
Dopo oltre 15 anni di scelte indovinate e di strumenti che avevano riscosso il consenso unanime del pubblico d'acquirenti, musicisti amatoriali e professionisti incluso, all'alba della nuova gestione CBS che aveva acquistato la Fender da Leo per 13 milioni di dollari il 1 gennaio del 1965, fu messo in produzione, tra altri strumenti che però ebbero sucesso, vedi Coronado, Mustang ecc. un basso a 5 corde di derivazione Precision, pickup split asimmetrico (3+2), 15 soli frets, corda aggiunta in basso un DO acuto. L'ho visto usare una sola volta dal bassista di Peppino di Capri, ma nel 1970 fu tolto dalla produzione. In magazzino erano rimasti circa un 500/600 body e con una piccola modifica estetica (fu tolta una parte a mezza luna lato attaccacinghia inferiore), si produssero alcune chitarre di chiara derivazione Music Master - Duo-o-Sonic, le Swinger I e II, poco apprezzate perchè gli acquirenti preferirono le Bronco e le Mustang, entrambi dotate di Tremolo. Altro caso fu la disponibilità di manici con paletta a "Mazza da Golf" (che io ho avuto montato però su una mia dreadnougt 12, la Shenandoah), accoppiandole ad un body terminante a punta, anche questa volta in versione 6 e 12 corde, solid body ed entrambi con pickups split di derivazione Mustang Bass, prima chiamate Maverik poi più semplicemente Custom. Anche qui fu un tentativo di vendere scorte di fabbrica inutilizzate di corpi e maniglie, infatti la chitarra era stata realizzata con parti di chitarre Electric XII, quest'ultime più simili alle Jaguar, inclusi corpo, manico, pickup e battipenna, il tutto completato da ponti Fender Mustang, però evidenziando questa volta lo spazio tra il ponte e il battipenna, cioè anche in questo caso "alla Jaguar". Ebbero vita breve, destinate come erano principalmente ai chitarristi folk, già nel 1969 sparirono dal catalogo. Dobbiamo adesso fare un salto in avanti, alla Rinascita Fender avvenuta dopo la vendita del gennaio 1985. Ci fu una serie destinata ai chitarristi Jazz, le Fender D'Acquisto, però la Fender non era mai stato un marchio da associare al jazz, campo prevalentemente della rivale Gibson, quindi questo modello non è mai stato preso seriamente in considerazione dai chitarristi jazz e va annoverata come un altro fallimento. Anni 80's, seconda metà, dopo un periodo iniziale di chitarre marcate Fender con il logo Squier piccolo sul riccio della paletta, si videro in commercio le Fender Made in Japan, io ne ho 2, una Telecaster Pasley Sunburst del1987 ed una Mustang competition Blue del 1999 (avevo anche una Jagstang Daphanae Blue ma l'ho fatta fuori subito). A mio modesto giudizio per me sono ottime, infatti ho solo Made in Usa e queste, mai comperate le Made in Messico. Però in seguito dal Giappone arrivarono chitarre dalle forme strane, vedi "Performer" che furono sospese come produzione solo un anno dopo, era il 1985, Poi si videro le Fender "Katana", progettata dal chief marketing officer dell’azienda, Dan Smith, anche queste dalla vita breve, un solo anno, il 1986. Ma non posso non parlare di un precedente datato primi anni60's, cioè della Fender Marauder, qui siamo nell'ultimo periodo di Fender non ancora CBS, cioè quando Leo aveva intenzione di presentare questo modello dopo la Jazzmasters e la Jaguars, tra il 1964 e il 1965, però questo modello non entrò mai in produzione. Ma si sa per certo che furono realizzate 2 versioni di Marauder: il Type I con pickup nascosti sotto il battipenna (pickguard) e con ponti Tremolo e Hardtail tipo Stratocaster, che compare nel catalogo del 1965; e il Type II, con i pickup installati sul battipenna a vista, con una configurazione simile alla Stratocaster e un nuovo ponte più simile all’altro montato sulle Offset Contour body, quello della Jaguar:

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