di gabriele bianco [user #16140] - pubblicato il 02 gennaio 2013 ore 08:00
Quello che sino a oggi risultava un semplice e ambizioso prototipo che nei suoi vari stadi di sviluppo ha preso altrettanti nomi, ora finalmente arriva a una versione ufficiale con un nuovo nome: 3XF Pedal.
Quello che sino a oggi risultava un semplice e ambizioso prototipo che nei suoi vari stadi di sviluppo ha preso altrettanti nomi, ora finalmente arriva a una versione ufficiale con un nuovo nome: 3XF Pedal. Naturalmente il tutto non si limita alla semplice assegnazione di un nome definitivo o al termine della fase di testing del prototipo, si aggiungono infatti alle già tante innovazioni (o stranezze secondo il punto di vista), alcune migliorie.
Rimane bene in evidenza l'assenza della classica molla presente su tutti i pedali per cassa che consente alla pedana di tornare nella sua posizione naturale. Sin dalle prime versioni del pedale, questo elemento è stato sostituito a favore di un fenomeno noto come repulsione. Brutto nome, ma utile al caso. Il pedale prevede infatti due magneti disposti in modo tale che si respingano per mezzo dell'effetto denominato repulsione (due magneti rivolti verso la stessa polarità). In questo modo avvicinando i due magneti verrà prodotta una forza contraria a quella impressa. Esattamente ciò che accade tendendo la classica molla.
Uno dei due magneti, è stato installato sotto la pedana del pedale, il secondo sulla base dello stesso. Il punto di installazione di entrambi è stato studiato in modo tale da poter godere appieno della forza impressa dal piede sulla pedana. Alla stregua di un classico pedale, è possibile definire quanta forza è necessaria per spostare il battente. Nei sistemi tradizionali, si interagisce con un dado che regola la tensione della molla, con il 3XF Pedal, è sufficiente intervenire sulla posizione del magnete posto sulla base del pedale spostandolo semplicemente all'interno del suo alloggio. Quando i due magneti risultano allineati, sarà necessario imprimere più forza nella pedana. Al contrario a uno sfasamento tra i due magneti, corrisponderà un minor sforzo da parte dell'utilizzatore.
Drumnetics ha inoltre rivisto il sistema di ancoraggio alla cassa. Via la classica e scomoda vite posta esattamente sotto la pedana (salvo qualche piacevole caso) a favore di una staffa regolabile per mezzo di una vite posta sul lato del pedale e sufficientemente grande e comoda per essere azionata senza sforzo. Al capo estremo della staffa, è stato assicurato un elemento mobile il cui scopo è quello di adattarsi alle differenti tipologie/dimensioni di cerchio.
Rispetto ai suoi predecessori 3XF Pedal prevede una variazione nella camma. Su quest'ultima sono stati installati una serie di magneti. Anche in questo caso la base prevede dei magneti fissi con un numero uguale di magneti assicurati alla parte mobile, questo per garantire - in collaborazione con i magneti nella pedana - una fluidità e una risposta nettamente maggiori rispetto alle versioni precedenti.