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Bravo Benedetto (Deluxe)!
Bravo Benedetto (Deluxe)!
di [user #32554] - pubblicato il

Le chitarre del liutaio Bob Benedetto sono un punto di riferimento per il mondo della liuteria archtop. La Bravo, con la sua cura costruttiva e i materiali di prima scelta, fa intendere immediatamente lo spessore e la portata dello strumento.
Le chitarre del liutaio Bob Benedetto sono un punto di riferimento per il mondo della liuteria archtop. La Bravo, con la sua cura costruttiva e i materiali di prima scelta, fa intendere immediatamente lo spessore e la portata dello strumento.

Tra i riferimenti costruttivi nella liuteria moderna, le chitarre di Bob Benedetto sono apprezzate e considerate come delle vere fuoriserie.
Saranno le rifiniture di pregio, la verniciatura e l'accuratezza nella scelta dei legni abbinata a un alto livello costruttivo, alla fine ne esce nell’insieme uno strumento apparentemente di natura più simile a quelli industriali che a quelli usciti da un laboratorio di liuteria. In realtà, imbracciando la Bravo Deluxe, se ne capiscono istantaneamente lo spessore e la portata.

La tastiera è in ebano molto compatto, perfettamente realizzata e intonata, molto precisa con 22 tasti di media grandezza. L'accordatura è affidata a sei meccaniche Gotoh dal movimento fluido e regolare, il capotasto è in osso e la paletta, sobria ed elegante, riporta la scritta in oro "Benedetto" su fondo nero satinato. Il tutto risalta come un gioiello esposto in vetrina.

Il battipenna è in ebano dalla forma snella e filante, come il coperchietto che ricopre l'attaccacorde.
La tavola superiore in abete presenta delle venature talmente fini e parallele da sembrare quasi tracciate con il righello, mentre sulle fasce l'acero marezzato crea delle onde con sfumature così belle da sembrare dipinte.
Tutti i particolari in ebano contrastano il color paglierino del corpo in acero laminato e trattato con vernice alla nitrocellulosa.
Un solo pickup conferisce sobrietà e direzione sonora. Il modello può essere fornito di un Benedetto B-6 in versione black o, come sulla Bravo in prova, un A-6 Gold.
Tono e volume chiudono il cerchio dei controlli elettrici.

Specifico l'ibridazione di questo modello in quanto il pickup è incastonato nella tavola, quindi forata per creare il vano che lo accoglie, mentre nel purismo delle archtop pickup e battipenna sono flottanti e ancorati al manico invece che alla cassa, che quindi ha il top completamente libero di vibrare.

Bravo Benedetto (Deluxe)!

La chitarra da spenta suona bilanciata, i bassi sono più che sufficienti e fanno ben vibrare lo strumento, i medi ben definiti e presenti con acuti squillanti ma comunque rotondi e di buone dimensioni. Di serie, corde in puro nickel .012 – .052, lisce come da tradizione jazz.
Elettrificata suona diversamente, i bassi rimangono molto simili alla prova da spenta, mentre riscontro una maggior enfatizzazione sulle medie frequenze, di primo acchito quasi fastidiose, anche se dopo pochi minuti ne intravedo la collocazione sonora nel classico trio con batteria e contrabbasso, dove potrebbe esprimere tutto il suo potenziale grazie a un timbro old-school in realtà diventato intramontabile nel genere, anzi evergreen!

Dopo una decina di minuti mi sono già abituato al suono un po' panciuto sulle frequenze medie. Lo strumento reagisce molto bene e il timbro è sempre pulito ricco e presente. La chitarra è veloce, molto veloce, l'assemblaggio di tastiera e manico è pressoché perfetto, fattore ininfluente timbricamente ma che di sicuro aumenta la suonabilità.

Avendo lo studio cablato con una microfonazione speciale che permette di ottenere vari suoni separati, li propongo sotto forma di clip audio per poter capire al meglio l’influenza data dalla parte acustica, dal pickup, dall’ampli o dall’ambiente e alla fine da due DI che conferiscono una timbrica leggermente diversa una dall’altra.







Mi sono poi divertito con il video clip, confrontandomi con una progressione dell’amato pianista Bill Evans. Nel montaggio ho messo prima solo l’armonia, poi qualche nota dell’improvvisazione e solo alla fine l’insieme delle due esecuzioni.
Il suono del videoclip è ottenuto a gusto personale, senza ritoccare di editing, compressori o equalizzatori, ma semplicemente bilanciando le varie tracce ottenute che ricordo hanno tutte un suono leggermente diverso in quanto sono ricavate da diverse tecniche di ripresa.


Per questa prova ho utilizzato il TomKat, somigliante nelle timbriche al Polytone Minibrute ma decisamente più grazioso, bilanciato e moderno.
Il prezzo dichiarato dal costruttore è di 6mila euro, sicuramente non da tutti i giorni, ma la Bravo è indubbiamente uno strumento da tenere a vita, avendone la possibilità.
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