Ciao ragazzi.
Allora, piccola premessa. Mi scuso innanzitutto se spesso non rispondo alle discussioni e sparisco, ma per la connessione vado a far la piattola scròccando quella di un mio cugino.... Oltretutto due anni fa la mia ditta ha chiuso e sono ancora senza lavoro "ufficiale". La crisi è anche questo (leggi sopravvivenza), per cui faccio qualsiasi lavoretto a qualsiasi ora (cablaggi bordo macchina,quadrista, elettricista civile-industriale,amplificatori...ma soprattutto il pirla -direbbe qualcuno-). Vivo da solo e me la cavo così per ora . Quindi non me ne vogliate se spesso sul più bello sparisco. Fine premessa.
Riguardo all' argomento Ibrido sì-ibrido no, ringrazio ufficialmente gwynnett per aver risposto al mio appello e tutti voi altri. Ah...lo dico pubblicamente: NON sono un gran fan di Marco Brunetti. Ieri l'ho chiamato in causa perchè ho visto che di tanto in tanto commenta nei diari ed un suo parere sarebbe stato senz' altro interessante.
Devo dire anche che forse l' unico che ha colto il succo del dibattito è stato TidalRace. Spesso si fa confusione tra la forma ibrida del SEMIVALVOLARE e quella ibrida PURA che intendevo io. E difatti qualcuno c'è caduto. Anch' io sono contrario al vero pattume commerciale che disonestamente spilla soldi. Notate bene: sono un DISCRETO sostenitore dell' ibrido (fatto comunque con garbo e intelligenza tecnica), ma mi definisco anche un GRANDE sostenitore del valvolare puro e sono concorde su quanto scritto da gwynnett . Va fatta però chiarezza sul punto. Ho preparato 3 disegni per fare capire a tutti meglio.
Ieri ho fatto l' esempio dello sfasatore...eccolo quì.
questo è quello che di solito possiamo trovare negli ampli. Questa però è una soluzione di "ripiego" perchè la teoria dice diversamente.
Il differenziale puro, di regola, andrebbe fatto così:
Ecco lo schema originale o didattico. Per un corretto funzionamento, "R catodi" dovrebbe avere un valore teoricamente INFINITO e si dovrebbe disporre di una tensione di alimentazione DUALE (cioè con + e - rispetto allo zero). Se, nella pratica, il secondo punto, con l' avvento dei diodi a semiconduttore, non è un problema (lo era però ai tempi del solo valvolare. Ecco perchè hanno poi sviluppato il primo schema sù...), il primo lo diventa eccome. Infatti è logico dedurre che il valore di quella resistenza potrà, sì, essere anche alto, ma non infinito. Giusto? Eppure, la teoria per il corretto funzionamento lo richiederebbe! Come si fa allora?
Tiè! Ecco l' alternativa! Utilizzare una coppia di transistor come "pozzo di corrente" alias "generatore di corrente costante". Non che con le valvole non si possa fare, soltanto che quest' ultime, non sono poi così "precise" nello svolgere tale compito (il problema è dato dalla loro naturale curva caratteristica che è molto dolce e poco ripida, che si traduce in una corrente non regolata granchè). Il transistor, invece, ha una curvatura molto ripida e permette di generare una corrente in uscita perfettamente costante! Ne consegue, perciò, che i due transistor si comportano come una resistenza dal valore FINITO in veste statica (come se fosse presente la resistenza vista nello schema precedente) e dal valore ALTISSIMO (si parla di MegaOhm) in quella dinamica; Per approssimazione si può dire che si avvicina al requisito teorico richiesto di "valore infinito". Ecco allora che il nostro sfasatore si trova ora a lavorare nelle condizioni ideali al 99%.
Quando intendo ibrido, intendo questo tipo di integrazione circuitale.
Fatta così io la accetto DISCRETAMENTE e ben volentieri.
Naturalmente io amo il sano vecchio semplice valvolare alla follia e la reputo ancora la scelta circuitale migliore in assoluto come calore e coloritura armonica. Sono proprio i "difetti" di quest' ultime spesso a conferire a loro quel suono unico ed inconfondibile....perciò non capite male le mie intenzioni, mi raccomando.
La parola a voi accordiani ! E naturalmente aspetto anche la replica-parere del nostro sommo "nonno" gwynnett a cui và tutto il mio rispetto e stima