24.05.2006...
24 maggio 2006..... poteva essere un giorno come tanti altri...
24 maggio 2006....... doveva rimanere un giorno come tanti altri.
Ed invece ?
Ed invece oggi, dopo qualche giorno di assenza dall'ufficio, accendo finalmente l'unico computer che posseggo ed apprendo una notizia che mi lascia sbligottito, boccheggiante cone se avessi preso una ginocchiata nello stomaco: la vita ha abbandonato Roberto.
Negli ultimi mesi a causa di lutti, problemi familiari ed altre sfighe collegate, so di essere profondamente cambiato, ho raggiunto livelli di cinismo tali da rendermi indifferente a tutti ed a tutto ciò che mi circonda, vivo nell'eremo più o meno dorato che mi sono creato, nell'illusione di isolarmi dalla realtà che è troppo dura, dalla gente che non sopporto più, in definitiva dalla vita che, speravo, potesse finalmente passarmi vicino senza più farmi del male.
24 maggio 2006....... No, non è così.
Mi rimbombano nel cervello le battute in toscanaccio di Roberto, uomo arguto ed intelligente come pochi.
Mi ricordo con affetto i consigli che mi ha elargito. A me, emerito sconosciuto amante della musica, delle chitarre e, soprattutto, volenteroso liutaio autodidatta, alla perenne ricerca del SUONO.
Da qualche parte ho ancora un suo bigliettino, col quale mi consigliava con cosa lubrificare i punti d'attrito delle sue sellette in acciaio....
24 maggio 2006....... No, la speranza di non soffrire più rimane tale, un'utopia con cui è necessario fare i conti quotidianamente, cercando di tener duro fino al prossimo, inevitabile, inaspettato ostacolo.
Roberto, riposa serenamente, almeno tu.