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www.terranews.it/news/2010/03/e-di-pietro-perse-casa-sua
E Di Pietro perse a casa sua.
IDV. Il partito di Antonio Di Pietro, l’Idv, consolida il proprio peso elettorale in tutta Italia, ma perde nel posto più caro all’ex pm, Montenero di Bisaccia, suo paese di origine.
Il partito di Antonio Di Pietro, l’Idv, consolida il proprio peso elettorale in tutta Italia, ma perde nel posto più caro all’ex pm, Montenero di Bisaccia, suo paese di origine. Nel Comune basso-molisano, infatti, i suoi concittadini hanno deciso nel segreto dell’urna di dare fiducia a una lista di centro-destra. La sconfitta deve aver bruciato davvero per Di Pietro, dato che il comune era guidato da 25 anni da coalizioni di centro-sinistra e per la prima volta l’Idv, raccolto in una lista civica, si proponeva di deciderne da solo le sorti amministrative.
Per di più “Tonino” si è impegnato molto nelle scorse settimane per scongiurare la brutta figura elettorale: ha chiuso la campagna elettorale proprio a Montenero, si è fatto vedere spesso in paese con comizi e incontri con i politici locali, e ha chiamato a parlare di mafia Leoluca Orlando, in un posto dove i problemi sono ben altri. Purtroppo, però, la sinistra,come si è visto in altre parti d’Italia, anche a Montenero si è fatta trovare divisa all’appuntamento elettorale e avversaria della lista guidata dall’Idv ce n’era una che faceva riferimento al Pd e ad altri partiti di sinistra.
Di Pietro si è detto “profondamente rammaricato di questa situazione” e ha parlato di “una primavera che sta sopraggiungendo in Italia, ma che trova difficoltà a farsi largo proprio nel luogo dov’è nata”. Il leader politico molisano prima delle elezioni ha cercato di ricucire lo strappo con i naturali alleati e, tramite Bersani, ha provato a riformare l’unità elettorale delle sinistre nel suo paese. Missione fallita, e la batosta è arrivata.
Ad aggiungere sale sulla ferita ci ha pensato, nella notte della sconfitta, il presidente della regione Molise Michele Iorio, di centrodestra, che non si è fatto scappare l’occasione di sfilare nel centro del piccolo paese adriatico a braccetto con il neo sindaco del Pdl. La mazzata finale, però, è arrivata dal presidente del consiglio, Silvio Berlusconi, che si è voluto complimentare personalmente al telefono con il suo alfiere, promettendo di venire presto a visitare il feudo strappato ad Antonio Di Pietro.