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Mario Monteleone
utente #10 - registrato il 11/02/2002
Accordiano dal 1999, cioè dal secolo scorso. M
Città: Salerno
Genere: Blues, Classica, Country, Folk, Jazz, Rock.
Sono interessato a: Altro, Chitarra acustica, Chitarra elettrica, Voce.
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Articoli pubblicati

Fratello mare lontano - Intervista a Davide Di Chio
di Mario Monteleone | 02 aprile 2007 ore 11:00

Fratello mare lontano - Intervista a Davide Di ChioÈ inevitabile: quando ascoltiamo un brano nuovo, e anche quando questo brano ci affascina e ci tocca emotivamente, cerchiamo sempre di ricollegarlo ad altri che fanno parte del nostro vissuto musicale. Diciamo, perciò, mi ricorda questo oppure è suonato nello stile di quel musicista. Non crediamo quasi mai alle sorprese, quindi non ci fidiamo quasi mai delle nostre orecchie. Diamo spesso per scontato che la musica, e il suo linguaggio espressivo, non siano più in grado di sorprenderci, e di proporci cose nuove.

D'Elia "Nidia" e "D1"
di Mario Monteleone | 09 marzo 2007 ore 12:10

Visti i precedenti, e le mie conclusioni di allora, non è stato facile decidere di scrivere questa recensione su due nuove chitarre di Pino D'Elia, ritornando su argomenti che hanno suscitato molte polemiche. Anche perché, credo, non sempre è possibile crogiolarsi nei repetita juvant di circostanza. Ma nel vedere, e soprattutto nel provare la D1 e la Nidia, le due nuove chitarre prodotte da D’Elia, mi sono tornate in mente delle sensazioni precise e belle – tra cui comodità, rilassatezza, facilità di suono - che avevo già provato con la IVIS e che mi hanno confermato, in sostanza, di non aver avuto abbagli circa un anno fa. Perciò, eccoci qui a parlare di due chitarre che molti - ripeto, molti - reputano esteticamente molto belle, e che sono per tanti - ripeto, per tanti - eccellenti dal punto di vista strumentistico.

Walden G740-CE
di Mario Monteleone | 22 ottobre 2006 ore 20:19

Walden G740-CEL'antefatto è per alcuni già noto, e l'acquisto è stato concluso già un paio di mesi fa. Mancava quindi solo una rapida recensione di questa chitarra poco costosa (solo 265 euro, come ex-demo) ma con prestazioni di livello superiore. Perciò, eccoci qui, ad elucubrare e discettare di una Walden G740-CE, chitarra made in China (orrore!!! :-D) su specifiche americane.

Serge Gallato
di Mario Monteleone | 03 ottobre 2006 ore 17:35

Serge GallatoFra i protagonisti mondiali della rinascita del Gypsy c’è sicuramente il liutaio francese Serge Gallato. Lo dice anche questa pagina Web, che lo include nella lista dei liutai più importanti per la musica gitana. Infatti, oggi Serge Gallato crea alcune splendide e più che fedeli riedizioni delle mitiche chitarre appartenute a Django Reinhardt. Sulla scia dell’interesse originato dall’articolo su Dario Pinelli, ho pensato fosse utile intervistare Serge, per conoscerlo meglio e per introdurlo anche agli amici di Accordo. Qui di seguito, trovate un rapido resoconto della nostra chiacchierata.

Dario Pinelli, ovvero, il Manouche italiano
di Mario Monteleone | 12 maggio 2006 ore 08:04
Si scrive Gypsy, ma in realtà si legge Django, Bireli, o Stochelo, se volete. Il Gypsy e gli gitani sembrano, da sempre, essere in una continua simbiosi osmotica, perché non c’è Gypsy senza gitani, e non ci sono mai stati gitani senza Gypsy. Già, i gitani, funambolici nel suonare violini e bizzarre chitarre dalla buca ovale, sempre un po’ eccentrici, con quei loro nomi strani, e il loro modo di apparire familiari ma comunque apolidi, e un po' anarchici.

Perciò, Gypsy è uguale a “gitano”, come’è noto. Tuttavia il Gypsy ha una nazione d’adozione specifica: la Francia, da sempre culturalmente più aperta a raccogliere quei fenomeni che altrove non avrebbero mai potuto fare breccia. Basta pensare ad esempio al razzismo distruttivo della Germania degli anni ’30, per capire quanto sia stata preziosa e importante la Francia nel secolo scorso nel far sopravvivere popoli e forme d’arte che, altrimenti, sarebbero scomparsi per sempre.

