di brunoritchie [user #11773] - pubblicato il 17 dicembre 2007 ore 18:28
Ieri sera ho visto per la seconda volta il Film "Fuga dal Natale" su Rete 4 con Tim Allen, Jamie Lee Curtis e Dan Aykroyd.
Un paio di anni fa ho anche letto il libro di John Grisham.
La Trama:
Luther e Nora Krank sono una coppia di mezza età molto affiatata che è abituata a seguire fedelmente le tradizioni natalizie.
La figlia unigenita Blair è partita come volontaria per il Sudamerica.
I genitori sentono la mancanza della figlia e sono molto tristi e malinconici. Quindi, decidono di "evitare" il Natale, nella piena convinzione che, in assenza di Blair, le festività non avrebbero avuto lo stesso valore e lo stesso significato degli anni precedenti.
I due decidono di rinunciare alle spese inerenti le strenne natalizie ed a tutti i festeggiamenti della notte del 24 dicembre. Non addobbano l'albero, non espongono sul tetto il Frosty, non applicano le luminarie sulla facciata della casa e così via.
L'obiettivo iniziale va oltre le intenzioni e i due entrano in paranoia, dando vita ad una assurda e folle corsa al risparmio con l'unico obiettivo di concedersi una costosa e lussuosissima crociera ai Caraibi.
Quindi, niente acquisti superflui, niente mance, niente strenne, niente contributi benefici, ecc.
Gli amici, i colleghi di lavoro, i vicini di casa e tutta la comunità che orbita intorno a loro non accettano questa deviazione dalle regole e dalle tradizioni. Cercano in tutti i modi di convincerli a festeggiare il Natale nel modo consueto e più appropriato.
Pian piano i Krank devono quindi modificare i loro piani, anche perchè, alla fine, la figlia Blair decide inaspettatamente di tornare a casa per la vigilia di Natale con il proprio fidanzato.
I Krank cercano freneticamente di rimediare a questa nuova emergenza e ... via di corsa ad allestire gli addobbi natalizi e a fare gli acquisti necessari per preparare il consueto party natalizio.
I loro vicini dimenticano gli attriti e le discussioni dei giorni precedenti e li aiutano.
La festa si rivela più bella che mai ... grazie alle due belle sorprese finali!Come si fa a non pensare a “Spirito del Natale”, bellissimo racconto di Dino Buzzati che mette in evidenza l’essenza più autentica del Natale?Come non pensare allo Zio Scrooge di "Canto di Natale"
di Charles Dickens: "... Che diritto hai tu di essere lieto? Non sei abbastanza povero?". "Via!", rimbeccò gaiamente il nipote. "E che diritto hai tu di essere scontento? Non sei abbastanza ricco?"Qust'ultima è secondo me una delle più belle favole ricamate intorno al Natale. Non ha la solita morale patetica, consolante e a senso unico.
E' solo la paura che riesce a scuotere l'avaro Zio Scrooge e ad indurlo a ravvedersi.
Già, proprio quel vecchio, dispotico e bisbetico zio Scrooge, al quale Disney si è probabilmente ispirato nel dare vita alla figura di zio Paperone.Quest'anno anche io sto temendo che arrivi il Natale, anzitutto perchè non ho lo spirito giusto per trascorrerlo nella giusta serenità: sto in tutti i modi tentando di mettere insieme i cocci della mia vita lavorativa e privata, ma non ci sto riuscendo.
Inoltre, ho il portafoglio molto alleggefrito dale forti spese affrontate per ridipingere le pareti e per lucidare i pavimenti di casa. I lavori sono appena terminati e ho la casa a soqquadro: sembra sia passato un uragano!Tutto questo non mi fa star bene e mi fa venir voglia di fuggire altrove, almeno con la mente: credo che anche io quest'anno programmerò una virtuale fuga dal Natale ...
Ieri sera ho visto per la seconda volta il Film "Fuga dal Natale" su Rete 4 con Tim Allen, Jamie Lee Curtis e Dan Aykroyd.
Un paio di anni fa ho anche letto il libro di John Grisham.
La Trama:
Luther e Nora Krank sono una coppia di mezza età molto affiatata che è abituata a seguire fedelmente le tradizioni natalizie.
La figlia unigenita Blair è partita come volontaria per il Sudamerica.
I genitori sentono la mancanza della figlia e sono molto tristi e malinconici. Quindi, decidono di "evitare" il Natale, nella piena convinzione che, in assenza di Blair, le festività non avrebbero avuto lo stesso valore e lo stesso significato degli anni precedenti.
I due decidono di rinunciare alle spese inerenti le strenne natalizie ed a tutti i festeggiamenti della notte del 24 dicembre. Non addobbano l'albero, non espongono sul tetto il Frosty, non applicano le luminarie sulla facciata della casa e così via.
L'obiettivo iniziale va oltre le intenzioni e i due entrano in paranoia, dando vita ad una assurda e folle corsa al risparmio con l'unico obiettivo di concedersi una costosa e lussuosissima crociera ai Caraibi.
Quindi, niente acquisti superflui, niente mance, niente strenne, niente contributi benefici, ecc.
Gli amici, i colleghi di lavoro, i vicini di casa e tutta la comunità che orbita intorno a loro non accettano questa deviazione dalle regole e dalle tradizioni. Cercano in tutti i modi di convincerli a festeggiare il Natale nel modo consueto e più appropriato.
Pian piano i Krank devono quindi modificare i loro piani, anche perchè, alla fine, la figlia Blair decide inaspettatamente di tornare a casa per la vigilia di Natale con il proprio fidanzato.
I Krank cercano freneticamente di rimediare a questa nuova emergenza e ... via di corsa ad allestire gli addobbi natalizi e a fare gli acquisti necessari per preparare il consueto party natalizio.
I loro vicini dimenticano gli attriti e le discussioni dei giorni precedenti e li aiutano.
La festa si rivela più bella che mai ... grazie alle due belle sorprese finali!
Come si fa a non pensare a “Spirito del Natale”, bellissimo racconto di Dino Buzzati che mette in evidenza l’essenza più autentica del Natale?
Come non pensare allo Zio Scrooge di "Canto di Natale"
di Charles Dickens: "... Che diritto hai tu di essere lieto? Non sei abbastanza povero?". "Via!", rimbeccò gaiamente il nipote. "E che diritto hai tu di essere scontento? Non sei abbastanza ricco?"
Qust'ultima è secondo me una delle più belle favole ricamate intorno al Natale. Non ha la solita morale patetica, consolante e a senso unico.
E' solo la paura che riesce a scuotere l'avaro Zio Scrooge e ad indurlo a ravvedersi.
Già, proprio quel vecchio, dispotico e bisbetico zio Scrooge, al quale Disney si è probabilmente ispirato nel dare vita alla figura di zio Paperone.
Quest'anno anche io sto temendo che arrivi il Natale, anzitutto perchè non ho lo spirito giusto per trascorrerlo nella giusta serenità: sto in tutti i modi tentando di mettere insieme i cocci della mia vita lavorativa e privata, ma non ci sto riuscendo.
Inoltre, ho il portafoglio molto alleggefrito dale forti spese affrontate per ridipingere le pareti e per lucidare i pavimenti di casa. I lavori sono appena terminati e ho la casa a soqquadro: sembra sia passato un uragano!
Tutto questo non mi fa star bene e mi fa venir voglia di fuggire altrove, almeno con la mente: credo che anche io quest'anno programmerò una virtuale fuga dal Natale ...