Sono appena tornato in camera, prima ero in sala che cenavo coi miei mentre guardo il telegiornale.
Solite notizie, tranne una che, credetemi, un pò mi ha fatto sorridere, ma mi ha soprattutto fatto pensare.
Sto parlando dell'ultima castroneria che è uscita di bocca a quello vestito di bianco che mangia i crauti e beve la birra.
Durante una visita in africa,in aereo (non ho capito bene in che momento della visita) ha lasciato una "non conferenza" al contrario. (http://it.wikipedia.org/wiki/Non_conferenza)
Ovviamente un uomo come lui, è la persona più adatta per parlare di problemi quali quello dell'aids, e quello delle malattie sessualmente trasmesse.
Non a caso il genio ha dichiarato che per lottare contro l'aids non bisogna usare il preservativo, anzi, neanche averli, ma bisogna usare una corretta educazione alla sessualità.
Io mi chiedo come si possano sentire tutti quei volontari, tutte quei medici e tutte quelle persone che educano in quei paesi disastrati, all'utilizzo del preservativo come strumento primario per la prevenzione delle malattie sessualmente trasmesse, in primo luogo l'aids. Questi si fanno il culo a spiegare loro di usarlo e poi arriva questo che dice che è sbagliato.
E io come mi dovrei sentire? Sono un ragazzo di diciassette anni, alle sue prime esperienze diciamo, e se stessi ad ascoltare sto qua non dovrei usare alcuna precauzione. però aspettate, forse lui partiva dal presupposto che bisogna rimanere vergini fino al matrimonio. In ogni caso il mio pensierò è e resterà: "ma vaffanculo!"
Scusatemi per i miei toni, ma io per uno così non posso avere rispetto.
ciao ragazzi, spero di avervi fatto pensare;)
manuel