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Martedì sera 22.05.01, ore 21:30 circa, Acquatica di Milano.
Eravamo tutti lì in attesa di sua maestà, il leone Malmsteen. Si spengono le luci, e tutti noi sempre più lì in trepidante attesa. Entra
il batterista, si accomoda sullo sgabello; passano circa due minuti (che
sono un sacco di tempo!... dove sono finiti gli inizi d'effetto, con luci,
fumo e teloni che cadono all'ultimo momento?) e poi si sente l'urlo della
Stratocaster. Ma secondo noi non era l'intro di un qualche pezzo; bensì una
sorta di sound-check. Come? penso, noi che suoniamo in gruppetti prestiamo
molta attenzione alla prova volumi (direi fondamentale per la buona
riuscita di una serata) e qui invece??? Nonostante tutto attendo fiducioso.
Lui è pur sempre il Leone.
Ma la fiducia svanisce dopo pochi attimi;
il mixerista (penso) si è drogato prima di iniziare lo spettacolo: i volumi
erano troppo alti e i suoni erano mischiati. Ho provato a spostarmi, ma
nulla: una cacofonia totale di suoni. E non sapete quanto mi è dispiaciuto
e quanto mi dispiace ora scrivere queste parole. A me piace moltissimo Malmsteen, il suo personaggio, il suo modo di
suonare, il suo stile neoclassico, gli sweep, le acrobazie funanboliche, i
mille modi diversi di suonare quella benedetta scala minore
armonica.
E poi lui, sua maestà, che tra un pezzo e l'altro si divertiva a provare le
chitarre e i suoni... ma, dico, non era in un negozio di chitarre. Lui si
metteva li, provava qualche migliaio di scale in cinque secondi, non gli
piaceva il suono (e qui devo dire che la mancanza di una prova
volumi/strumenti la si è sentita!!), andava dal suo uomo di fiducia, e così
via: altra chitarra, altro suono, altro stop.
E non vi dico con l'acustica! Domanda: ma le acustiche hanno i petardi
sulla tastiera per caso? Era uno schioppettare unico. E quando allontanava
la mano dalla cassa? Un fischio unico! Tutto entrava in risonanza.
Veniamo adesso alle covers: ieri ho udito lo stupro di due brani cardine
del blues e del rock. Red House e Smoke on the water: avreste dovuto
sentire l'intro di Smoke on the water. Non trovo le parole per eprimere la
vergogna nel sentire una delle intro piu' belle della storia del rock
eseguita in quel modo.
Insomma, NULLA a che vedere con altri concerti a cui ho assistito (Vai,
Satriani, Dream Theater, Van Halen, Deep Purple, per restare sul genere).
Ripeto: il mio commento non riguarda le capacità tecniche di Malmsteen
(indubbie e indiscutibili), ma il suono, l'esibizione, il rispetto per noi
fan e shredder incalliti, che attendevano il leone da anni: tutto questo è
davvero mancato!! P.S.: speriamo che il nuovo tour del G3 (il terzo è John Petrucci) che sta
facendo faville negli Stati Uniti, oltrepassi l'oceano Atlantico e approdi
anche nel vecchio continente. |