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Dal thrash al funk in uno switch: Ibanez RGT1221PB in prova
Dal thrash al funk in uno switch: Ibanez RGT1221PB in prova
di [user #17844] - pubblicato il

Associare l’idea di versatilità a una chitarra nata per il rock duro può destabilizzare, ma è così che ci ha colpito la RGT1221PB: super-Strat neck-thru a ponte fisso con dieci suoni a portata di switch.
La finitura Stained Wine Red della Ibanez su cui abbiamo messo le mani è di un rosso vivace, un melograno con la profondità di una tavola non troppo spessa per il top, ma con figurazioni ricche e dal sicuro impatto.
Con quella costruzione neck-thru bene in evidenza sotto la tinta trasparente, la paletta puntuta come da tradizione e un granitico ponte fisso a ridosso dei due humbucker, la RGT1221PB suggerisce immediatamente un carattere duro, come se ogni nota dovesse necessariamente essere rivolta a generi spinti, dall’hard rock moderno a salire. Insomma il classico plug and play con pochi suoni, ben convinti e da strapazzare tra riff e solismi violenti.
La 1221, in realtà, svela una versatilità non da poco e ci siamo divertiti ad approfondire questo aspetto della super-Strat Ibanez.



Legni e costruzione
La struttura neck-thru, con manico passante e due ali di tiglio americano ai lati, dona alla RGT un’eleganza a tratti minacciosa, grazie alle due parti di top in pioppo che ne coprono le porzioni laterali. La resa vuole essere sfarzosa e, a confermarlo, ci sono i grossi segnatasti a blocco in abalone e acrilico che guidano lo sguardo attraverso i 24 fret in acciaio di dimensioni jumbo posati sul una tavola in ebano.
Posati con precisione e con bordi ben smussati, come si addice a una chitarra “da corsa”, i tasti sono accompagnati da utili dot luminescenti lungo il bordo superiore, per orientarsi anche al buio.
Sono seminati su un raggio da 15,7 pollici per una superficie larga e schiacciata, come schiacciato è il manico Wizard III realizzato in sette pezzi alternati di acero e noce, tutt’uno con la struttura centrale della chitarra per avere un tacco praticamente nullo. Tutto va a vantaggio dell’accesso ai fret più alti e contribuisce a disegnare un timbro definito, incisivo e a fuoco. Fa la sua parte in questo anche il ponte fisso di tipo Mono-rail, che regala tutto il feel tipico dell’hardtail moderno con corde passanti attraverso il corpo.
Le note risultano quindi ricche d’impatto, ferme e chiare, ideali per calcare la mano in ritmiche anche drop con la garanzia di una spiccata intelligibilità e con la sicurezza di una buona stabilità d’accordatura grazie al set di meccaniche Gotoh MG-T bloccanti, in fila su una paletta con voluta alla base, sul retro.

Dal thrash al funk in uno switch: Ibanez RGT1221PB in prova

Elettronica e suono
DiMarzio Air Norton al manico e Tone Zone al ponte sono due veri evergreen del rock e del metal che ricevono qui una versatilità inattesa grazie a un selettore blade a cinque posizioni combinato a una levetta per le sonorità alternative dell’AlterSwitch di Ibanez.
La soluzione mette insieme dieci suono differenti, dando possibilità di selezionare gli humbucker pieni, di splittarli e di praticarvi il cosiddetto power-tap, cioè di prelevare solo parte della bobina per un suono comunque corposo, ma con un attacco più asciutto rispetto all’humbucker e una gamma acuta che appare leggermente più smussata. Allo stesso modo è possibile esplorare le sonorità delle posizioni intermedie dei pickup sommati come humbucker, con power-tap o splittati, ascoltandone sia le bobine esterne sia quelle interne. I progettisti, insomma, si sono sbizzarriti e potrebbe essere necessario un breve momento di adattamento per familiarizzare con i comandi. Una volta interiorizzate le posizioni preferite, comunque, le combinazioni diventano alquanto intuitive e ci si diverte a scoprire sfumature sempre diverse, perché in effetti ogni voce si fa sentire forte e chiara nei puliti quanto nei distorti, senza sparire nella saturazione come talvolta può accadere quando si cerca versatilità a tutti i costi com l’hi-gain.

