VINTAGE VAULT SHG MUSIC SHOW PEOPLE STORE
Lion ’68: tecnologia e versatilità nel plexi a pedale di Universal Audio
Lion ’68: tecnologia e versatilità nel plexi a pedale di Universal Audio
di [user #116] - pubblicato il

La simulazione in formato stompbox di un Marshall Super Lead firmata Universal Audio racchiude tre modalità d’uso, una selezione di booster, cabinet virtuali e piena programmabilità anche via smartphone.
Organici, aggressivi, presenti nel mix e capaci di rimandare immediatamente ai suoni più celebri del rock, i valvolari della tradizione plexi sono ancora oggi visti come un vero graal sonoro, tanto da ricevere continue interpretazioni non solo con nuovi amplificatori, ma anche - e forse soprattutto - con riletture in comodi formati stompbox. Racchiuderne la risposta in una scatoletta da mettere ai piedi non è una sfida facile, ma le moderne tecnologie permettono di avvicinarsi molto all’idea, arricchendo inoltre la ricetta con una varietà di funzionalità e caratteristiche aggiuntive.
Universal Audio si è già lanciata con successo nella cattura di alcuni amplificatori storici per il panorama chitarristico, e su Accordo abbiamo avuto modo di toccare con mano l’interpretazione del genere Tweed. Ora la plexi è sotto i ferri con il Lion ’68 Super Lead Amp.



Il Lion ’68 si propone di catturare il carattere di tre celebri versioni di plexi da 100 watt, per muoversi tra i timbri più genuini del rock britannico d’annata fino alle derive più sperimentali che hanno dato il via a un’intera scuola di suoni hi-gain.
Il tutto avviene attraverso un’emulazione basata su un doppio processore, capace di ricostruire con fedeltà suon puliti, distorti e la delicata transizione tra i due nei punti di breakup, elemento chiave del mondo plexi.

Oltre i vincoli di un comune preamplificatore a pedale, il sistema dà accesso a una ricca pletora sonora, navigando tra tre modalità d’uso a portata di switch. Il selettore in alto a destra permette di scegliere tra le versioni Bass e Lead, che si rifanno alle rispettive edizioni delle plexi di fine anni ’60, fino a esplorare le sonorità Brown ispirate alle sperimentazioni di Eddie Van Halen con un circuito sottoalimentato, responsabile di un timbro aggressivo, con medi più morbidi e gran separazione delle note.

Nato come una macchina all-in-one per registrare ed esibirsi anche dal vivo senza dover ricorrere a un’amplificazione tradizionale, il Lion ’68 dispone di una piccola collezione di cabinet virtuali pronti all’uso.
Il selettore sulla sinistra permette di abbinare le simulazioni a tre cab tra GB25 per una risposta da cassa Marshall di fine anni ’60 con altoparlanti Celestion Greenback da 25 watt, GB30 per un cabinet in betulla con coni da 30 watt e JB/GB per il mix di due coni Celestion Greenback da 25 watt e due JBL D-120 Fs.

Una volta registrato il prodotto sul sito Universal Audio, si ottiene inoltre l’accesso ai cabinet aggiuntivi Electro Voice EVM12, un Two-Rock sommato a un Celestion G12M-65 Creamback e una cassa Marshall 1960 TV con quattro coni Vintage 30.

Lion ’68: tecnologia e versatilità nel plexi a pedale di Universal Audio

L’interfaccia intende ricreare l’esperienza d’uso di un amplificatore tradizionale, catturandone gli elementi distintivi in un pannello comunque immediato e compatto.
Due volumi indipendenti permettono di dosare i livelli dei canali separati presenti in una plexi fisica, ricreando così la possibilità di ponticellarli. Sulla destra, l’output gestisce l’uscita generale.
In basso, l’equalizzazione a tre bande dà pieno controllo su bassi, medi e alti e, spostando la levetta al centro dello chassis dalla posizione Amp ad Alt, assegna ai tre potenziometri il ruolo di Room, Presence e Boost. Quest’ultimo mette a disposizione una varietà di circuiti celebri, dal preamplificatore Maestro EP-III all’equalizzatore a dieci bande BOSS GE-10.
Lo stesso selettore per le funzioni alternative, tenuto verso il basso per un secondo, è utile a memorizzare le impostazioni in un preset.
In basso, due footswitch consentono l’attivazione a sinistra e l’alternanza tra la modalità manuale e preset sulla destra.

