In attesa della prossima crisi acuta di gas, mentre aspetto che la compulsione mi strappi fuori dalle tasche gli ultimi 5 euro per - che so - un pacchetto di corde di una marca non ancora provata, tiro un bilancio.
Ieri ho ritirato il mio nuovo (beh, è dell'83) Marshall JCM 800 4010: monocanale, un cono, 50W. Un combo che è un pezzo di storia.
Un anno fa ero un ex metallaro, uno nato e cresciuto coi Metallica come bandiera, con quello del Black Album ritenuto (senza tutti i torti, credo) il suono perfetto.
Ero demotivato, un anno fa. Ogni tanto compravo e vendevo una chitarra da metal, ma la verità è che non avevo voglia di suonarla, perchè suonare da solo non mi piace. Suonavo con un onestissimo Ibanez Valbee e una Jackson Randy Rhoads alla quale avevo montato un Duncan Invader: fine di qualsiasi dinamica.
Poi ho ricominciato a guardarmi intorno e ho trovato un gruppo di gente che suonava insieme da un po'. Un rock alla Stones, con parecchie concessioni al blues e tanta voglia di riarrangiare i pezzi. Mi sono accorto che, in parte, mi mancavano i "fondamentali". Una cosa a caso? Non avevo mai usato un overdrive, sempre distorsori. Credevo che il crunch fosse un inutile stato transitorio, ora è il fondamento del mio suono. E così, in un anno, ho speso tanto, comprando e rivendendo e sbagliando e studiando poco, ma reinnamorandomi della musica, dell'odore dei negozi di strumenti, della birra bevuta insieme agli altri mentre si va a proporsi in qualche locale.
Ora ho alcune chitarre, ognuna con una personalità forte, naturalmente non escludo - anzi - di infatuarmi quanto prima di uno strumento nuovo, ma sono contento e fremo nell'attesa che il negozio mi chiami e mi dica che la mia Les Paul Traditional Desert Burst è arrivata. E ieri ho preso questo JCM 800, che della Les Paul spero sia il degno coplemento. Presto una recensione, promesso. Intanto volevo condividere il momento.