Infatti, il termine Manouche, che è ovviamente francese, connota il Gypsy di una sensazione esotica, e immerge i suoi interpreti in un aurea di magia. In italiano Manouche si traduce con “zingaro”, termine che ha connotazioni non proprio amichevoli, mentre “gitano” è utilizzato solo per contesti più colti (la Carmen di Bizet, ad esempio, ha dei gitani). Si tratta solo di una sfumatura linguistica? Non credo. Il lessico e la lingua portano con loro anche i limiti del popolo che li usa: forse in Italia il Gypsy, e la sua cultura, non sono mai stati compresi fino in fondo. E in Francia, Django è stato e sempre sarà un Manouche.

Frasi celebri
di Mario Monteleone | 04 maggio 2006 ore 14:49

Bene, ho trovato questo sito e altri siti Web sparsi qui e là, zeppi di citazioni musicali. Inizialmente, mi sono sembrati contenitori di frasi buone solo per i bigliettini dei Baci Perugina; poi, leggendo meglio, ho capito che la prima impressione era sbagliata. Ho trovato diversi spunti interessanti, tant'è che ho pensato di proporvene quattro, tutti che trattano all'incirca degli stessi temi: il jazz, l'improvvisazione, il rapporto tra teoria e pratica musicale, e il problema eterno della classificazione dei generi musicali.

Lucy, Pablo e le scelte di Joselito
di Mario Monteleone | 11 aprile 2006 ore 20:24

Bene, cominciamo con due storielle, che solo apparentemente non hanno nulla a che vedere con le chitarre, e la liuteria. Una volta ho letto una bellissima striscia dei famosissimi Peanuts di Linus. In questa striscia, Lucy diceva alla sua insegnante all’incirca questo:

”Lei mi ha chiesto di scrivere una relazione di duemila parole al ritorno dalle vacanze. Mi hanno detto che un’immagine vale più di mille parole. Quindi, invece della relazione, le ho portato due immagini."

Un sillogismo inattaccabile, non è vero?

Semiacustica D'Elia IVIS
di Mario Monteleone | 31 marzo 2006 ore 21:42

Semiacustica DBene, attacchiamo con qualche nome celebre: Monteleone (non io :-D, ma John Monteleone), Benedetto, Campellone, Buscarino, Buscarini, Napolitano, D’Angelico, D’Agostino, Lo Prinzi, D’Aquisto... chi ama le hollowbody da jazz ben conosce questi marchi, tutti italiani, ma tutti made in U.S.A. Che ne dite? Ci deve essere un motivo specifico – sociale, o forse culturale – se i più grandi liutai americani e mondiali di jazz boxes hanno – ed hanno avuto – origini italiane, mentre la loro produzione è stata e resta comunque americana. Sono convinto che non sia casuale la connessione che tiene insieme questi aspetti: liutai italo-americani che vivono e lavorano in America producendo le migliori chitarre da jazz del mondo. Sarebbe davvero interessante poter fare una ricerca approfondita su questa hollowbody connection, avendo tempo e dati specifici da analizzare.

Franco Morone e Claudio Tassi in concerto
di Mario Monteleone | 20 settembre 2005 ore 11:05

Appuntamento imperdibile per gli appassionati di chitarra fingerstyle. Venerdì 23 settembre, alle 21,00, il palcoscenico del teatro Francesco Torti di Bevagna (PG) ospiterà Franco Morone e Claudio Tassi, due fra le figure di spicco del fingerstyle internazionale.

The Acoustic Guitar Guide
di Mario Monteleone | 09 febbraio 2005 ore 10:55

The Acoustic Guitar GuideScrivendo la recensione di questo libro, mi sono accorto che avrei potuto inserirla in sezioni diverse da quella di "Liuteria e setup" - come ad esempio "Recensioni CD/DVD/Libri" o "Chitarre acustiche". Ho scelto invece proprio "Liuteria e setup" a causa di alcune caratteristiche specifiche degli argomenti esposti nel testo, che è stato infatti scritto con una spiccata vocazione alla osservazione liuteristica, oltre che con un approccio teorico oltremodo completo ed obiettvo, e con uno stile semplice e molto didattico. In sostanza, si tratta più di un resoconto che di un'opera illustrativa, o di una guida vera e propri, ricca di indicazioni ed osservazioni interessanti anche per i chitarristi acustici più esperti. L'introduzione di Artie Traum, per altro, dà a tutta l'opera, se possibile, un valore ancora più pragmatico e basilare alla materia esposta, che è in grado di ampliare - e di molto - le conoscenze di tutti coloro che amano e suonano principalmente le chitarre acustiche.