Lion ’68: tecnologia e versatilità nel plexi a pedale di Universal Audio

Le connessioni sono tutte disposte sul dorso, per ridurre gli ingombri in pedaliera. Due ingressi e due uscite consentono collegamenti stereo, mentre la porta USB-C è utile per l’aggiornamento dei firmware e programmazione mediante il software UA Connect. Schiacciando il pulsante Pair, è inoltre possibile connettere il sistema a uno smartphone via Bluetooth e personalizzare il pedale attraverso la app UAFX Control. Da qui si può accedere a funzioni avanzate per modellare parametri, ruoli degli switch e sfruttare cablaggi versatili come il sistema a quattro cavi.

Sul sito Universal Audio, il Lion ’68 è illustrato a questo link e in Italia il pedale è disponibile con la distribuzione di Midiware.
effetti singoli per chitarra lion 68 ultime dal mercato universal audio
Link utili
Gli amp-in-a-box di Universal Audio
Il Woodrow ’55 in prova su Accordo
Lion ’68 sul sito Universal Audio
Sito del distributore Midiware
Nascondi commenti     19
Loggati per commentare

di Ernestor [user #46937]
commento del 26/10/2023 ore 23:57:20
Bella macchina!
Rispondi
di Tubes [user #15838]
commento del 27/10/2023 ore 17:55:20
Ciao Ernestor,
in virtù di mio consulente audio, Guru del suono nonché una delle firme più prestigiose al momento della sezione People di Accordo 😁 visto che ne sai di questo pedale secondo te è adatto per schiaffarlo in faccia ad un ampli magari Fender per avere una tavolozza di suoni in più? E se sì non vedendo le manopole di drive significa che le tre simulazioni spaziano dal clean al distorto con lo switch ma non si possono dosare, solo intervenire sull’ equalizzazione immagino… insomma penso che sia una macchina per andare nella PA e non nell’amplificatore. Mi sbaglio? Scusa se non approfondisco magari sul sito del produttore ma hai detto che possiedi l’altro pedale loro, se non erro, e allora ne approfitto ☺️
Rispondi
di Ernestor [user #46937]
commento del 27/10/2023 ore 19:31:41
Ahaha, troppo buono😄. Ciao Marcello, non mi incensare così, primo perché non me lo merito, secondo perché potrei montarmi la testa🤪.
Ti rispondo subito che spegnendo la simulazione di cabinet del pedale puoi tranquillamente entrare in un ampli vero e proprio. Hai due modi di farlo: il primo, dal send/return, che sarebbe la soluzione ideale, perché usi il pedale come un pre vero e proprio, lo amplifichi con lo stadio finale dell’ampli ed esci dal suo cabinet. In secundis, se l’ampli non ha S/R puoi entrare anche in front ma devi essere consapevole che stai mettendo in serie due preamplificatori, per cui da un lato dovrai lavorare molto di fino con il gain staging, dall’altro devi considerare che il secondo stadio ovvero il pre dell’ampli, inevitabilmente farà sentire la sua voce nell’accoppiata con il pedale e poiché è l’ultimo in ordine di caduta prima dello stadio di amplificazione tenderà a dare un’impronta sua abbastanza marcata, perciò dovrai cercare di renderlo il più neutro possibile per sottolineare la voce del pedale. Riguardo al discorso drive, tieni a mente che il Lion vuole emulare in tutto una Plexi, che non aveva manopola di guadagno perché non aveva un master, e faceva tutto col volume, anzi con due volumi di due stadi di pre. Vale a dire che per portarlo in saturazione si dovevano mettere i volumi a cannone, in più ponticellando gli ingressi per avere gli stadi di guadagno in cascata. La classica configurazione: tutto a fine corsa e orecchie sanguinanti. Ovviamente è una configurazione assassina su un 100w valvolare, al giorno d’oggi ci vorrebbe il porto d’armi per andare in giro con una roba così. Comunque non vuol dire che non si abbia modo di agire sul guadagno perché in effetti i volumi I e II questo sono. Inoltre sul Lion hai il pot di output con cui gestire i volumi; occhio è un volume del pedale non è inteso come master dell’amplificatore emulato perché non va ad agire sullo stadio del finale. E’ un volume vero e proprio come quello della TV per capirci (ma poiché entra nell’ampli potresti utilizzarlo per spingere le finali se vuoi sbizzarrirti con un po’ di sound design). Non dimentichiamoci che questo Lion ha anche un boost che non c’era sul Super Lead originale e che ti agisce da stadio di gain aggiuntivo.