Dal thrash al funk in uno switch: Ibanez RGT1221PB in prova

Approccio e suonabilità
L’impronta è quella tipica di una Ibanez moderna. La RG c’è tutta, con la sua tastiera piatta, il manico ovale e sensibilmente schiacciato, elementi che gli shredder più accaniti conoscono bene. Anche “addosso” la chitarra siede bene, i contour la fanno aderire al corpo con un certo comfort e la struttura, leggera quanto basta, fa affrontare anche le sessioni più impegnative senza fatica.

Dal thrash al funk in uno switch: Ibanez RGT1221PB in prova

L’impostazione con due manopole, un selettore e uno switch offre un compromesso apprezzabile di flessibilità timbrica e immediatezza nelle regolazioni, grazie anche a potenziometri efficaci, dalla buona escursione e con toni sempre utilizzabili.
La sua natura è senza dubbio quella di uno strumento aggressivo, ma che sa addolcirsi quando serve per piegarsi alle necessità più disparate. Nel metal estremo, non c’è bisogno di specificarlo, dà il meglio, e abbiamo avuto modo di averne un assaggio con il video realizzato da Ibanez ed Edoardo Taddei, orgoglio dello shred italiano che in Ibanez ha trovato la sua “casa”.



I natali indonesiani della serie Premium rendono la RGT1221PB una chitarra sì professionale, ma dal costo relativamente contenuto, con tutti gli ingredienti al posto giusto per affrontare palchi col sound del caso, accordatura, stabilità e suonabilità di livello.
Dubitiamo che la vedremo sul palco di una cover band pop o funk, ma la RGT fa anche quello in maniera più che convincente e, se siete dei metallari amanti del ponte fisso a cui piace regalarsi escursioni in altri lidi, fino al rock e alla fusion, un giro sulla 1221 Premium è senza dubbio consigliato.
chitarre elettriche ibanez rgt1221pb
Link utili
La RGT1221PB sul sito Ibanez
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di Ernestor [user #46937]
commento del 07/05/2024 ore 17:40:32
Il tipo suona uguale uguale a me nei miei sogni di bambino👦. Detto questo la chitarra è ganza ma dal video non è che si evinca la versatilità. Sentirla su un funk e o un jazzy tone avrebbe aiutato.
Magari quando ne avevo 20 e guardavo alle sportive... oggi che giro in station familiare sarei più per una Casino...
Bello strumento comunque.
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di Repsol [user #30201]
commento del 08/05/2024 ore 00:40:51
Nel video di Pietro di accordo c'è sia il funk che il jazz...oltre al rock e al metal. Video fatto benissimo dove, secondo me, la chitarra esprime una grande versatilità.
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di Ernestor [user #46937]
commento del 08/05/2024 ore 07:16:42
Vero! Mi era sfuggito nella fretta delle varie cose della giornata. Bravo Pietro! Molto bella questa Ibanez, credo che fossero anni che una chitarra di questo tipo non mi allettava. L’unico dubbio che ho e che mi toglierò ascoltando qualche altra demo sono le posizioni intermedie in single coil quelle classiche tele e strat, dove non ho sentito molto il controfase, e mi piacerebbe sentirle nell’embito di un contesto sonoro. A parte questo, mi ripeto, era da parecchio tempo che una chitarra così non mi faceva venir voglia di andare a provarla.
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di Pietro Paolo Falco [user #17844]
commento del 08/05/2024 ore 09:11:33
Grazie a entrambi!
Da metallaro "nelle orecchie ma non nelle mani" devo dire la chitarra stupisce... l'impronta generale è moderna e il manico è il tipico Ibanez: se sono due aspetti desiderati in una chitarra che resta comunque per tutte le stagioni (non ce ne sono tantissime così malleabili con la sua estrazione stilistica), un giretto lo merita!
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di Ernestor [user #46937]
commento del 08/05/2024 ore 09:20:42
Ormai stemperati i dualismi giovanili, tra impostazione vintage e moderna, scelgo entrambe! Il piacere di avere una bella chitarra è superato solo da quello di averne due!
😉❤️🎶
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di THE_Luke [user #31235]
commento del 17/05/2024 ore 10:30:07
«Il piacere di avere una bella chitarra è superato solo da quello di averne due!»

