Possiedo da ormai trent’anni una Eko acustica tipo Dreadnought che, nel corso degli anni, ha ovviamente subito tanti colpetti, alcuni più leggeri, altri più forti. Proprio a causa di questi ultimi il retro della paletta si è crepato visibilmente, diffondendo la crepatura sia nella parte superiore della paletta (all’altezza delle meccaniche del Mi basso e del La), sia all’inizio del manico, rimanendo comunque una crepa poco visibile che non supera il primo tasto. Ora, dato che tutta la chitarra è dotata di uno strato protettivo lucido sia nel body sia nel manico, vorrei cercare di rimuovere quello all’altezza della paletta, in modo da ripassare il suddetto strato con un prodotto adatto. I miei quesiti quindi sono: quale prodotto è più indicato per questo tipo di sverniciatura? Quale per la verniciatura? Qual è il procedimento più adatto per eseguire il lavoro al meglio? Premetto che ho fatto qualche lavoretto di ristrutturazione in mobili di legno ma di certo non di questo impegno e delicatezza. Sicuramente sono d’accordo con chi potrebbe consigliarmi di rivolgermi a un liutaio. Tuttavia, dato il valore non certo elevato della chitarra in questione, sono sicuro di andare incontro a una spesa che non giustifica affatto il valore di questa, se non quello affettivo.
Risponde Andrea Ballarin di : penso tu intenda le Eko che in quel periodo usavano uno strato incredibile di poliestere, che molto di frequente crepa essendo troppo spesso o rigido per variazioni di umidità e temperatura.
Io la svernicio a carteggio. Procurati una mascherina con filtro a carbone, se eseguirai il lavoro capirai il perché.
Accertati se la chitarra è in laminato , ricorda che quando carteggi devi appena toccare il legno (a volte è meglio neanche arrivarci) perché subito sotto c'è lo strato sottostante del laminato. Se carteggi troppo lo strato di legno superficiale (laminato) diventerà visibile lo strato sottostante.
Per quanto riguarda la vernice da usare, più che altro c'è da vedere cosa trovi.
Dipende da che finitura vuoi avere, satinata (consigliata) o lucida (molto più difficile) e da quanta manualità hai. Poi dipende anche da quanto vuoi sia protettiva, resistente, delicata. Quindi decidi prima quali sono le caratteristiche che più ti interessano.
Non usando vernici professionali catalizzate, potresti usare anche vernici monocomponenti o gommalacca, ma appunto vedi di farti spiegare bene dal venditore (sperando sia competente) come applicarla. Ogni prodotto specifico ha bisogno di una pratica a sé stante, quindi l'unico modo per imparare è fare, provare, perfezionare.
Risponde Marco Omar Viola di : le Eko venivano ricoperte con un solido e spesso strato di poliestere, una vernice molto resistente ai graffi, ma poco mobile, tanto che ha sempre avuto la tendenza a crepare come il vetro.
Se volessi provare da te, ti consiglio di usare una rasiera e della carta abrasiva per rimuovere lo strato, applicare del fondo turapori per legno e successivamente applicare una o due mani di poliuretanica bicomponente, oggi venduta anche in comodissime e costosissime bombolette spray. Dopo aver steso i vari strati, che ricordo devono essere levigati tra una mano e l'altra, procederai con la lucidatura per mezzo di pasta abrasiva e polish.
Se è tutto materiale che già possiedi, tanto meglio, ma credo che la spesa per il ritocco presso un professionista non andrebbe molto oltre i costi che avresti con il fai da te.
L'alternativa è quella di infiltrare semplicemente del cianoacrilato molto liquido (Attack o Loctite) all'interno della crepa. Questo espediente permette di colmare lo spazio occupato ora dall'aria e di eliminare il "bianco" della crepa. Non la cancella, la mitiga.
Buon lavoro |
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