Pensare ad un album è qualcosa che ci rende elettrici. L'idea di creare un "bouquet" con tutte le nostre canzoni, con tutti i nostri sentimenti, e poterlo far ascoltare a più persone possibili è davvero stimolante. Possiamo dire che abbiamo tanti pezzi che live danno una forte scossa sia a noi sul palco, sia al pubblico e non vediamo davvero l’ora di racchiudere tutte le storie che abbiamo da raccontare e da cantare all’interno di un viaggio, di un album.