In ultimo sì, ti confermo che ho il Dream65 e lo utilizzo in entrambi i modi: diretto nel PA o stereo dentro due ampli (un Brunetti e un Fender). Nei due ampli, che è la configurazione che preferisco, non ho S/R quindi entro in diretta. Ho impiegato circa 15 giorni di lavoro e scambio mail con Uafx per capire come far suonare bene il pedale che era sempre troppo brillante. Alla fine ne sono venuto a capo e devo dire che ogni volta che accendo pedaliera e ampli gongolo come un bambino. Però è stata dura eh, il sistema va accordato tutto insieme è un equilibrio tra voce della chitarra, pedali e amplificatori, un po’ come per accordare la stratocaster devi arrivare a un equilibrio stabile tra la tensione delle corde e le molle del ponte.
Spero di averti risposto.
Un abbraccio!🎶😉👋
Ernesto
Rispondi
di batefilippo [user #54224]
commento del 28/10/2023 ore 07:17:1
Ciao Ernestor una info anche io ho il dream e pure secondo me il meglio lo da dentro l’ampli… cosa hai scoperto tramite le email con uafx? Ho fatto degli a/b test ed il pedale è sempre troppo chiaro.
Rispondi
di Ernestor [user #46937]
commento del 28/10/2023 ore 09:34:10
Ciao Filippo, in sostanza ad alcune configurazioni non puoi arrivarci da te passando per l’interfaccia del pedale perché non hai a disposizione tutti i parametri che invece loro hanno in fabbrica. La soluzione è partire dai preset in memoria nell’App, quelli standard o artist, che invece sono costruiti utilizzando il software di controllo del dipartimento sviluppo Uafx. In quei preset il pedale ha configurazioni che non puoi fare te. Ne scegli uno che si avvicina il più possibile al suono che serve a te e quindi lo aggiusti con i parametri che hai a disposizione sul pedale. Io ho fatto diversi esperimenti costruendo vari preset finché ne ho trovato uno adatto che ho ritoccato fino a portarlo a suonare dove volevo io. È un processo di fare/sbagliare/ritoccare perché si va un po’ alla cieca, devi usare molto le orecchie, inoltre il risultato reagisce molto in base all’intera catena per cui un’altra cosa da fare è stata trovare il giusto balance di gain ed eq, (soprattuto di eq) anche sugli amplificatori. È un bello sbattimento del tipo un colpo al cerchio e uno alla botte anche perché se vai in stereo raddoppia, in quanto avendo due amplificatori specialmente se sono diversi, hanno voci da accordare prima singolarmente e poi tra loro (similmente a come interagiscono i volumi I e II del Lion), per esempio nel mio setup uno è tarato molto più pulito e brillante per rispondere più hi-fi agli effetti, l’altro è leggermente più in breackup e medioso e il mix effetti regolato un 30% più basso. In questo modo pur essendo stereo mantiene un po’ più il punch di una configurazione dry/wet.
Alla fine della fiera il setup è una bomba ma mi ha fatto lavorare parecchio. Nelle mie chiacchierate con UAfx ho chiesto che nei prossimi aggiornamenti di firmware consentissero un accesso ai parametri nascosti, almeno quello per attivare/disattivare il bright cap. Mi hanno risposto che hanno inserito la richiesta nella loro wishlist, speriamo mi diano ascolto.
Rispondi
di batefilippo [user #54224]
commento del 28/10/2023 ore 11:16:09
Chiarissimo, io lo uso sempre e solo in Live Mod con tremolo e reverbero, switchando le casse a mano, invece il trick e partire dai preset perché ci sono configurazioni che sono impossibili da ottenere in live mod.
Rispondi
di Ernestor [user #46937]
commento del 28/10/2023 ore 12:13:42
👌😉👍
Rispondi
di Tubes [user #15838]
commento del 28/10/2023 ore 14:47:39
Grazie Ernesto, chiaro e competente come sempre!
Io digitalmente sto messo bene, nel senso che ho il Kemper quindi hai voglia a profili di Marshall di tutti i tipi, però contemporaneamente sto allestendo una pedaliera di qualità per il mio Fender Deluxe Reverb R. e sarei alla ricerca della distorsione ideale a livello di pedale. Questo Lion mi piace un sacco, ma il fatto che come suggerisci tu, non avendo il Fender il S/R, metterlo in fronte all'input mi farebbe perdere le caratteristiche del preamp Lion mi scoraggia un pò...
