Ho portato la Stratocaster dal dottore per un'aggiustatina ai tasti e mi sono tolto un altro sfizio. E' da un po' che studio pezzi rock abbastanza spinti e ho deciso di fare un giro per negozi di chitarre per vedere cosa potesse piacermi di piu' cattivo... GASSSSSSSSSSSSSSS.... :-)
Ho provato di tutto (rimanendo a quota under-millino eur) per ore e la scelta si era ristretta a due marche: prs e ibanez. Queste ultime mi hanno convnto di piu' quanto a suonabilità. Alla fine ho ristretto ulteriormente il cerchio a due modelli: una cattivissima mtm2 seven signature nera droppata di fabbrica e questa rga72. Alla fine l'ho preferita per il suono, il ponte edge zero e un pochino pure, lo ammetto, per l'estetica in generale.
La rga in questione è il modello nuovo 2011 che rispetto a quello vecchio monta nuovi PU attivi, ponte zero II rispetto all'edge III, una tastiera senza inlay (molto minimalista). I tasti sono una delizia: jumbo velocissimi! Action regolata ben piu' bassa rispetto alla Fender e nessun friggi friol!
Il manico e' un set-in (e non neck-thru come avevo giudicato erroneamente in un primo momento), corpo in mogano. Molto bello il top in acero fiammato impreziosito da un binding di colore non troppo acceso, quasi virato in un sepia chiaro. Look in generale non eccessivamente aggressivo. Bello.
Il suono è esaltante. Volevo proprio una chitarrina da fare da contraltare alla Stratocaster American Standard, insomma una cosa da suonare con cattiveria :-) La forma e' stratoide, ok, di questo proprio non posso fare a meno a quanto pare. I pu, non sono EMG ma non mi dispiacciono per niente. Con l'opzione del selettore per tagliare le frequenze poi, è come se avessi un tone pot on-off.
Sempre rispetto alla strato e' una roba completamente diversa con distorti sparati a palla in ogni condizione di settaggio dell'ampli. Una bella bestia per suonare metal e h-rock.
Sono contento dell'acquisto.