If I Fell - Trascrizione fingerstyle per chitarra acustica
di Mario Monteleone | 15 novembre 2004 ore 15:35

Mio caro ed affezionato lettore,

eccomi qui con un'ennesima trascrizione di un brano dei Beatles, anche questa, come "In My Life", inspirata dalle splendide esecuzioni offerte da Ed Gerhard a Sarzana 2004.

In My Life - Trascrizione fingerstyle per chitarra acustica
di Mario Monteleone | 22 ottobre 2004 ore 12:43

Mio caro ed affezionato lettore :-),

oggi ho il piacere di presentarti un arrangiamento fingerstyle di un brano molto famoso, ovverosia In My Life, firmato Lennon-McCartney ma in realtà, come è noto, composto dal solo John Lennon. Si tratta di un brano molto bello, semplice e lineare, intimo e lirico, quindi particolarmente adatto ad un arrangiamento in fingerstyle per sola chitarra acustica.

Sylvain Luc & Biréli Lagrène - Duet
di Mario Monteleone | 13 ottobre 2004 ore 11:00

Aggiungo queste righe dopo aver finito l'articolo. Ho scritto questa recensione senza prima verificare che su Accordo non ne fosse stata già scritta una con argomento identico. Difatti c'è, e la trovate inserendo la parola "Duet" nella casella di ricerca che è in alto a destra. Chiedo scusa all'amico Aleph, autore della prima recensione, per aver ripetuto un argomento già da lui trattato. Rimetto comunque in HP questa mia recensione, perché in fondo, confrontandola con quella di Aleph, non la trovo del tutto ripetitiva :-)

Capita a volte di aver il tempo per girovagare liberamente fra gli scaffali di un negozio di dischi un po' più fornito degli altri; uno di quei negozi che mettono in commercio anche CD non di successo, di quelli che normalmente si comprano per curiosità, perché magari hanno un titolo intrigante, o sono stati incisi da un musicista che abbiamo già potuto apprezzare. Piuttosto di recente, in uno di questi vagabondaggi, mi è capitato tra le mani il CD di cui vi parlo oggi, che ho comprato solo perché avevo già potuto spesso ascoltare ed apprezzare Biréli Lagrène.

Donato D'Orazio
di Mario Monteleone | 29 agosto 2004 ore 16:53

Scrivo oggi per darvi notizia della scomparsa di Donato D'Orazio, anima e colonna protante dell'Azienda "Corde Armoniche D'Orazio" di Salle, in provincia di Pescara. Donato è stato colpito ieri da un malore fatale, che non gli ha lasciato scampo. E' una notizia tristissima, perché da oggi abbiamo tutti un amico in meno. Donato era infatti un assiduo frequentatore di Accordo.it, con il quale amava sempre confrontarsi.

Franco Morone, fingerstyle italiano senza confini
di Mario Monteleone | 26 maggio 2004 ore 11:36

Franco Morone, fingerstyle italiano senza confiniCari ed appassionati lettori di Accordo, ritorniamo oggi a parlare di fingerstyle, e lo facciamo scoprendo quali sono le impressioni e le opinioni che un altro eccezionale interprete di questa tecnica ha sulla musica, sulla chitarra e su tanti altri aspetti legati al mondo delle sei corde. Anche questa volta, il musicista con cui ho l'onore di dialogare è italiano, ed anche questa volta è universalmente noto come uno dei più validi ed estrosi al mondo, sia tecnicamente che musicalmente. Stiamo parlando infatti di Franco Morone, chitarrista fingerstyle in grado di interpretare con estrema naturalezza e perizia generi fra i più diversi, come ad esempio la musica celtica, il blues, le ballate o il jazz, sempre in modo originale e sempre connotandolo dell'ormai famoso "feeling mediterraneo" che rende unici e apprezzati in tutto il mondo il suo linguaggio e la sua espressività.