Rispondi
di Ernestor [user #46937]
commento del 28/10/2023 ore 15:26:10
Eh, sì se cerchi proprio quella voce il carattere del Fender un po’ se la mangia. Ma non è mica detto che sia impossibile arrivare a un risultato di grande effetto, per un paio di ragioni almeno: da un lato il Fender è molto pulito e quindi rispetterebbe in buona parte le caratteristiche plexi, poi ricordiamoci che i primi Marshall nascono come un’evoluzione dei Fender ed essendo il Super Lead uno dei primi, il salto evolutivo non è così distante da stravolgere il carattere di partenza. Infine, non è detto che la combinazione dei due non ti faccia arrivare a un suono inedito tutto tuo il ché è sempre stato un punto d’arrivo chitarristico. Secondo me il lato sconveniente è soprattutto il fatto che ti incide sulla semplicità del setup e configurazione dei suoni. Se cercavi una pedaliera da una botta e via sicuramente così ti si complica un po’ la vita perché puoi tararlo anche in maniera ottimale per suonare col Fender, ma poi potresti dover restare vincolato a lui perché per farlo dovrai anche tarare il Fender per suonare bene col Lion, e in caso volessi spegnere il pedale, il setup potrebbe (dico potrebbe perché non è mica detto) non essere più tarato in modo eccellente per le altre possibili combinazioni di pedali o anche rispetto al Fender fine a sé stesso. Il mio setup per esempio è tarato per avere il Dream praticamente always on, e se lo spengo tutto si scurisce un po’ e arretra di presence perché emergono le componenti medie che restano nascoste dalla brillantezza del Dream. Comunque poi recupero il tutto con un fuzz tarato per suonare piuttosto pulito, ma l’obiettivo è di avere un timbro ben specifico, volutamente più medioso e sporco. In generale cerco di non avere mai troppi suoni, purché quei pochi che ci sono siano al 100% del loro potenziale. Per i miei bisogni 8 max 15 preset sono più che sufficienti per avere la tavolozza completa delle cose che mi servono, a cui posso dare ulteriori sfumature col fuzz o l’overdrive; quindi è tutto un gioco di equilibri, di compromessi e possibilità.
Ma, sto riflettendo… che distorsione cerchi esattamente? Da come scrivi sembrerebbe che non ti serva la funzione di cabinet simulator per andare in diretta al PA, e del resto col Kemper sarebbe un doppione. Il mondo plexi lo potresti tirare fuori anche da altri pedali pensati sin da subito per interfacciarsi con un ampli, ce n’è davvero l’imbarazzo della scelta: divertiti un po’ a scorrere questi->vai al link Mi espongo anche con un consiglio per gli acquisti con il super plexi di FormulaB, che è un artigiano ultra boutique della mia Umbria considerato anche a livello internazionale uno di quelli molto bravi.
Comunque, secondo me per come stai messo, come caschi, caschi bene, la tua è tutta roba che può solo suonare bene.
😉👋🎶
Rispondi
di Big Muffin [user #63938]
commento del 27/10/2023 ore 00:53:28
Concordo, bella macchina, anche se il prezzo non facile da gestire di 440 Euro lo rendono non proprio alla portata di tutti, pero' promette bene, e se alla fine questo e' quello che uno cerca, che dire, ben venga.
Rispondi
di Ernestor [user #46937]
commento del 27/10/2023 ore 02:05:50
Il price point è maledettamente alto, 300 sarebbe molto più alla portata di un utente medio, non tanto perché è più basso, anche perché 300 è comunque consistente, ma 400 € vanno a incidere decisamente troppo sul budget di una famiglia e diventano un limite psicologico oltre che fisico; ma vabbe’, si dira, sono strumenti professionali, si suppone destinati a un mercato pro che mette in conto un tot di spese del genere all’anno. Ho il Dream65 e devo dire che ne sono molto soddisfatto, il fender tone è la mia base di partenza quindi non lo sostituirò, ma questo lion suona davvero bello bello, non solo in crunch ma anche in quel pulito verace da plexi che fa venire voglia di raccattarlo su al volo. A 299 un pensiero l’avrei fatto, a 400 il mio istinto di papà mi impone decisamente lo stop. Una riflessione di marketing che consegno ai capoccioni di uafx🎶😇
Rispondi
Loggati per commentare

