di Leon Ravasi [user #4] - pubblicato il 09 gennaio 2004 ore 23:24
Eugenio Finardi è una persona che ha del coraggio. Abbandonato ormai da un po’ di tempo il coté del cantautore (l’ultimo disco suo è “Accadueo” del 1998, Eugenio si ricicla come cantante di valore, ogni tanto in grado di piazzare ancora la “zampata” autorale, nel 2001 con “Fado” assieme a Marco Poeta e oggi con “Lo spirito e il silenzio”. Che non è un disco facile. E nemmeno interamente riuscito. Ma è un lavoro con una forza interna e con alcuni episodi di grande spessore. Come si era già confermato con “Verranno a chiederti del nostro amore”, Finardi è un ottimo esecutore di Fabrizio De André. Perché non cerca di rifarlo tale e quale, compito impossibile, ma ne rende una versione personale. E il miracolo si compie anche questa volta con “Il ritorno di Giuseppe” che (detto da un deandreiano come me suona quasi a bestemmia) è quasi meglio dell’originale. Di grande livello anche la cover di Battiato: “Oceano di silenzio”.