Diffusi nell'Asia minore fin dai tempi dei sumeri, i primi antenati furono introdotti in Italia addirittura dai romani, che li utilizzavano come difensori degli accampamenti e come cani da combattimento nelle arene. Nella storia han vissuto e collaborato con briganti, partigiani, poliziotti, massari e pastori.
Questa non-razza, florida e solida nella sua ''rusticità'' fino a pochi decenni fa, sta vivendo una grave ''crisi di identità'' dovuta alla commercializzazione, alla perdita dei caratteri funzionali, a favore dei soli caratteri estetici, come se non bastasse anche ''storicamente scorretti'', che hanno portato alla erronea e fuorviante definizione di due razze distinte: cane Corso e Mastino Napoletano.
Cane Corso (termine in passato di ampio uso tra Puglia e Campania per definire il cane da presa meridionale) e Mastino Napoletano sono di fatto inesistenti storicamente, secondo me, come due razze a sé stanti: sono il frutto dell'ignoranza dilagante e della moda, anche se molti allevatori (o presunti tali) difendono strenuamente questa distinzione o per ignoranza (basta non essere capaci di indagare le origini del cane da presa nel meridione italiano) o, peggio ancora, per desiderio di lucro.
Anche se tendenzialmente non sono un sostenitore della selezione artificiale delle razze animali (mi sa tanto di eugenetica), sono veramente felice che ci sia qualcuno che da esperto di zootecnica e genetica (mi pare di capire) si occupi del RECUPERO di questi cani ''autoctoni'' delle nostre regioni, selezionati nei secoli dalla natura e dalle esigenze di massari e pastori, dai quali questi cani erano considerati collaboratori attivi, investiti di grande dignità, e non ritenuti, come oggi, alla strenua di oggetti da esposizione. E grazie al gruppo per il recupero del Cane da Presa Meridionale questa razza ha un futuro dignitoso.
Queste mie considerazioni sono più che altro frutto della passione per la storia e per gli animali, non sono certo una voce autorevole, ma amo questi cani (come ogni cane, tolti quelli mignòn e quelli che senbran giocattoli) alla follia e mi sembra giusto parlarne.
Fate pure le vostre considerazioni.
Secondo me si è sulla buona strada per il recupero di questo pezzo di storia tutto Italiano.
Buonasera e scusate se son andato fuori dai soliti temi ma in questi giorni si parla tanto di Italia ed io ho voluto rendere omaggio a questo Italiano vero ;-)
PS. io soffro per quelle orecchie e quelle code tagliate. Spero torni il senno anche in questo senso. E' vero, è tradizione, ma una volta la finalità era funzionale, per rendere il cane meno attaccabile, oggi veramente è pura crudeltà. Ingiustificabile.