di OliverJR [user #60182]
commento del 27/10/2023 ore 09:43:47
Come ti capisco! Anche a me ha fatto parecchia gola finché non ho visto il prezzo! Anche se me lo potrei permettere il mio pensiero va sempre ai bimbi ed alla valanga di Spese che dobbiamo affrontare. Infatti mi sono preso un harley benton british sound da 30€ per placare il desiderio 😅
Rispondi
di Ernestor [user #46937]
commento del 27/10/2023 ore 10:13:21
Eh già, diventa un candidato perfetto per quegli aggeggi per cui ci si mette da parte la paghetta e a cui la (santa) moglie/compagna contribuisce all’ultimo miglio per Natale😇. L’HB poi è uno di quei pedali nati bene con un rapporto q/p stratosferico, se in proporzione fosse costato 150€ avremmo potuto aspettarci un livello uafx. In veste joyo aveva una grande reputazione anche l’American, ci avevo fatto un pensiero come step intermedio per il Dream, ma alla fine, complice un ingaggio per matrimonio ho fatto uno sforzo e ho preso direttamente il dream💸.
Rispondi
di OliverJR [user #60182]
commento del 27/10/2023 ore 11:21:01
Be potrebbe diventare un ottimo backup 😁
Rispondi
di Big Muffin [user #63938]
commento del 28/10/2023 ore 00:12:22
Bel discorso 👏👏👏 non fa una piega, e bel pedale il tuo Dream, veramente bello, a volte e' un peccato, ci pensi e ti mordi un pochino le dita perche' capisci che hai davanti qualcosa di veramente buono, qualcosa di importante, e come dicevi, se non ci lavori professionalmente, non ammortizzi, e un padre soprattutto un padre, ci pensa sei volte per un eventuale acquisto. Poi, altra cosa, i tempi non sono dei piu' felici a livello di mercato, e acquistare un pedale a quel prezzo, se poi da privato non chiedere il perche' ma decidi di venderlo, o quel pedale e' il Santo Graal oppure fai fatica a spremere sul prezzo per rientrarci cercando di ammortizzare la perdita di denaro, pero', ho risentito la demo, e sto Lion suona davvero bene anche lui, percio' ora, mi metto seduto con gambe incrociate, faccio un bel respiro e dico Hooommmmmm!! prima che mi scappa la scimmia e faccio danni 😅 io mi conosco, a volte cerco di convincermi che non ne vale la pena, che non mi serve, ma poi, piu' fisso l'articolo ed e' come se mi auto ipnotizzo, parte la mano e mette nel carrello, poi da li il passo per completare il danno e' brevissimo hehe 😂
Rispondi
di Ernestor [user #46937]
commento del 28/10/2023 ore 10:24:12
Si chiama gas amico mio😂. Ed una roba pericolosissima, molto vicina alla ludopatia😅. Una soluzione che ho trovato io è: non più di una follia l’anno e solo dal porcellino dei risparmi musicali🎶.
