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Alter Bridge - One Day Remains
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di macch_blues [user #2778] - pubblicato il 20 agosto 2006 ore 15:32
Oggi mentre ascoltavo per l'ennesima volta questo ciddì, mi sono accorto di non averne mai parlato, cosa sbagliatissima, perchè nonstante non lo ritenga un ciddì assolutamente indispensabile, lo trovo comunque un lavoro di alto livello, sia come produzione che come canzoni.
Dunque come non citare il fatto che il passaggio dai Creed agli Alter Bridge, con l'inserimento di un nuovo cantante, Myles Kennedy non abbia solo migliorato la situazione ma abbia dato nuova linfa vitale al gruppo, che all'album di esordio si presenta con 11 bei pezzi, alcuni di grande apertura melodica, altri più heavy, comunque inquadrabili come sonorità nel nu rock statunitense che non sempre entusiasma.
Gli episodi più veloci del disco, secondo me per la parte più melodica Broken Wings e Burn it Down, per la parte più heavy la bella Metalingus e la secondo me splendida Open Your Eyes, arricchita da un ottimo assolo condito di molto whawha, caretteristica tipica di Mark Tremonti, insieme ai suoi altri due marhci di fabbrica, ossia il suo distorto del Mesa Triple Rectfier e i puliti di due Twin Reverb.
Concludendo un buon album in un periodo non totalmente felice per la musica d'oltreoceano, ben suonato e con delle buone canzoni.
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Oggi mentre ascoltavo per l'ennesima volta questo ciddì, mi sono accorto di non averne mai parlato, cosa sbagliatissima, perchè nonstante non lo ritenga un ciddì assolutamente indispensabile, lo trovo comunque un lavoro di alto livello, sia come produzione che come canzoni.
Dunque come non citare il fatto che il passaggio dai Creed agli Alter Bridge, con l'inserimento di un nuovo cantante, Myles Kennedy non abbia solo migliorato la situazione ma abbia dato nuova linfa vitale al gruppo, che all'album di esordio si presenta con 11 bei pezzi, alcuni di grande apertura melodica, altri più heavy, comunque inquadrabili come sonorità nel nu rock statunitense che non sempre entusiasma.
Gli episodi più veloci del disco, secondo me per la parte più melodica Broken Wings e Burn it Down, per la parte più heavy la bella Metalingus e la secondo me splendida Open Your Eyes, arricchita da un ottimo assolo condito di molto whawha, caretteristica tipica di Mark Tremonti, insieme ai suoi altri due marhci di fabbrica, ossia il suo distorto del Mesa Triple Rectfier e i puliti di due Twin Reverb.
Concludendo un buon album in un periodo non totalmente felice per la musica d'oltreoceano, ben suonato e con delle buone canzoni. |
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