di alberto biraghi [user #3] - pubblicato il 19 ottobre 2008 ore 10:04
La cosa più curiosa nella storia di G&L è che per il primo decennio della sua vita l'azienda, pur ottenendo un grande successo di critica e pubblico, non ha prodotto utile. A mio avviso questo dato la dice lunga sull'approccio al design che Leo Fender ebbe nella terza avventura della sua vita. Appagato economicamente dalla vendita a CBS dell'azienda che portava il suo nome, ma al contempo frustrato dalle difficoltà di relazione con Music Man che non vendeva e pagava, all'ennesimo insoluto mr. Fender ribaltò per la terza volta il tavolo di gioco e nei suoi capannoni di Fender Avenue (quanti di voi hanno una via dedicata a loro?) diede vita a G&L, "George (Fullerton, suo partner di sempre) and Leo". Con G&L Leo non mirava al business, ma a mettere in commercio (parole sue) "i migliori strumenti" che avesse mai costruito".