meravigliosa.
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di theoneknownasdaniel [user #39186]
commento del 08/05/2024 ore 09:55:48
Ho la versione con Floyd Rose senza switch per voicing alternativi, è davvero versatile, non ingolfa i bassi con l'humbucker al ponte ma restituisce sempre un suono arioso e frizzante, e giocando col volume permette di suonarci Hendrix senza problemi - se non il fatto di non essere Hendrix.
Il single coil centrale è pazzesco, sembra davvero di imbracciare una strato se non fosse per la tastiera da corsa.
Le posizioni intermedie sono davvero carine e ricordano molto quelle di una strato, però di stampo "moderno", un suono che richiede a gran voce un chorus per gli arpeggioni da ballad.
L'humbucker al ponte... che dire, sul pulito e col volume basso suona educato, ma chi lo tiene il volume basso?
E poi c'è il floyd, dive bomb a palla e rimane sempre accordato.
In questo momento è la chitarra che suono di più perché indipendentemente da quello che voglio suonare ha sempre il suono che mi serve. Non bisogna farsi spaventare dal "made in Indonesia", è fatta bene e suona da paura. Certo, non ha un prezzo da entry level ma la qualità è davvero impressionante, l'ho confrontata a lungo con Jackson giapponesi (con capotasto tagliente! Da una giapponese non me l'aspettavo proprio!) e Charvel messicane (con switch per pickup e ponte fragilini, sembrava dovessero rimanermi in mano da un momento all'altro) e non ce n'è proprio.
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di BizBaz [user #48536]
commento del 08/05/2024 ore 13:40:16
Non mai capito perché per i giapponesi le chitarre (ma non solo) devono avere nomi da codice fiscale
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di Baconevio [user #41610]
commento del 16/05/2024 ore 08:18:13
perché è praticissimo!
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di THE_Luke [user #31235]
commento del 17/05/2024 ore 10:29:3
perche se lo sai leggere sai gia tutto riguardo il modello:
RGT1221PB
RG --> shape dal corpo
T --> panico passante (neck thru)
1221 --> serie premium, 2 humb, ponte fisso (se 0 --> mobile)
PB --> nome della finitura
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di Big Muffin [user #63938]
commento del 10/05/2024 ore 01:27:01
Gesu', se lo faccio io poi qualcuno di voi mi deve sciogliere le dita perche' mi ritroverei il pollice al posto del mignolo, comunque, nonostante il mio stampo manetta/dipendente, ( come la chiama un mio caro amico ), devo dire che e' una bella chitarra; bella livrea e anche i suoni ci sono, per me promossa, ma, voglio la manettaaaaa ! ;-)
Rispondi
di Baconevio [user #41610]
commento del 16/05/2024 ore 08:18:31
bravo pietro!
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di THE_Luke [user #31235]
commento del 17/05/2024 ore 11:16:5
una domanda per l'autore
puoi essere piu specifico sulla cosa hai usato tra il cavo della chitarra e la scheda audio? i suoni mi piacciono molto!
Rispondi
di Pietro Paolo Falco [user #17844]
commento del 17/05/2024 ore 11:24:52
Ciao, ho fatto un po' di tentativi con ampli tradizionali, ma non trovavo la quadra sull'hi-gain (la mia strumentazione vira su tutt'altro...). Così ho provato a ficcare il jack dritto nella scheda e a smanettare unicamente col plugin TH-U Overloud e... cavolo se rende!
Poi c'è un po' di post produzione leggera, un pelo di EQ a valle e uno sdoppiamento accennato sul panorama stereo, ma è praticamente tutto TH-U, nello specifico la base è una simulazione in stile Rectifier.
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