di alberto biraghi [user #3] - pubblicato il 17 luglio 2005 ore 01:27
Eyal Lerner è un buon amico e un musicista di talento (cantante, compositore e virtuoso del flauto) che da anni fatica sui palcoscenici d'Italia per raggiungere il successo che merita. E' stato un eccellente "Perchick", lo studente marxista del Violinista sul tetto di Moni Ovadia, poi "Mr. Sheinkopft" in Saranno famosi e direttore musicale di Gian Burrasca. Ma soprattutto Eyal è autore di "L’anno prossimo a Gerusalemme", uno spettacolo di pace e tolleranza, scritto a quattro mani con Elia Richetti, Rabbino Capo di Venezia. Per due ore abbondanti, Eyal e il Rhapsodija Trio (Maurizio Dehò al violino, Luigi Maione alla chitarra manouche, Pietro Marazza alla fisarmonica) raccontano attraverso le canzoni tradizionali la storia del popolo di Israele: prima quelle della tradizione sefardita, poi quelle aschenazite con le profonde influenze dei Balcani, per finire - attraverso accenti kletzmer - alla musica tradizionale israeliana.