So pochissimo di elettronica e di sistemi di amplificazione a valvole. Però ho un amico esperto (ritengo) audiofilo che la mattina si lava i denti con il saldatore a stagno e che coltiva bulbi termoionici nell'orto.
Poco tempo fa gli ho ho chiesto: "Dai, ti prego, fammi un ampli a valvole per chitarra. Guarda, ti ho portato anche uno schema di una testata Marshall vintage....dai dai, ti prego"
Ha dato una rapida occhiata allo schema e mi ha risposto, ieratico ed ineffabile: "Si, si può fare. Però c'è un grosso problema".
Dico io: "Grosso problema? Ti riferisci ai componenti? Non ti preoccupare, fammi la lista della spesa, dimmi solo dove andare che ci penso io. Voglio il meglio però, eh. Super valvole, le migliori per un bel suono pastoso e rotondo! E poi, collegamenti point to point, eh mi raccomando"
"Point to point? E per forza, come cavolo te lo faccio se no, su una scheda stampata? Non dire cavolate, noi lavoriamo sempre point to point, è il sistema più semplice. No, no, non è quello il punto. Il problema è il trasformatore d'uscita"
"Il trasformatore d'uscita??? In che senso?" faccio io allibito.
"E' un grosso problema. Tu che suono vuoi?" mi fa.
"Te l'ho detto, ricco, morbido pastoso. Come deve essere un suono valvolare! Andiamo, su. Che valvole ci mettiamo? 18 svetlanone suadenti?"
"Ma guarda che le valvole influiscono sul timbro sonoro per non più del 30%", mi fa lui laconico.
Rimango un pò interdetto li per li e poi gli dico "E va bene, ok. Mettiamoci uno stupendo trasformatore d'uscita. Dimmi tu."
"Si, ma che suono vuoi? Se metto un trasformatore ultralineare la tua LP suonerà da schifo, o giù di lì. Per non parlare dell'alimentatore. E meglio che ci pensi un pò su"
Decisamente confuso, torno a casa, consulto un pò di materiale in rete e trovo la conferma.
Il trasformatore di uscita in un amplificatore a valvole per chitarra è, molto più delle valvole (alcuni sostengono fino al 90%), determinante e responsabile del timbro del suono in uscita dall'altoparlante.
Se è così, perchè nessuno ne accenna mai quando si parla di amplificatori a valvole?
Perchè si tende invece a descrivere minuziosamente il grado di incandescenza dei tubi, la tipologia di materiale della membrana dei coni, l'accoppiamento delle valvole, la provenienza e la qualità del vetro di cui sono fatte, piuttosto che riconoscere che il proprio ampli suona da Dio perchè è azzeccato il trasformatore d'uscita?
Perchè nessuno dice "Sono andato in negozio e o provato 7 trasformatori di uscita. Ho preso quello che suonava da Dio?