di stefano58 [user #23807] - pubblicato il 31 gennaio 2011 ore 19:53
L'ultimo passaggio mi ha lasciato alla periferia di Arles , poi a piedi per ore , fino a quando quel carretto trainato da enormi buoi mi ha portato dove il Rodano si biforca a formare l'enorme delta , dove le acque si mescolano a formare mille e mille isole , circondate da paludi sterminate dove cavalli e tori selvaggi si contendono spazi sufficenti a ben altre mandrie , dove le macchie rosa dei fenicotteri sfidano i colori decisi del paesaggio.Sulla sabbia umida i fuochi hanno faticato a crescere , ma ora illuminano quasi a giorno l'accampamento gitano.Poggio lo zaino sul vecchio tronco e la mia schiena stanca trova conforto stesa sulla sporca coperta che qualcuno ha dimenticato a due passi dai falò.Nessuno sembra notarmi , solo una giovane zingara mi concede il lusso di un cenno col capo.Bella , da far morire , occhi più neri dei resti carbonizzati dei fuochi spenti della sera prima , ma ardenti come le lingue di fiamma che riscaldano i corpi tanto quanto le bottiglie di vino che passano di mano in mano ,avide di essere baciate dal prossimo assetato .La ragazza mi prende la mano e senza staccare lo sguardo dal mio prevede in un futuro vicinissimo una notte di passione.Certo , ma non ora , perchè le note di una chitarra arrivano sinuose alle mie orecchie : festa grande sotto la luna in camargue .....
Probabilmente mia moglie ha ragione : dovrei mangiare più leggero la sera.........