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Raptured by... the Deep Purple
di Dave Electric [user #56] - pubblicato il 07 marzo 2006 ore 12:13
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Milano, Giovedì 2 marzo, Palalido (Palalido??!!) strapieno, bagarini disperatamente in cerca di biglietti, guarda chi c'è come supporter: Pino Scotto, ricordo di aver suonato con lui negli anni '70, amplificazione Lampa, c'era anche Salvatore, facevamo Doctor Doctor degli UFO, ma come cacchio fa ad avere ancora tutti i capelli, bravo, bella band, bei suoni, belli potenti, poi, alle 21, si spengono le luci e parte un filmato che sembra girato nel sottoscala del Palalido dove ad uno ad uno, da una piccola flying case, escono i Deep Purple. |
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Eccoli: Ian Gillan (vox), Ian Paice (drums), Roger Glover (bass) della formazione storica più il mitico Steve Morse (guitar) e il funambolico Dan Airey (keyboards). E' vero, Gillan sembra un creativo pubblicitario,Paice un bagnino dall'aria vissuta e Glover un cantante country degli anni '70, ma il look è ingannevole. Molto ingannevole. L'amalgama è prodigiosa, imponente, magistrale. I 5 si intendono a meraviglia e mettono il loro virtuosismo al servizio della compattezza sonora. Partono con i brani dell'ultimo CD, il sottovalutato ma degnissimo "Rapture of the deep", e creano atmosfere multiformi, inaspettate, a tratti addirittura sofisticate. Gillan è in stato di grazia, raggiunge pure alcuni acuti (cosa sempre più rara) con una grinta e una freschezza sorprendenti. Appena attaccano "Highway Star" è un boato. Tutti a pestare mani e piedi. "Smoke on the water", incredibilmente, riesce ancora a farci venire i brividi, "Lazy" è pure migliorata, "Wring that neck" esplosiva. Steve Morse rimane sul palco da solo e ci regala una cascata di vibrazioni positive. Sotto il palco i fans arrivati alle sei del pomeriggio sono in delirio. Anche Dan Airey ci delizia poi con un assolo strepitoso che parte con Guerre Stellari e che finisce con un contagioso honky tonk. Ecco il primo bis:"Hush". Impossibile non cantarla con loro. Enrico Electric è in brodo di giuggiole. I Deep Purple hanno finito. Stringono mani, salutano, lanciano decine di plettri. Scompaiono dietro e le quinte e il pubblico intona il riff di Black Night: ta na nanana ta na na ta nanana ta na! ta na! Tornano sul palco e suonano proprio "Black Night". E' un trionfo. Grandi, vecchi leoni, veri maestri della musica, ci togliamo il cappello davanti a voi, e continuiamo a celebrare la vostra leggenda.
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album deep purple |
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