Ieri sera mangiavo una pizza, di fronte a me c'era un portone enorme e sul muro, dipinta con colori ormai sbiaditi, l'insegna del P.C.I., secondo la classica grafica degli anni '50. Vi assicuro che ripercorrere con la mente alcuni passaggi, ovviamente soltanto letti sui libri e non vissuti in prima persona, mi ha fatto correre un brivido lungo la schiena. Poi stamattina mi trovo a leggere questo articolo, in realtà niente di nuovo, solo un sunto di ciò che la D.C. moderna rappresenta e la descrizione del perchè un elettore di centro-sinistra oggi sia portato a scegliere il Movimento 5 Stelle. Eppure l'identità politica dovrebbe essere un po' come quella religiosa o anche sessuale, dai contorni abbastanza netti! E magari lo è anche, almeno tra la gente comune, quelle che la mattina si sveglia ed è già incazzata, solo che da un certo punto in poi chi entra in politica, che non è sinonimo di essere un politico, comincia a parlare di scelte assolutistiche, proclamando costantemente di farsi portavoce del popolo, anzi no, dei cittadini, con i quali però non intrattiene più contatto alcuno. E dunque? Niente! La pizza ieri sera era un po' più amara ed al contempo un po' più buona, a metà tra il buon senso di Peppone e Don Camillo e le effusioni nemmeno poi tanto nascoste tra Casini e Bersani.
Se vi interessa ecco l'articolo di cui parlavo: http://www.ilmanifesto.it/attualita/notizie/mricN/7910/ |