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Come ben tutti sappiamo, il nostro amicone Gibsonmaniac ha recentemente assemblato una Tele “a sua immagine e somiglianza”. Essendo questa una custom, ha pensato bene di dare più combinazioni possibili ai pick-up rispetto al modello Leo-originale. Mi ha chiesto tramite mail di pensarci su ed io l’ ho fatto. A primo acchitto, sembra un compito facile…e forse lo sarebbe pure, se non fosse per la configurazione serie dei magneti. Già, perché i selettori comuni a 3 o a 5 posizioni hanno il difetto di non avere realmente tutte le posizioni INDIPENDENTI. Ad esempio, il tipo STRATOCASTER in realtà ha un polo comune e 3 terminali (connessi ai rispettivi pick-up). Le posizioni davvero indipendenti sono solo la 1, la 3 e la 5; la 2 e la 4 sono date, rispettivamente, dalla connessione fisica di 1+3 e di 3+5. Lo stesso vale per il selettore tipo Tele a 3 posizioni.
Ora, il nostro Gibsonmaniac avendo a disposizione un modello tipo Strato, voleva utilizzare costui per svolgere tutte le funzioni desiderate SENZA L’ UTILIZZO DI ULTERIORI SWITCH.
Spiacente, non è proprio possibile. C’ ho sbattuto la testa di brutto e a lungo, ma a qualcosa bisognava sempre rinunciare, perché qualcosa restava sempre fuori dalle possibilità del cablaggio elettrico. Ho sviluppato 5 schemi o 6, ma alla fine nessuno era completo. Allora mi sono arreso e mi son detto: Tombola, finalmente!
Innanzitutto, serve il selettore classico a 3 posizioni tipo Tele, poi un doppio deviatore e un triplo deviatore del tipo a levetta miniatura. Con lo schema qui presente, le funzioni richieste ci sono tutte, anzi…ce n’è addirittura una nuova in più: la connessione in serie e a fasi opposte dei due magneti. Il suono che ne viene fuori è tutto da scoprire: il processo inverso di quanto ottenuto dalla connessione serie tradizionale tipo Humbacking: un suono più leggero e sottile, dato non più dalla somma delle caratteristiche dei due magneti, ma dalla loro DIFFERENZA (perdonatemi la “bassezza” tecnica che mi sono preso al riguardo). Può essere interessante. Ricapitolando, quindi:
Le richieste di Gibsonmaniac:
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PONTE
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PONTE+MANICO Parallelo e in fase, classico Tele
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PONTE+MANICO in Parallelo controfase, tipo Strato
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PONTE+MANICO in serie
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MANICO
E quello che si riesce ad ottenere con lo schema proposto:
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PONTE+MANICO Parallelo e in fase, classico Tele
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PONTE+MANICO in Parallelo controfase, tipo Strato
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PONTE+MANICO in Serie tipo Humbacker
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PONTE+MANICO in Serie a fasi opposte
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MANICO in fase
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MANICO a fase invertita (lo stesso, come sopra, però può tornare utile per quanto riguarda il controllo del feedback, rispetto alla fase elettrica assoluta dell’ altoparlante)
Mah, niente male.Mi sembra ci sia proprio tutto! Come al solito ora la parola a voi amici.
Al prox post
Ciao uàgliòooooo!
P.S. Il tempo è sempre troppo poco e la stragrande maggioranza delle volte non posso rispondere a nessun commento che lasciate sui miei post. Li leggo purtroppo quando posso, anche 3 o 4 giorni dopo, quando ormai sono già caduti nel “dimenticatoio” del calderone del nostro “people”, rimpiazzati da quelli più recenti. Questa “asocialità” mi scòccia non poco e perciò voglio ORA ringraziarvi tutti per i vostri interventi e per tutte le parole di stima nei miei confronti (le critiche per ora sono assenti, ma sono ben accette anche quelle, purchè possibilmente costruttive). Per ora le cose vanno così, pazienza. Riguardo al post “worried life blues”, vi ringrazio davvero di cuore per i vostri interventi molto sentiti, accorati e affettuosi.
Nessun sfogo, solo bisogno di “fare qualcosa”, qualsiasi cosa. Per quanto sia consapevole della mia impotenza a poter fare quello che davvero sarebbe utile, non riesco a rassegnarmi all’ idea di accettarla. La donna in questione è la madre di un mio compagno e amico fin dalle elementari, e per poco non mi è stata suocera, essendo anche la madre di quella che oggi potrebbe essere mia moglie… Sapete, per come la conoscevo io, forte e fiera, a vederla oggi, di lei non è rimasto più niente. Solo due occhi grandi e indifesi che ti guardano ed un corpo straziato dal dolore, quello vero. E a vederla morire, così, a 50 anni, stringe il cuore.
Allora ho cercato di fare quello che forse mi riesce meglio: esprimermi attraverso la mia musica ed un blues.
E’ tutto quello che posso fare…è tutto quello che ho.
Donare me stesso, dedicare il mio spirito, i miei pensieri e ogni colpo delle mie bacchette a lei, solo a lei. Potrebbe essere mia madre.
Poteva esserci mia madre su quel letto.
Siete proprio della bella gente, voi popolaccio di accordo….
Grazie cari