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L'arte della mano destra
L'arte della mano destra
di [user #32554] - pubblicato il

Se la disciplina dei conservatori insegna un rigido codice di comportamento per la mano destra sulle corde di una chitarra classica, strumenti e stili più moderni mostrano confini ben più elastici. Ma cosa bisogna tenere d'occhio per assicurarsi di ottenere il meglio dalla propria mano destra senza plettro preferibilmente senza rovinarsi i tendini?
L'arte della mano destra è un famoso libro di Mauro Storti, utilizzato nei corsi di conservatorio per sviluppare e potenziare l'utilizzo della mano nel pizzico delle corde.
Personalmente non entrerò nell'alto merito e disquisizioni da conservatorio, perché sento di non avere la preparazione che appunto il conservatorio ha sviluppato in anni di rigorosa disciplina.
Limiterò alle personali considerazioni ed esperienze in oltre vent'anni da fingerpicker perché, personalmente, quando suono nel mondo rock adoro il plettro per l'energia che è in grado di conferire a quello che si suona, che sia d'accompagnamento clean o distorto o ancora nel solismo, mentre, come il dottor Jekyll e mister Hyde, quando suono jazz da sempre accompagno senza plettro. Poi, in realtà, a seconda dell'esigenza sonora il tutto si miscela a seconda dell'effetto musicale desiderato: la tecnica a disposizione della musica e non il contrario.
Resta il fatto che fin da ragazzino provo questa sensazione di miglior contatto con la parte vibrante dello strumento, oltre a maggior sensibilità sulla gestione delle dinamiche. Personalmente trovo che anche l'aspetto ritmico ne possa giovare utilizzando le dita al posto del plettro.
Anche se non posso negare ed escludere che l'esecuzione shred selvaggia finemente eseguita me la ritrovi in punta di plettro e non di unghie, trovo che le dita e il plettro siano semplicemente due strumenti differenti, e il sinonimo di strumento potrebbe essere "attrezzo/mezzo per fare/eseguire".

L'arte della mano destra

Il mondo del conservatorio è arrivato a sviluppare non solo differenti angolazioni delle dita sulle corde, diversi tocchi (appoggiato, libero, teso) ma addirittura come curare le unghie, tagliarle e limarle.
Quest'ultimo tratto posso assicurare che influisce sul suono esattamente tanto quanto la scelta della forma del plettro, mentre il materiale ovviamente ci teniamo quello che mamma ci ha fornito.
Anche se esistono smalti rinforzanti, questi sono appunto per rinforzare unghie più deboli, ma fondamentalmente non cambiano il suono.
A questo scopo sarà essenziale curare il modo in cui si colpiscono le corde, quindi con quale angolazione e sopratutto con cosa si colpiscono. Bisogna partire dal presupposto che il polpastrello senza unghie ha un suo suono, poi con un filo cortissimo di unghia ne produce un altro (diciamo a spanne ottanta percento dito e venti percento unghia), poi possiamo pensare a un unghia da chitarrista classico, quindi che sporge almeno tre-quattro millimetri, che pizzica la corda ma subito dopo ci si appoggi/scorre anche il polpastrello, fino ad arrivare al solo utilizzo libero delle unghie, senza arrivare a toccare con le dita. In quest'ultimo caso sicuramente ci vorrà più accuratezza di studio e una maggior gestione delle unghie, che devono sporgere uno o due millimetri in più rispetto all'esempio precedente.

L'arte della mano destra

In tutte queste argomentazioni, come nell'utilizzo del plettro, non esiste una regola che possa unificare i suonatori di musica moderna. Nel mondo della chitarra classica è giusto che sia istituzionalizzato con metodo, perché altrimenti non avrebbe ragion d'essere la parola "conservatorio", mentre nel moderno ecco che ci ritroviamo nel campo libero del far west. Vorrei stimolare ad approfondire chi non conoscesse i grandi nomi che hanno poco o per nulla utilizzato il plettro ma hanno fatto, dell'utilizzo dei polpastrelli sulle corde, un tratto peculiare del loro sound.
Wes Montgomery suonava praticamente tutto solo con il pollice, Mark Knopfler pollice, indice e medio, poi Jeff Beck…
In un metodo di Joe Pass trovai la spiegazione secondo la quale, non avendo lui assolutamente una formazione classica, consigliava di utilizzare le dita per come uno si sente, e infatti guardando attentamente suoi video ci sono esecuzioni soliste con passaggi su più corde eseguiti solo con l'indice, o il medio o il pollice.

L'arte della mano destra

Basta pensare poi che, per eseguire il riff dei riff nella storia del rock, "Smoke on the Water", Ritchie Blackmore non usava il plettro, ma schiacciava le due corde interessate una contro l'altra, lasciandole di scatto facendole letteralmente schioccare. Provare per credere quanta potenza acquista il tutto.
Senza poi ovviamente contare gli esponenti della chitarra acustica, Tommy Emmanuel, Alex De Grassi, Antoine Dofour, John Rembour e tantissimi altri.
Dedicare del tempo al puro studio dell'espressività della mano destra può come minimo raddoppiare il potenziale espressivo sullo strumento tanto quanto la sinistra nelle conoscenze di scale, arpeggi, accordi e tecniche espressive.
Il reale problema risiede nel fatto che troppe volte, rapiti da forme geometriche o conoscenze e approfondimenti dello strumento, siamo portati istintivamente a riversare tutta o quasi la nostra attenzione alla mano diteggiante sulla tastiera.

Come dicevo all'inizio di quest'articolo, non mi sento di dire "questa è la giusta impostazione". Limiterò, nelle seguenti immagini, a dare dei consigli di base per far in modo di aver libertà di movimento nell'ergonomia di impostazione, poi in realtà come dico sempre ai mie allievi: studia come dico io, ma suona come vuoi tu.

Presento quindi due tipologie di foto, definite secondo un'impostazione classica in corrette e scorrette, sopratutto per lasciar libertà di movimento al pollice che dovrebbe seguire una rotazione nel pizzicare che non vada a incrociare l’indice quando pizzica, ma come già detto tutto questo è valido per una base secondo la tecnica classica, poi in realtà ognuno nel moderno trova il proprio modo di pizzicare secondo la comodità e la sonorità che vuole ottenere.

Posizione corretta

L'arte della mano destra

Posizione scorretta

L'arte della mano destra

Buone considerazioni e studi sulla mano destra, se non siete mancini, altrimenti girate semplicemente tutti gli esempi!
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