di Leon Ravasi [user #4] - pubblicato il 06 settembre 2003 ore 23:34
Pippo Pollina non è mai riuscito a convincermi fino in fondo. Soprattutto su disco. Qualcosa nelle sue canzoni mi ha sempre fatto l’effetto di forzato, di sopra le righe, del tentativo estremo di voler piacere, di voler fare qualcosa che potesse donargli anche in casa il successo che gli ha arriso in Svizzera, soprattutto e in Germania. Dalla natia Svizzera e da un lontano debutto con gli Agricantus, Pippo si era trovato emigrante con la chitarra e, come tale, contornato da successo e considerazione in Svizzera. Ma valicare le Alpi resta difficile. E sì che dal vivo, con la sola chitarra, lo show di Pippo non è niente affatto male! Ora arriva questo nuovo disco. E un po’ siamo alle solite. Niente affatto brutti, ma non completamente convincenti questi “Racconti brevi”. Se Pippo si liberasse dall’ansia di dover per forza scrivere “un capolavoro”, dandosi all’onesto artigianato, forse ne avremmo tutti giovamento.