Nel mio modesto articolo dedicato a Franco Cerri, anche se per me fu di esempio la reclame della Meazzi con lui che imbracciava una economicissima e già dotata d'amplificazione interna alla cassa armonica, modello Hollywood Supersonic, che fu la mia prima elettrica in assoluto nel lontano 1967, ho poi citato ed anche postato un video con la buonanima di suo figlio Stefano, in cui imbraccia la sua chitarra usata da sempre, jazzista quale era, la Gibson L 5 CES. Premesso che nel secolo scorso, cioè il XX°, ci sono stati vari esempi di strumenti realizzati da "Brand" famose per i chitarristi più gettonati del momento, le così dette "Signature", vedi il caso della prima chitarra solid body creata da Paul Bigsby per il chitarrista Merle Travis nel 1947, che bruciò sul filo del traguardo la Broadcaster di Leo Fender, poi ci fu il caso più famoso della Gibson Les Paul, nel 1952, strumento fatto realizzare dal grande manager Ted McCarty in Gibson per e su specifiche di Lester William Polfuss (in arte Les Paul). Ma il primo caso documentato è ancora più datato e fu quello della chitarra che poi è diventata la più conosciuta e più ricercata, ancora oggi, chitarra jazz della storia, la L 5 (anche se al vertice del catalogo Gibson c'è la Super 400 CES, che costa anche di più), nata solo come acustica in Gibson nel 1922, che fu realizzata per il chitarrista Eddie Lang dal grande manager e liutaio Lloyd Allayre Loar (operante in Gibson solo per un quinquennio, dal 1919 al 1924, ove realizzò splendidi strumenti, soprattutto il mandolino F 5, forse la L è un retaggio della sua breve presenza, ma oggi so, se non vado errato, che c'è una marca di chitarre che porta il suo nome). Eddie Lang, nome d'arte di Salvatore Massaro, questo nome d'arte fu preso da un giocatore di baseball di cui era tifoso il padre, era nato a Filadelfia il 25 ottobre del 1902, ma da parte del padre Domenico era originario di Monteroduni, nell'alta valle del Volturno, in Molise, morì giovanissimo per una banale tonsillectomia, il 26 marzo 1933 a New York, ma pare fosse stato proprio Bing Crosby, della cui orchestra faceva parte, a suggerirgli l'idea d'operarsi. Oggi è la chitarra più desiderata dai jazzisti, costa un occhio ma ha le due tavole armoniche entrambi scavate a mano da due tavole di acero in legno massello, resa elettrica negli anni post-war prima con i pickups Charlie Christian, poi con i P 90, nel 1951, ed infine con gli humbuckers di Seth Lover nel 1957; costa il doppio della più economica ES 175, anch'essa molto ricercata ma che ha le tavole in laminato d'acero e rese bombate a caldo. Nei cataloghi Gibson viene citata con il nome esatto attuale del modello, che è L5 CES (Cutaway Electric Spanish) e fu la prima chitarra ad avere le " f-holes" cioè "Le buche ad F" come i cordofoni della famiglia del violino (mentre quelli della famiglia della viola da gamba le hanno a "C"). Splendida ed è per me da sempre la "Chitarra da Jazz" ma è anche da sempre il mio sogno ed incubo notturno segreto. Mi arrangio con una mia ES 335 Studio ed una Ibanez AF85VLS, poi la mia Les Paul Studio TV.
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