Sostieni Accordo
  • Accedi o registrati
  • Info e contatti
    • FAQ
    • Fai pubblicità su ACCORDO
    • Politiche di gestione dei thread
    • Regolamento di Accordo
    • Contatti e info aziendali
    • Privacy
    • Banner e ad-block
    • Servizio consulenza
    • Servizio grafico per le aziende
  • Scrivi
    • ...un post su People
    • ...un articolo o chiedi una consulenza
    • Segnala un appuntamento
  • Pubblicità
DIDATTICA VINTAGE VAULT SHG MUSIC SHOW PEOPLE STORE

Buongiorno a tutti quanti! C'è un fatto che...

di Jackk2833 [user #62377] - pubblicato il 29 giugno 2022 ore 10:00
Buongiorno a tutti quanti! C'è un fatto che mi incuriosisce molto ultimamente, per questo vi pongo questa domanda...Che differenza c'è tra un vibrato fatto con le dita e uno fatto con la leva? Ho notato che Gilmour spesso esegue questa tecnica avvalendosi della leva piuttosto che delle dita, mente ad esempio Lukater fa il contraio. Sapreste dirmi qualcosa al riguardo? Grazieee.

Dello stesso autore
Buonasera ragazzuoli, per caso sapreste dirmi che ...
Buongiorno a tutti cari! Sapreste spiegarmi le dif...
Ciao ragazzi! Ultimamente sto studiando Jazz e tra...
Ragazzi ho avuto modo di provare le corde Flatwoun...
Ciao a tutti! Ultimamente mi è venuta la sc...
Ciao a tutti! Ho in mente di cambiare i pickup all...
Ciao ragazzi! Volevo parlavi di un solo che mi ha ...
Loggati per commentare

di kelino [user #5]
commento del 29/06/2022 ore 14:34:51
Credo sia solo questione di abitudine. Tecnicamente il vibrato con le dita alza di tono e torna in tono. Con la leva il contrario.
Rispondi
di TumblinDice [user #38343]
commento del 29/06/2022 ore 18:07:11
Dipende molto tuo modo di suonare, dallo stile musicale e da che cosa vuoi ottenere.

Mi spiego: un vibrato con le dita (o il polso) lo puoi fare su una chitarra qualsiasi con il ponte fisso ( o su un violino se vuoi ) però se vuoi fare un vibrato su 4 corde non puoi che usare una leva e un ponte mobile.

Il ponte fisso ti permette di fare i double stops con precisione e intonazione cosa che con un ponte sospeso è un incubo (Jeff Beck ci riesce io no ... ) perchè quando fai il bending sulla seconda nota il ponte si sposta e modifica l'intonazione della prima, quindi in questo caso vibrato con le dita.

Se vuoi suonare All Right Now o un altro pezzo dei Free ( Paui Kossof) scordati della leva se vuoi replicare il suo incredibile vibrato, se invece vuoi suonare Van Halen ti serve un ponte mobile :)
Rispondi
di pelgas [user #50313]
commento del 29/06/2022 ore 19:09:57
Con il dito l'unica cosa che puoi fare è fare alzare l'altezza della nota. Per poi riportarla al pitch giusto.
Con le leve appoggiate è esattamente l'incontrario. Prima abbassi e poi risali d'altezza la nota.
Con i ponti flottanti puoi imitare egregiamente il dito, perché tiri all'indietro la corda.
Aldilà, col dito il controllo è massimo, con la leva no.
Rispondi
di reca6strings [user #50018]
commento del 01/07/2022 ore 10:36:47
Non vorrei passare per il maestrino o troppo pignolo, ma vibrato è una cosa, bending (come da risposte - corrette - di kelino e pelgas, altro).
Per la mia esperienza il vibrato con le dita è più immediato e preciso perchè usando la leva (soprattutto con i ponti vintage) la sensibilità non è eccezionale, infatti Gilmour che hai citato usa una leva più corta per averne miglior controllo. Poi, però, c'è quanto arogomenta TumblinDice: con le dita fai il vibrato su una, se sei bravo due corde, se ti serve su di più, rimane solo la leva. Poi c'è Steve Vai che con la leva fa quel che vuole, fino ad articolare le vocali.
Buona musica
Rispondi
di Ernestor [user #46937]
commento del 02/07/2022 ore 09:46:54
Ciao, hai già avuto varie risposte, ma aggiungo qualche ulteriore annotazione. Se la vedi dal lato dell’intenzione artistica o compositiva, va considerato che al di là della tecnica di esecuzione, sono due elementi espressivi con un loro specifico colore, la leva consente alle corde un’escursione più estesa, il ponte “dondola” sui pivot con una meccanica tutta sua; come pure la modalità e la meccanica con cui si esegue il vibrato con le dita ha sfumature diverse e il musicista decide quale e come usare affinché il suono che ne viene fuori abbia un sapore specifico. Non è solo questione di quantità di effetto, cambia la fisica del suono, la dinamica di produzione del vibrato è diversa, e ciascuna mette in connessione l’artista e il pubblico richiamando certi elementi emotivi desiderati, il ché in base alla sensibilità dell’artista conferisce al suonato un gusto che incastra perfettamente con una certa parte. In pratica l’artista sceglie l’uno o l’altro a seconda dell’effetto che fanno sul suonato affinché il discorso che sta eseguendo sia il più espressivo possibile e a tono con quello che ti sta raccontando in musica. Nella musica classica ad esempio le varie tecniche di espressione sono codificate abbastanza rigidamente, proprio per salvaguardare l’autenticità della partitura, cioè per conferire la sfumatura più adeguata al suonato così come lo ha esattamente immaginato il compositore, e a meno che tu non stia riarrangiando il brano, i segni di espressione non sono intercambiabili a piacimento, perché andrebbero a snaturare quelle sfumature che il compositore ha fatto di tutto per far emergere durante la composizione utilizzando ogni espediente necessario. Gilmour che hai citato ad esempio non li usa in modo intercambiabile, e anche se il suo stile sulla leva è inconfondibile, il suo vibrato sul manico è messo là in modo altrettanto mirato, e li usa a seconda di cosa gli serve. Se fai caso vai al link, nella sua esecuzione seleziona quale tecnica usare, a volte una, a volte l’altra, a volte assieme. L’obiettivo a cui punta è utilizzare l’elemento espressivo in grado di valorizzare al meglio l’emozione.
Rispondi
di Jackk2833 [user #62377]
commento del 02/07/2022 ore 10:56:07
Fantastico grazie!
Rispondi
Seguici anche su:
Aggiornamenti via mail
Newsletter a basso traffico: hot topic, novità, opportunità. Disiscrizione con un click in qualunque momento.
Cerca Utente
People
Fender ammicca al vintage giapponese con la Gold Foil Collection
Una Gibson Les Paul Standard gold top del 1958
Cabinet inedito e Celestion al neodimio per l’Orange Rockerverb più...
Ear Training: che cos'è?
La sottile inesistenza del vintage
Stewart Copeland: Police Diaries 1976-'79
Ecco come sono stato truffato - Pt. 3
Costruisci il tuo Korg Power Tube Reactor valvolare
Kramer SM-1 diventa figurata a prezzo budget
Il punch degli AC/DC in un pedale
Amped 2: testiamo in anteprima l’amplificatore stomp Blackstar
Dallo shred al pop napoletano, andata e ritorno: sul palco con Edoardo...
PRS? Chitarre da crisi di mezza età…
David Crosby: il supergruppo si è spezzato
La chitarra elettrica dopo la pandemia: dalla fascia media al custom d...

Licenza Creative Commons - Privacy - Accordo.it Srl - P.IVA 04265970964