Di ritorno dalla prima giornata del Pistoia Blues Festival 2008.
Hot Tuna: fantastici. Niente da dire sullo stile di Jorma Kaukonen. Era,è e rimmarrà sempre uno dei migliori chitarristi mai apparsi su questo pianeta. Mi ha fatto pure "I'll let you know before I leave",brano a cui sono molto affezionato (ma non vi dico perché).
Johnny Winter: secondo me,ha fatto cagare. Noioso fino alla morte. Mi spiace dirlo,ma credo che ormai abbia sparato tutte le sue cartuccie. Nemmeno la jam con Dikey Betts,sulle note di "It's all over now",è riuscita a risollevare un pò lo show.
Dikey Betts & Great Southern: Grandi. Grandissimi. Due batterie (anche se il batterista bianco era una mezza ciofeca) e tre chitarre,più basso e tastiere ovviamente,per un concerto veramente su alti livelli. Se devo essere sincero,l'iniziale "Statesboro Blues" mi ha fatto un pò storcere il naso,ma forse perchè,essendo innamorato del tocco di Duane Allman,sulle prime note non ho gradito il tentativo di imitazione da parte del chitarrista addetto alla slide (che suonava con una splendida 335). La lunghissima "In Memory of Elizabeth Reed" ha fatto bella mostra di se al termine della prima parte del concerto. Devo confessare che io sulla Les Paul non riesco a smanettare col mignolo sul potenzionetro del volume come faceva il vecchio Dickey. Sulla Strato mi riesce,ma sulla Les Paul no. Nei prossimi giorni vedrò di porre rimedio a questa cosa. Chiude il tutto l'immancabile "Ramblin' Man".
E domani si replica.
Ora vo a dormire perché sono cotto. E anche un pò ubriaco. Non ho neanche la forza di rileggere ciò che ho scritto. Domani casomai correggo le cazzate.