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Fender Telecaster Rosewood
Fender Telecaster Rosewood
di [user #26523] - pubblicato il

La combinazione di frassino e acero, al limite ontano e palissandro, è alla base della Fender Telecaster, eppure è esistito un modello a dir poco sopra le righe. In un estratto dal suo libro, Maurizio Piccoli racconta la curiosa storia della Rosewood, la mitica Telecaster tutta in palissandro.
La combinazione di frassino e acero, al limite ontano e palissandro, è alla base della Fender Telecaster, eppure è esistito un modello a dir poco sopra le righe. In un estratto dal suo libro, Maurizio Piccoli racconta la curiosa storia della Rosewood, la mitica Telecaster tutta in palissandro.

Nel primo quinquennio del periodo CBS, tra i segni di una qualche attività innovativa c’è da annoverare la messa in produzione del modello Rosewood Telecaster, figlia del liutaio-progettista Rossmeisl. Il prototipo, o primo esemplare che dir si voglia, fu realizzato nel 1968 da Phil Kubicki (in forza alla Fender dal 1964 per una decina d’anni) e offerto lo stesso anno quale regalo a George Harrison per l’uso che ne avrebbe fatto nel film a venire “Let it be” (1970). Questo è ciò che si dice ufficialmente. L’esemplare, utilizzato anche nell’ultimo concerto live sul tetto della Apple, aveva il numero di serie 346098 (altri riportano il 235594) e caratteristiche particolari. Il corpo era stato ricavato da un sandwich di palissandro massello e un sottile foglio centrale in acero. In questo modo lungo tutta la fascia dello strumento era visibile una linea chiara di acero che divideva orizzontalmente in due il corpo. Il manico era anch’esso in palissandro con tastiera in palissandro incollata. La finitura era costituita da uno strato sottile di vernice poliuretanica satinata.

Fender Telecaster Rosewood

La storia però non si ferma qui. C’è chi afferma che Rossmeissl e Kubicki avessero costruito due esemplari e che a Harrison fu consegnato quello che a loro sembrava il migliore. E l’altro? Si dice che fu offerto a Elvis Presley, a James Burton (grande rock&roller telecasterista), a Chips Moman (altro chitarrista all’epoca del giro di Elvis) e che tutti lo ritornarono alla Fender per il peso eccessivo (intorno ai 4 kg) o altra ragione. A dir la verità nessuno degli interessati ha mai confermato di aver ricevuto lo strumento e Chips Moman ha risposto divertito che, da estimatore dei prodotti Fender, mai avrebbe ritornato una chitarra regalata.
Se su questo eventuale secondo esemplare altre notizie non ci sono, è sull’esemplare “Harrison” che la storia si arricchisce. Si racconta che nel dicembre del 1969 George assistesse assieme a Ringo Starr al concerto di Delaney Bramlett (1939-2008) alla Royal Albert Hall a Londra e che, entusiasta della performance di quest’ultimo, il giorno dopo gli consegnasse come regalo la sua Rosewood Telecaster a titolo di ringraziamento per le emozioni vissute la sera precedente. Ora, pur essendo credibile questa nobile motivazione, risulta più convincente che il regalo avesse altri motivi e fosse un gesto di gratitudine nei confronti di chi gli aveva suggerito in qualche modo l’hit mondiale “My sweet Lord”. Bramlett non era infatti l’ultimo arrivato (collaborazioni con Hendrix, Cocker, Lennon, Everly Brothers, Janis Joplin) e George lo conosceva molto bene essendo stato suo “allievo” nell’apprendimento delle tecniche di slide. Dunque, un regalo anche “a saldo” di tante prestazioni amichevoli.
Durante la proprietà Bramlett, la Rosewood “Harrison” subì un imperdonabile intervento di fresatura realizzato per ospitare due humbucker e in seguito riportata a ospitare i pickup originali. Messa all’asta nel 2003, fu venduta per oltre 400.000 dollari, pare alla vedova di George, Olivia Harrison.

Fender Telecaster Rosewood

Le Telecaster Rosewood commercializzate a partire dal 1969 avevano un prezzo di vendita di 375 dollari e mostravano alcune differenze rispetto all’esemplare “George Harrison”. Manico e tastiera erano un blocco unico mentre la finitura, sempre poliuretanica, era lucida. Alcuni esemplari nei primi tempi della commercializzazione avevano le due metà del corpo in palissandro pieno come l’esemplare “Harrison”. In seguito, per gli evidenti problemi di peso, il corpo venne alleggerito scavandolo e ricavandone delle cavità. La produzione di questa prima sfornata terminò nel 1972 ma riprese con Fender Japan negli anni Ottanta, precisamente nel 1986. Si tratta di chitarre di buona fattura e abbastanza fedeli agli originali. Meno apprezzabili i modelli costruiti in Messico a partire dal 2003. Questi sono caratterizzati da un corpo in ontano impiallacciato in palissandro, manico in acero e tastiera in palissandro. A soddisfare gli appassionati ha provveduto il Custom Shop con esemplari di magnifica fattura e con caratteristiche corrispondenti agli originali fine anni Sessanta. Nel 2007 è stata emessa, a cura dello stesso, una Edizione Limitata.

La storia di Leo Fender e della sua più grande avventura è appassionante e ricca di risvolti. Puoi trovarla per intero leggendo il libro "Fender", di Maurizio Piccoli. Il libro è ora in offerta limitata sullo Store di Accordo, scoprilo a questo indirizzo.

Fender Telecaster Rosewood
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