Chitarre elettriche ed enciclopedie
di Mario Monteleone | 27 gennaio 2004 ore 12:28

Lo ammetto: per quanto riguarda i libri sono un feticista, perché nonostante siamo oggi pervasi da supporti digitali, ottici e multimediali di tutti i tipi, e nonostante Internet sia sempre in grado di fornirci le informazioni più disparate, a me comunque i libri piacciono tanto. Mi piace comprarli, leggerli, rileggerli, in ogni momento. A volte li compro a scatola chiusa, rischiando quindi di prendere qualcosa che, una volta letto, non mi sarà piaciuto per nulla. Sono quindi un librofago, ed è da questa smodata lussuria libresca che sono stato spinto a comprare ogni martedì i volumi de La Biblioteca del Sapere, enciclopedia in 30 volumi realizzata dal Corriere della Sera e dalla Rizzoli Larousse.

Acustiche & Acustiche, piccolo studio di mercato (e non solo)
di Mario Monteleone | 13 gennaio 2004 ore 09:42

Acustiche & Acustiche, piccolo studio di mercato (e non solo)Dare il valore ad un oggetto, ovvero compiere un'operazione che in altri tempi veniva detta di "expertise", comporta in molti casi la presenza di un esperto vero, che sappia individuare qualità reali e quasi oggettive, e l'assenza di pregiudizi di ogni genere, soprattutto quelli relativi a particolari "esotici", come marca e provenienza degli oggetti stessi. Nel caso che esponiamo oggi, l'oggetto sono le chitarre acustiche, mentre l'esperto che ci darà una cospicua mano è Leonardo Mamone-Capria, chitarrista e grande appassionato di liuteria acustica. Perciò, giusto per ridar corpo ad una succosa controversia mai composta (e difficilmente componibile), con Leonardo abbiamo scritto "a quattro mani" ( :-) ma con tutti i neuroni a disposizione) un piccolo "studio" di mercato (e non solo), che oggi vi presentiamo e le cui conclusioni potrebbero apparire per molti aspetti piuttosto improbabili, se non fossero - come invece sono - supportate da riflessioni e deduzioni più che plausibili.

Fingerstyle italiano d'oltreoceano. Peppino D'Agostino
di Mario Monteleone | 10 novembre 2003 ore 09:10

Fingerstyle italiano dCari amici vicini e lontani :-), eccoci con una nuova intervista ad un chitarrista dalla grande personalità. Questa volta siamo andati in America, per incontrare Peppino D'Agostino e parlare con lui di musica, chitarre, e sentimenti. Per quei pochi che non lo conoscono ancora, Peppino D'Agostino è uno dei nomi di rilievo mondiale del finger-style, una tecnica chitarristica che, come abbiamo già potuto vedere, sebbene ancora emergente in Italia, mostra già grandi segni di maturità, soprattutto grazie ai tanti chitarristi nostrani che l'hanno adottata di recente e definitivamente.

Esteve 01GR3E-CE
di Mario Monteleone | 21 ottobre 2003 ore 17:01

Quella che vi presento oggi è una chitarra classica cutaway amplificata che ho preso, per dirla così, alla cieca, ovvero senza averla mai provata né vista da vicino, e senza averne potuto leggere alcuna recensione. L'ho presa soprattutto perché era una tipologia di chitarra che mi mancava. Non essendo io tuttavia un chitarrista classico, nella scelta di acquistarla, che è arrivata dopo una stressante ricerca sul Web relativa a prezzi, controprezzi, marche e caratteristiche più o meno convenienti, mi sono sentimentalmente lasciato sedurre dal fatto che la chitarra di cui vi parlo sia della stessa marca di una posseduta da Fabrizio De André.

Discografia fingerstyle di base (5) - LJ Plays the Beatles di Laurence Juber
di Mario Monteleone | 17 ottobre 2003 ore 05:48

Quante cover esisteranno mai dei brani dei Beatles? Impossibile contarle, così come è impossibile contare tutti i generi in cui le canzoni dei Fab Four sono state trasposte. Abbiamo versioni orchestrali (alcune persino di James Last!!!), ma anche versioni jazz, fatte da grandi musicisti come John Pizzarelli, Toniño Horta, Martin Taylor e Stéphane Grappelli, o da grandi voci, come quella di Ella Fitzgerald, e della nostra Mina. E a cercare un po' meglio, troveremmo compilation strumentali, versioni hard-rock e heavy metal, e quasi certamente arrangiamenti della più varia tipologia.

E allora, provando ad interpretare il pensiero di molti, mi lancio in un paio di domande preliminari: a che serve una recensione su un altro CD con le ennesime cover dei Beatles? Non sarà mica un'altra goccia nell'oceano?

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