Ieri sono andato con un amico a SHG.
Avevo partecipato ad un paio di edizioni ad Ancona, tutt'altro ambiente, più decadente e familiare, più raccolto ma meno varietà.
Sinceramente mi aspettavo di più viste l'attesa e la pubblicità.
Mi spiego meglio.
La varietà degli strumenti esposti era incredibile, già Tomassone si sarà portato tutte le chitarre che aveva in negozio.
Ottime anche le esposizioni delle acustiche anche degli altri espositori, fra le quali spiccavano grandi nomi come Collings, Martin, Gibson, Goodall ecc...
Fantastica l'esposizione vintage di Venturini, non si poteva non fermarsi sospirando di fronte a tanta storia della musica.
Prezzo popolare anticrisi e accessibile a tutti.
Però.
Quando ho saputo che l'evento si sarebbe svolto al forum ho pensato subito agli spazi enormi che sarebbero stati a nostra disposizione, ad uno spazio chiuso "a prova di metallaro" per noi acustici, dove ascoltare, se non provare, le suggestioni acustiche che i meravigliosi strumenti erano pronti a dare, ma che sono rimaste improgionate dentro gli stessi.
In effetti ci siamo trovati dentro un grande tunnel dove regnava la cacofonia più assurda e fastidiosa.
L'afflusso è stato probabilmente da record, ma perdio mancava persino l'aria all'interno del corridoio del forum.
Il soffitto basso sicuramente non ha aiutato e l'impressione è stata quella di tuffarsi in mare in apnea per guardare un tesoro, ma giusto poco tempo prima di risalire per respirare.
Purtroppo questo, dal mio punto di vista, ha rovinato una sicuramente bella esposizione e non ha reso giustizia al valore degli strumenti esposti.
Capitolo suono.
Il format di creare piccole nicchie (all'interno di un unico ambiente) ciascuna con un amplificatore secondo me è perdente, non in termini di afflusso evidentemente, ma di qualità del tempo trascorso all'interno della manifestazione.
Manca l'aria, manca la possibilità di ascoltare qualunque cosa, anche al così detto palco demo non sono riuscito ad ascoltare nulla veramente, in quanto la grande stanza era condivisa con il temibilissimo padiglione ritmi, su questo tornerò...
Oltre agli aspetti positivi va anche ricordata la possibilità di esporsi al grande pubblico per i piccoli produttori di chitarre ampli effetti, questo era interessante.
Va inoltre ricordato che qualche occasione l'ho vista in giro, in un caso ci ho fatto un pensierino, ma non illudetevi, non si fanno affari a SHG (che non si possano fare su qualsiasi mercatino online), però si possono vedere tanti articoli che solitamente non si vedono, questo mi pare positivo.
Inutile dirvi che non ho toccato con mano nemmeno una chitarra, come poter, non dico apprezzare la bellezza della strumentazione, ma anche solo provare qualcosa in quella assurda cacofonia?
Impossibile, assolutamente impossibile.
Dover passare poi forzatamente (per uscire) dal padiglione ritmi mi ha sconvolto; tante batterie che suonano contemporaneamente in un ampia stanza di solito adibita ad altro, è uno spettacolo da inferno dantesco, e la bolgia infernale batteristica fa persino rimpiangere quella chitarristica.
Così, fra qualche giretto veloce fra gli stands, qualche sospiro davanti alla fantastica collezione vintage, l'aggiornamento dei prezzi dell'usato (ma basta internet per quello), verso le 14.45 me ne sono andato...
Una bella giornata passata in musica con un amico, ma un po' poco per farsi circa 700 km in autostrada sotto il diluvio.
In definitiva, se l'evento in futuro si sposterà tipo a Bologna che mi sembra più accessibile per tutti, ci tornerò.
Altrimenti, a meno che non si organizzino degli spazi degni di tale nome per ascoltare musica, per provare gli strumenti e dove si possa respirare non ci tornerò.
Complimenti agli organizzatori comunque per l'impegno, quello si è visto sicuramente e credo sia stato apprezzato da tutti.