Rispondi
di Big Muffin [user #63938]
commento del 29/10/2023 ore 22:20:45
Hahaha 😂 giuro che ho anche io un porcellino bianco in ceramica per i risparmi, ma ultimamente mia moglie dice che il mio maialino ha dei problemi; perde da qualche parte 😁
Rispondi
di Tubes [user #15838]
commento del 29/10/2023 ore 10:19:09
Risvegliarsi al mattino peraltro avendo dormito un’ora in più e trovare un post di ottimi consigli del proprio consulente per l’Audio non ha prezzo! Grazie Ernesto in effetti hai ragione tu questo Lion per l’uso che ne farei sarebbe sprecato, molto più sensato sfruculiare tra la lista che mi hai inviato oltre al FormulaB del quale si è parlato spesso anche su questo sito. Quindi partiamo alla ricerca😁ma senza affanno perché onestamente la GAS da pedale mi è un po’ calata per fortuna. Mi sto concentrando più sulle chitarre ma anche lì essendo chi scrive grandicello sto messo più che decentemente. Allora facciamo così: hai detto che sei in Umbria ok? Io abito in zona Roma Nord vicino al casello: sono le 10 e 20, il tempo di vestirmi mente tu prepari le fettuccine al tartufo e stappi una bottiglia di Sagrantino ( preferisco il Caprai, of course) e sono da te. Ah, il dolce lo porto io. 😂😂😂
Rispondi
di Ernestor [user #46937]
commento del 29/10/2023 ore 17:31:10
Andata! Porti la signora e famiglia o sei da te? Avviso mia moglie di allungare la tavola!🍝🍷
PS io vengo di frequente nel Lazio a trovare i miei perché sono umbro d’adozione ma nato a Colleferro😉👋.
Rispondi
Altro da leggere
Fattoria Mendoza Hi-Crunch: il fratello arrabbiato dell'M
Supro destruttura riverbero e connettività nel combo Montauk
La SE Custom 24 raddoppia per il 2025
Il Line 6 DL4 si tinge d’argento per la limited edition dei 25 anni
Fender all’ennesima potenza: le American diventano Ultra II
Calibri custom per stabilità e sound: le Ernie Ball Silver Slinky di John Mayer
Articoli più letti
Seguici anche su:
Scrivono i lettori
Mini Humbucker FG Mini-H SP-1
Fattoria Mendoza Hi-Crunch: il fratello arrabbiato dell'M
Harley Benton Tube5 combo: sei bella quando strilli
Parliamo di analogico!
Sistemi digitali per cinquantenni soddisfatti
Impressioni a freddo sul Neural DSP Quad Cortex
Acquistare strumenti musicali in Gran Bretagna: come funziona il dazio...
Basi o Altezze?
M-Vave: profiling per tutti
Vintage V132: Les Paul style con un rapporto qualità-prezzo sbalordit...




Licenza Creative Commons - Privacy - Accordo.it Srl - P.IVA 04265970964